Di Raffaele Ascheri, giornalista e blogger senese http://ereticodisiena.blogspot.com/ autore qualche anno fa de La casta di Siena (ormai introvabile), segnaliamo il suo ultimo libro, edito dallo stesso autore, Le mani sulla città (20 euro). Il libro è reperibile in tutte le librerie di Siena e, nella nostra zona, alla Centofiori di Montepulciano.
E’ una nuova inchiesta sulla questione morale a Siena e provincia. Si descrive il sistema di potere incentrato sul colosso Monte dei Paschi con i suoi intrecci con la Politica, gli Enti locali, l’Informazione, la Fondazione, il Palio, l’Università e la Curia.
Si raccontano le vicende di Ampugnano, certi affari di Comunione e Liberazione e i rapporti tra Franco Ceccuzzi (ex parlamentare Pd e attuale sindaco di Siena) e Paolone del Mese, vecchio democristiano di Pontecagnano (Salerno) prototipo della Prima Repubblica.
Si ricostruisce la mala gestione di “brunellopoli”, il sistema Poggibonsi, la disinvoltura cementificatrice di Casole d’Elsa, le vicende del Grand Hotel Admiral di Chianciano terme, gli effetti sulla salute dei cittadini della geotermia amiatina.
Il succo del libro è tutto nelle foto di copertina: nella prima è mostrato “il crollo di via Formichi, a immediato ridosso delle antiche mura senesi, del primo novembre 2006, simbolo del sistematico e scellerato consumo di suolo a Siena e della voracità cementizia del riformismo senese.”
Nella quarta, due foto del premio Frajese: Mussari premia Walter Veltroni (2007), Mussari premia Gianni Letta (2008). La sintesi del cinismo della casta di Siena, “un’operazione di quà e di là, come il vero dominus di Siena, Francesco Gaetano Caltagirone, insegna…”.
Malgrado l’autore sia già stato trascinato in tribunale per “La casta di Siena” e subissato da una raffica di azioni legali, da molti personaggi citati in questo secondo libro, non demorde e annuncia per il nuovo anno una biografia (ovviamente non autorizzata) dell’altro pezzo da 90, Giuseppe Mussari.
Una cosa è leggere le pagine di Rizzo e Stella sulla “casta nazionale” e altra cosa è sfogliare resoconti su una “casta” a noi molto più vicina, fatta da personaggi che incontriamo pure al bar o in qualche assemblea pubblica…
Leggere certe cose sarà pure noioso, ma è istruttivo…
Al forum Cronache Italiane organizzato da primapagina a fine ottobre a Città della Pieve, Raffaele Ascheri ha parlato del “sistema Siena” imperniato su una banca (il Mps) e sulle connivenze tra poteri, partiti, sodalizi che da quella banca sono stati (e sono) beneficiati…
Un sistema che ha ingessato la politica e la pubblica amministrazione, ma che sta registrando segnali di implosione. Vedi le inchieste che coinvolgono il presidente di Mps Mussari (Ampugnano), le condanne del principale azionista privato di Mps Caltagirone, le recenti polemiche sulla gestione di Mps e Fondazione scatenate da Sinistra per Siena, fino alle esternazioni (in quel convegno con Ascheri) del sindaco di Chiusi Scaramelli contro la “casta senese che dirige il Pd”… Non è che quello che scrive Ascheri va preso come Vangelo… ma cominciare a parlare di certe cose sarebbe ed è cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza… (se ci vogliamo salvare).
Maurizio Buffi, Antonio Buoncristiani, Giuseppe Acampa, Monica Macchi, Franco Masoni, Franco Ceccuzzi, Giovanni Grasso, Dino Marchese, Susanna Cenni, Stefano Bisi, Lucia Coccheri, Franco Albanesi, Giorgio Piccioni, Silvia Viviani, Luisa Torchia, Riccardo Conti, Gabriello Mancini, Fabio Minuti…
Sono solo alcuni nomi che si incontrano leggendo il libro. Molti noti altri no. Tutti comunque in posti chiave là dove si conta.
Forse conoscerli meglio è interersse di tutti.
D’accordo con Roberto (Donatelli), le inchieste raramente producono da noi gli effetti che uno si aspetterebbe.
Teniamo conto però che il silenzio e l’indifferenza sono i migliori alleati di chi è al banco.
Forse la mia prospettiva è differente. Per esempio, l’inchiesta giornalistica che dette risalto al fatto che Saddam non aveva armi di distruzioni di massa portò al “ritiro” di Blair da tutti campi. Non è stato invitato al recente matrimonio regale, per esempio.
Da noi le inchieste lasciano il tempo che trovano, a parte l’incazzatura di chi le legge!
Sui libri d’inchiesta e su quello qui proposto in particolare, non la farei così facile.
Sia perchè tratta di una serie di persone e argomenti che finiscono per configurare un vero e proprio sistema in cui siamo immersi e con cui ci tocca fare i conti tutti i giorni, sia perchè troviamo qui raccolte molte notizie interessanti che, non solo la stampa ma i media in generale, di solito, saltano a piè pari o, per non disturbare, minimizzano al massimo.
Quanto alle letture in genere, anch’io non disdegno quelle leggere o di evasione.
Sono rimasto affezionato a certi fumetti (Blek macigno su tutti) che leggevo da ragazzino e ancora, ogni tanto ne leggo qualcuno. Con la consapevolezza, ovviamente, che un conto sono le avventure di un professor Occultis e un conto quelle di un Wilhem Meister.
Ringrazio Stefano per la segnalazione di 1Q84. L’ho sfogliato distrattamente e non mi ha colpito più di tanto. Quando torno in libreria lo valuterò con maggiore attenzione.
Io sono d’accordo con Stefano. Che gusto c’è a leggere cose che tutti sanno (forse non i nomi) e che sappiamo andaranno avanti cosi. Uno s’incavola punto e basta.
Tra parentesi, io preferisco Topolino, benchè sia cambiato anche quello!
Io invece trovo che persone come Ascheri hanno il merito di studiare un sistema di potere locale che tutti dicono esistere e che nessuno poi però si perita di approfondire.
Non per niente Ascheri è gia stato fatto oggetto di azione legale da parte di un rappresentante della Curia. Leggerò il libro con la dovuta attenzione e poi, se sarà il caso, ne farò oggetti di commento sul blog.
Carissimo Luciano, capisco che tu ormai hai una certa età (anche se hai perso 90 chili) e certe cose possono risultare incomprensibili ma per quanto riguarda l’informazione ho circa una decina di abbonamenti diversi a quotidiani online e servizi di informazione in genere che quotidianamente “sfoglio” dal mio palmare. Inoltre c’è il mio computer a casa, dove ricevo newsletter quotidiane di vario tipo. Ma poi scusa, gestisci un blog locale porca ladra !
Ribadisco, i libri per me sono altro. Che non significa solo romanzi -ad esempio mi sto rileggendo tutta la storia d’Italia di Montanelli- ma sicuramente prediligo letture sobrie. L’ultimo libro di denuncia-inchiesta che ho letto è stato un mattone smisurato sui vizi e i pregi della Massoneria nel mondo. Interessante. Ma du palle !
Ti consiglio un’ultima uscita:
Haruki Murakami – 1Q84 (non è un errore di battitura)
XMarcantonini.
E hai fatto male. Per tanti motivi.
Un piacere non è solo leggere una bella storia letteraria ma anche informarsi (almeno per me).
Se poi uno certe cose non le vuol sapere è un altro paio di maniche, però mi suona strano se detto da uno che ha frequentato la politica attiva, anche solo a livello locale.
Mi sono sempre rifiutato di leggere i suoi libri. La casta Senese fu stampato da un mio cliente e ancora mi rifiutai di riceverlo in dono. Per lo stesso motivo perchè non ho mai letto i libri di Travaglio, Rizzo, etc. La lettura per me è un immenso piacere e quindi perchè sprecare il poco tempo che posso dedicarvi con letture che mi fanno incazzare. No, preferisco rileggere Marcovaldo mille volte