Una delibera da “copiare”

di Massimo Giulio Benicchi

Quella che segue è la delibera adottata dal Consiglio comunale di Sovicille su proposta di Rifondazione comunista e votata anche dal Pd. Potrebbe costituire la traccia per una analoga presa di posizione da parte del Consiglio comunale di Chiusi appena eletto. 

Oggetto: [Acqua Senese] approvata mozione sui referendum di Rifondazione Comunista a Sovicille

Data: lunedì 23 maggio 2011

Ieri il PD l’ha votata.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI SOVICILLE 

PREMESSO CHE:

 o L’istituto dei referendum rappresenta la forma di espressione democratica più vicina ai cittadini per tutti i temi di grande rilevanza locale e nazionale.

o che il 12 e 13 giugno prossimo si voterà per quattro quesiti referendari;

o che appare evidente il tentativo da parte del governo di boicottare tale iniziativa; 

CONSIDERATO CHE:

o Il governo ha fissato la consultazione il 12 e 13 giugno prossimo, nell’ultima data utile secondo quanto predispone la legge, sperando nell’astensione, sprecando circa 400 milioni euro per non aver proceduto all’accorpamento con le amministrative.

o Che la sovranità popolare sancita dall’articolo 1 della Costituzione è violata da governi che ignorano o ostacolano l’esercizio della stessa, rendendosi responsabili di una vera e propria emergenza democratica.

 o Che ad oggi i canali informativi, quali TV, giornali e media, sono ancora carenti di spazi e approfondimenti  che sensibilizzino e facciano capire ai cittadini per quale motivo si è ricorso al referendum.

RILEVATO CHE:

Il Governo Berlusconi con le recenti dichiarazioni dello stesso Presidente del Consiglio dichiara nuovamente che “il nucleare è il futuro” e che la sospensione dei progetti di costruzione delle centrali nucleari è dovuta al solo superamento del  referendum

Vi è stata la contrarietà di tutti i partiti di centrosinistra in Parlamento, per l’imposizione ad ogni Pubblica Amministrazione di consegnare al privato lo sfruttamento a scopo di lucro dell’acqua, bene pubblico inalienabile

Ogni vergognoso boicottaggio dei temi referendari mira soprattutto ad evitare il raggiungimento del quorum sul “legittimo impedimento”, istituto che mina il principio di uguaglianza di cui all’art. 3 della Costituzione e che costituisce forte interesse personale del Presidente del Consiglio. 

IL CONSIGLIO COMUNALE DI SOVICILLE

Fa propri gli appelli venuti di forum e dai comitati promotori dei quesiti referendari per dire NO al nucleare, NO alla privatizzazione dell’acqua e NO al legittimo impedimento perchè oggi è ancora più attuale fermare il nucleare, rendere la legge uguale per tutti e affermare che l’acqua è un bene comune che non va privatizzato.

Stigmatizza il comportamento dell’attuale Governo che “fugge” dinanzi alla libera espressione democratica dei cittadini.

Considera grave la strategia di boicottaggio dei referendum e il tentativo maldestro di sminuirne l’importanza al solo fine di non fare raggiungere il quorum.

Chiede il sostegno ai quattro quesiti referendari con il SI, atto ad abrogare imposizioni centraliste costituite da leggi che avranno importanti ricadute sulle Amministrazioni Locali

SI IMPEGNA A:

Promuovere in ogni sede l’iniziativa referendaria informando ampiamente tutta la cittadinanza dell’importanza dei quesiti riportati.

Sostenere le ragioni dei quattro “SI” ai quesiti referendari, visti in chiave locale e regionale per abrogare leggi che impediscono liberi processi decisionali di tutte le Amministrazioni Locali.

Sostenere un nuovo forte protagonismo del “pubblico” nella gestione di servizi primari come l’acqua, che con la legge attuale deve essere sostanzialmente consegnata in mano alla gestione del privato ai soli fini di lucro.

Condannare in ogni sede istituzionale ogni volontà atta a sabotare la libera espressione democratica dei cittadini e la partecipazione ai referendum del 12-13 giugno 2011.

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2 risposte a Una delibera da “copiare”

  1. luca scaramelli scrive:

    oltre al valore sui contenuti specifici una delibera di questo tipo ha un grande valore politico e fa pensare al passato a quando i consigli comunali, prima di essere svuotati del loro ruolo, si esprimevano su tutte le questioni, anche su quelle di carattere internazionale.
    sul fatto che venga votata a chiusi una delibera di questo tipo mi associo al pessimismo di francesco storelli.

  2. spero che almeno questo appello di Massimo Benicchi venga ascoltato, anche se nutro qualche perplessità. Anche perchè una delibera del genere imporrebbe a chi la firma di fare qualche “ripensamento” circa l’assegnazione della gestione dell’acqua che il nostro comune, più “realista del re”, cioè più berlusconista di berlusconi, ha messo in atto da qualche anno, facendoci pagare molto salata la nostra acqua dolce

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