Una decisione che poteva aspettare

 di Paolo Scattoni

Vorrei tornare brevemente su due argomenti trattati nell’ultimo Consiglio comunale e che hanno trovato ampio riscontro sul blog: il ritiro di alcune deleghe all’Unione dei comuni e allo stesso tempo il rinnovo dell’adesione alla rete bibliotecaria Redos.

Le due decisioni presentano alcune analogie significative: si tratta di stabilire se un servizio può essere meglio gestito a livello comunale oppure occorre trovare un livello superiore per una gestione più efficiente ed economica. Ha fatto molto discutere la presa di posizione di Chiara Cardaioli di forte protesta nei confronti dei consiglieri di opposizione che hanno votato contro il rinnovo della convenzione per una gestione di alcuni servizi per la biblioteca (principalmente il catalogo).

Ha anche fatto discutere molto la decisione di ritirare cinque deleghe di alcune funzioni dalla gestione dell’Unione dei Comuni. Una decisione che permette di riportare a casa funzioni che costano al nostro comune complessivamente circa 4.000 euro annui. Allora, il servizio di catalogazione per la biblioteca poteva andare mentre non erano adeguate alcune deleghe all’Unione dei comuni.

La cosa strana poi è che il ritiro delle deleghe poteva aspettare perché comunque, essendo deliberato troppo tardi, non potrà essere operativo prima del 2013.

C’era tempo dunque per studiare e spiegare perché soltanto quattro mesi fa una delle deleghe era stata assegnata con grande sicurezza. I dubbi delle opposizioni vennero allora giudicati con grande sufficienza e con poche spiegazioni. Oggi con altrettanto scarse spiegazioni e altrettanta sicurezza quella delega non va più bene. Come, sono bastati quattro mesi per accorgersi che ci si era sbagliati?

Questi atteggiamenti sono assurdi e hanno dato la stura a voci che vedono in questa mossa una sorta di messaggio nei confronti della Federazione provinciale del PD e ad altri livelli di governo (Provincia e Regione) che magari tengono all’Unione dei comuni della Valdichiana.

Illazioni ovviamente. Ma nel momento in cui sono in ballo decisioni importanti e delicate come l’impianto di Bioecologia (a proposito, a che punto è?) e la verifica sul Piano strutturale, una volta adottato, da parte di Provincia e Regione, ci si aspetterbbe un po’ più di prudenza, per bloccare anche le illazioni.

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5 risposte a Una decisione che poteva aspettare

  1. Daria Lottarini scrive:

    Certo la questione è molto strana, ritirare un delega concessa solo quattro mesi fa senza che tutto ciò abbia effetto fino al 2013 qualche dubbio lo fa venire.
    Se la maggioranza non ritiene giusto che esistano organismi sovracomunali per portare avanti politiche di area e gestire servizi in comune, perchè non lo dice chiaramente?
    Mi pare che più che guerra tra bande,si assista nuovamente al silenzio assordante dei partiti che sostengono la maggioranza.

  2. Sull’argomento dismissione delle gestioni associate ho inviato ai gestori del blog un articolo che ricalca l’intervento fatto in consiglio comunale, con l’aggiunta di alcune considerazioni finali ispirate dall’attualità. Per quanto riguarda il comune di Montepulciano, nel consiglio dell’Unione dei Comuni del 29 novembre è stato preso atto del recesso dalle convenzioni per la gestione associata del personale e delle relazioni sindacali.

  3. pscattoni scrive:

    Evidentemente anche a Montepulciano si portano avanti con il programma. Però a quanto ne so Montepulciano ha ben 18 servizi delegati e ne ritirerebbe due.

  4. fulvio barni scrive:

    mi è stato riferito da fonti attendibili che anche Montepulciano si appresta a ritirare alcune deleghe all’unione dei comuni. Anzi, sembra che addirittura sia già all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale.

  5. anna duchini scrive:

    Quando la politica diventa guerra per bande non ci si può meravigliare di niente perchè tutto viene utilizzato in funzione del raggiungimento dei propri obiettivi di clan.

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