Nel rileggere un racconto di Borges sulla biblioteca, mi è venuta l’idea di proporre un gioco. Provare a costruire una biblioteca di romanzi o di racconti di autori extraeuropei (cinesi, indiani, cileni, siriani, egiziani, ecc.).
Si possono indicare massimo 6 paesi. Per ciascun paese, si possono indicare un massimo di tre autori e, per ciascun autore, un massimo di tre romanzi. Escludiamo gli europei e i nordamericani dato che finiremmo per ritrovare un universo già troppo conosciuto. I romanzi possono essere indicati anche in lingua -visto che spesso non se ne trovano le traduzioni -.
Forse, potrebbe funzionare anche come desiderata per la Biblioteca Comunale.
Cina – Shan Sa, La giocatrice di Go;
India – Anita Desai, Un percorso a zigzag;
Albania – O.Orpsi, Il paese dove non si muore mai;
Giappone – Murakami Haruki, Kafka sulla spiaggia;
Murakami Haruki, Dance Dance Dance;
Banana Yoshimoto, Kitchen;
Banana Yoshimoto, Amrita;
Ecuador – J.E. Adoum, Entre Marx y una mujer desnuda;
Uruguay – M. Benedetti, Buzon de tiempo;
F. Hernandez, Nessuno accendeva le lampade;
Cile – A. Skarmeta, Il postino di Neruda;
A.Skarmeta, Il ballo della Vittoria;
Fuguet, Gomez et al., McOndo;
M.Serrano, Nosotras que nos queremos tanto;
Cuba – G. Cabrera Infante, Tres tristes tigres
Colombia – E. Medina Reyes, C’era una volta l’amore, ma ho dovuto ammazzarlo;
Guatemala – M.Asturias, Il signor Presidente;
Israele – A.Yehoshua, Fuoco amico;
D. Grossman – Il libro della grammatica interiore;
Sierra Leone – Y.Amadu Maddy, No Past, No Present, No Future;
Egitto – Alaa Al Sawany, Il Palazzo Yacoubian;
N. Mahfouz, Il ladro e i cani;
Mali – Moussa Konaté, Une Aube incertaine.
Per questo dovevano essere 6, i paesi 🙂
No, no. Paco Taibo II è proprio un mexicano doc! Bellissimo il suo romanzo di rilettura del Sandokan di Salgari (purtroppo mi sfugge il titolo, ma l’ho trovato in Biblioteca a Chiusi).
Tornando all’embrione di discussione sugli autori. C’è un altro problema ch’è stato sollevato implicitamente: se gli oriundi siano da considerare per il loro paese di nascita o se per la loro origine. Boccerei Amy Tan (già dal nome è nordamericana!) e ammetterei senza riserve McCall Smith. E’ un po’ come dire che Nicolae Radu, nato a Montepulciano, è comunque un Rumeno. No, se vuole, è un Italiano. Anzi, direi ch’è Italiano fino a scelta “contraria”
Rigoberta Menchu l’avevo dimenticata! Il suo libro me lo fece leggere il professore di religione (originario della Bolivia) in terza liceo. All’epoca forse non riuscii ad apprezzarlo pienamente, gli dovrei dare un’altra occasione! Lo metterò insieme agli altri suggerimenti raccolti grazie a questo articolo… e da appassionata di cinema mi viene in mente: fare qualcosa di simile con i film?? Grazie a tutti e buone letture!
Visto che si continua aggiungo qualcos’altro:
Argentina: Josè Pablo Feinmann-L’esercito di cenere
Brasile: Joao Ubaldo Ribeiro-Sergente Getulio
Colombia: Alvaro Mutis-Ilona arriva con la pioggia
Messico (Spagna?): Paco Ignacio Taibo II-Rivoluzionario di passaggio
@Letizia. L’assenza di scrittori dell’estremo oriente (Mongolia, Thailandia, ecc.) ritengo che dipenda dalla mancata traduzione in italiano di molte delle loro opere o, se arrivano da noi, è perché sono filtrati dagli USA (a volte, addirittura, non si capisce se sono statunitensi o se tradotti).
Aggiungerei alla tua lunga lista, e per restare in america latina, Peru – Vargas Llosa, Conversazione nella cattedrale e Los perros y la ciudad.
Guatemala ma anche Venezuela – visto che l’intervistatrice è la Burgos – R. Menchù – Mi chiamo Rigoberta Menchù (che è bello come un romanzo :-))
Misteri dell’informatica. Ora non la vedo più nemmeno io ma vedo un normalissimo n. 8!
XLetizia Orti. Non è la prima volta. Ed è quello che vorrei capire anch’io.
In ogni lista, al posto del numero otto appare la faccina.
Però nel tuo commento non la vedo!
Ehm… scusate… non so perché al posto del n. 8 è uscita una faccina con gli occhiali da sole!
Secondo post. Nel primo commento, volendomi attenere alle regole del gioco, ho dovuto tralasciare, tra gli altri e con dispiacere, il Cile, in quanto l’America Latina era stata già molto presente negli altri commenti. Eppure di queste paese sono rappresentanti alcuni dei miei scrittori preferiti! Dunque rimedio subito e, sempre dalla mia biblioteca, suggerisco:
1) Cile:
Isabel Allende (vorrei dire tutti, ma scelgo): La casa degli spiriti – La figlia della fortuna – Ines dell’anima mia.
Marcela Serrano: L’albergo delle donne tristi – Arrivederci piccole donne – Il tempo di Blanca.
Luis Sepulveda: Il vecchio che leggeva romanzi d’amore – Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare – Le rose di Atacama.
2) Egitto:
Naguib Mahfuz: Il nostro quartiere.
3) Siria:
Rafik Schami: La città che profuma di coriandolo e cannella.
4) Pakistan:
Nadeem Aslam: Mappe per amanti smarriti.
5) Afghanistan:
Khaled Hosseini: Il cacciatore di aquiloni – Mille splendidi soli.
6) Nuova Zelanda:
Katherine Mansfield: Racconti neozelandesi.
Suggerimenti con riserva (parliamone…)
7) Somalia:
Ayaan Hirsi Ali: Non sottomessa (ma non si può considerare propriamente un romanzo…)
8 ) Zimbabwe:
Alexander McCall Smith: Il club dei filosofi dilettanti (nato e cresciuto in Zimbabwe, ma di origini scozzesi, i suoi racconti sono comunque molto “africani”: si può considerare un rappresentate di questo paese?)
9) Cina:
Amy Tan: Il circolo della fortuna e della felicità – I cento sensi segreti – La figlia dell’aggiustaossa (nata e cresciuta negli Stati Uniti, ma di origini cinesi, i sui romanzi parlano dei cinesi d’america ma più in generale sono legati alla cultura e alle tradizioni cinesi: la possiamo considerare una rappresentate della letteratura della Cina?)
Post lunghissimo me ne rendo conto, faccio solo un’ultima considerazione sui “desiderata”: dai commenti lasciati fino ad oggi si nota come l’America Latina sia senz’altro il continente più presente nelle nostre letture extra-europee e extra-americane, ma non va male nemmeno la “sfera mediorientale”, comprendendo al suo interno anche il Nord Africa. Ma il resto dell’Africa? E, togliendo Cina e Giappone, il resto dell’Asia? Ecco, mi piacerebbe molto ricevere suggerimenti in merito a questo…
io vado sul “semplice”:
Cile- Marcela Serrano, Nostra signora della solitudine
Perù – Isabel Allende, D’amore e d’ombra
Cuba- Italo Calvino vale?????:-)
Con invidia per la gran quantità di libri letti dai commentatori precedenti, mi permetto di inviare un suggerimento, di Abraham Yeoshua aggiungerei Un divorzio tardivo. Buone letture a tutti!
Elisa. Prima di fare il “sunto” aspettiamo Letizia, che ha promesso una nuova puntata sul tema.
Letizia. Quando ho proposto il gioco, 6 paesi – con il diritto di post multiplo – mi sembravano un argine sufficiente ampio per i lettori che frequentano il blog e che stranamente, sono intervenuti meno di quanto atteso -.Complimenti per la biblioteca! Ma di curiosità (libri che non hai e che vorresti leggere) che ci proporresti?
Nessuno di ricorda di Sepulveda? 🙂
E di Amos Oz?
Si, certo. Ne puoi aggiungere altri (di commenti).
Che bella idea! Ecco la mia lista, direttamente dalla mia biblioteca, evitando i suggerimenti già dati dagli altri (però 6 paesi… troppo pochi! si può fare più di un commento???).
1) Giappone:
Banana Yoshimoto: Sonno profondo – La piccola ombra – Tsugumi.
Yukio Mishima: Confessioni di una maschera – Lezioni spirituali per giovani samurai – La voce delle onde.
Haruki Murakami: A sud del confine, a ovest del sole – Tokyo blues, Norvegian wood.
2) Israele:
David Grossman: Che tu sia per me il coltello – Ci sono bambini a zig zag – Col corpo capisco.
Abraham Yeoshua: L’amante – Il potere terribile di una piccola colpa.
3) Iran:
Shahrnush Parsipur: Donne senza uomini.
Azar Nafisi: Leggere Lolita a Teheran – Le cose che non ho detto.
4) India:
Arundhati Roy: Il Dio delle piccole cose.
Chitra B. Divakaruni: La maga delle spezie.
5) Cina:
Zhou Wei Hui: Shangay baby – Sposerò Buddha.
6) Turchia:
Elif Shafak: La bastarda di Instanbul – Il palazzo delle pulci.
Orhan Pamuk: Neve – Istanbul.
Caro Enzo, se riesci a fare un sunto di tutte queste interessanti proposte io mi impegno a fare in modo che possano essere comprate per la bilbioteca, così tutti potranno usufruirne! I buoni consigli sono sempre ben accetti!
Mozambico- Mia Couto, Terra sonnambula
Enzo. Per trovarti, niente di più facile: sei tra i recensori di lincolnshire (un concerto della loro orchestra), i quali rinviano a questo blog.
Per la verità, cercavo Febo per una sceneggiatura ma ho trovato te e non ho resistito. Ci sentiremo via mail a breve (ho delle nostre foto “antiche”).
Carino, il vostro blog: consente di fare tutta questa “confusione” di voci ed è una cosa piuttosto rara.
Grazie per lo “spicco”, ma sono solo “uno spicchio”.
Per quanto riguarda gli “arabi”, posso indicare (i titoli in italiano sono tradotti)
Marocco – Mohamed Choukri, Le pain nu: récit autobiographique (Credo che tu lo conosca, è quello scrittore che è stato analfabeta fino ai venti anni)
Dris Chraibi, Mamma mia, la civiltà (non so quanto ingenuo, quanto ironico e quanto “supino”, ma è un bel romanzo)
Algeria – Tahar Djaout, Les chercheurs d’os (storia di un ragazzo che cerca di recuperare le ossa di un fratello morto in guerra).
Libano – D. Eddé, Lettera postuma
Ci sarebbero qualche siriano e un paio di libanesi, ma solo in arabo. Non ho la tastiera adatta 🙂
per Sorbera , no purtroppo non conosco “il libro nero” di Pamuk
Enzo (Srobera) ma che domande fai? la tua amica Giorgia frequenta questo blog perché è interessante 😉
Per Giorgia. Solo ora mi è venuto il dubbio: ma come hai fatto a trovarmi?
Eh Giorgia, visto che ormai il pelo se n’è andato…. resta il vizio a far compagnia. Ce n’è solo una di Giorgia che può rimproverarmi Cabrera! Belle, le tue proposte, ma da una persona di spicco del circuito veneziano degli arabisti, mi sarei aspettato più medio oriente e africa 🙂
Per gli argentini rimedio subito con
Antonio Dal Masetto, E’ sempre difficile tornare a casa
Silvina Ocampo, I giorni della notte
Silvina Ocampo, L’arancia meravigliosa. Fiabe per bambini grandi e per grandi bambini
Rodolfo Fogwill, Scene da una battaglia sotterranea
(traduzione della Carmignani per Sur)
Manca un grande cileno, ma non lo dico 🙂
Grande Pamuk: finalmente qualcuno che esce da “Il mio nome è rosso”. Grazie Giulio. Conosci anche “Il libro nero”?
Forse riusciamo a costruire una biblioteca – almeno virtuale – di tutto rispetto!
Turchia : Orhan Pamuk , il castello bianco
Ciao Enzo, non perdi mai il .. vizio 🙂
ma gli argentini li hai saltati:
E. Sabato, Sopra eroi e tombe
J. Cortazar, Bestiario
J. Borges, L’Aleph
brasile
j. Amado, Gabriela, garofano e cannella
J. Amado, Cacao
Le tigri di Cabrera Infante sono uno splendido esercizio di stile, ma in spagnolo chi riuscirà a leggerle? C’è una traduzione italiana, forse da Einaudi o da Feltrinelli
Bravo Luciano: Coloane l’avevo dimenticato! Il re di Acheng è bellissimo. Non conosco Tammuz e nemmeno Chamoiseau, ma rimedierò (rima involontaria :-)).
Dei colombiani ho lasciato Alvaro Mutis, La Neve dell’Ammiraglio, che a suo tempo mi incuriosì per il titolo e poi … non ho fatto che leggerlo sempre di nuovo.
Antille Francesi- Patrick Chamoiseau, Texaco
Ecco la mia lista (istintiva e parziale):
Argentina-Osvaldo Soriano, Ribelli sognatori e fuggitivi
Cile-Coloane, Terra del fuoco
Cina-Acheng, Il re degli alberi
Colombia-G:Garcia Marquez, Cent’anni di solitudine
Israele-B.Tammuz, Il minotauro
Nicaragua-G.Belli, La donna abitata
Uruguay-E.Galeano, Memoria del Fuoco
Sono uno più del consentito ma, dei sette, davvero non saprei chi togliere.