Per il PD di Chiusi la situazione può diventare drammatica.
Mi spiego: non sarebbe un problema confrontarsi con una opposizione di sinistra o di destra, oppure con una lista di protesta, che so, nata contro l’ insediamento di una discarica o per la difesa di un ospedale.
Avere però all’opposizione un vasto movimento di centrosinistra, che sfiora il 30%, che insiste sullo stesso spazio elettorale, che dispone di tante teste pensanti e soprattutto che ha raccolto il proprio consenso su questioni come la partecipazione e la democrazia è un bel problema.
Un partito commissariato, con i circoli chiusi da anni, dove invece di discutere ci si conta, può affrontare le sfide politiche che ha davanti? Può continuare a chiudersi a riccio e a evitare il confronto pubblico delegando al Sindaco il suo ruolo politico?
Il rischio di ridursi a comitato elettorale per liste in accomandita è altissimo. Speriamo bene!
l’ultimo commento di paolo scattoni riporta secondo me la questione nei giusti binari, non si confonda l’amministrazione buona o cattiva che sia con il partito e la sua politica, questa secondo me è la questione come del resto l’articolo di claudio provvedi cerca di spiegare.
Provo anch’io a formulare un punto di vista positivo, ma non per le ragioni espresse da Enzo (Sorbera). Non conosco o conosco molto poco i singoli assessori. per loro questo è il momento degli auguri, ci sarà presto il tempo della valutazione dell’operato.
L’elemento positivo è quello che nella Giunta non c’è una presenza di tesserati di partito. Anche in consiglio c’è un numero alto di “non tesserati”. Il Partito Democratico a questo punto ha l’occasione storica di porre le basi per un corretto rapporto di reciproca autonomia fra amministrazione e politica. In questo rapporto ci deve essere il riconoscimento che in consiglio siedono due sinistre: una che appoggia il governo e l’altra che si colloca all’opposizione.
Caro Enzo (Sorbera), forse non ci siamo capiti, che cosa c’ entra Scaramelli con il PD, se non per il fatto che porta la tessera in tasca come un qualsiasi iscritto.
Il problema sta nelle teste degli iscritti che non si sentono umiliati, per esempio, quando il segretario dell’ unione comunale, diventa il tappetino obbediente del Sindaco o dell’ assessore provinciale o del parlamentare di turno.
Io invece penso che il “terremoto” possa davvero essere salutare. I primi passi di Scaramelli sembrano andare nella direzione di quel rinnovamento che ha proposto con insistenza nella sua campagna elettorale, anche con “colpi” inattesi (ad es., la formulazione della delega a Micheletti e alla Lanari in Giunta sono sicuramente novità di rilievo). Non è certo ancora il caso di darsi all’entusiasmo, ma quel che si vede fa ben sperare e ha diritto a un’apertura di credito. Spero che il PD possa far tesoro di questa volontà di novità, e sicuramente la presenza della Primavera sarà uno stimolo ulteriore per aprire finalmente il confronto FUORI dal terreno familiare dei circoli.
L’analisi di Provvedi è corretta, ma non si vede chi possa costruire a breve il Pd a Chiusi dopo quello che è successo negli ultimi mesi.
Stesso discorso, naturalmente, vale per Sel che si è limitato a cambiare assessore (chissà con quale logica?).
quello che prospetta claudio provvedi più che rischio altissimo al momento è realtà.