E’ pressochè certo: neppure il prossimo campionato i calciatori del Chiusi calcheranno l’erba del nuovo stadio che sta sorgendo a Pania.
I lavori procedono regolarmente dopo l’interruzione dovuta alla modifica del capitolato d’appalto per inserire da subito nella tribuna principale i pilastri che dovranno sorreggere la tettoia.
Tra qualche mese, salvo imprevisti, il primo stralcio di lavori dovrebbe essere portato a termine. Si stanno ultimando quelli relativi agli impianti (elettrico e di riscaldamento), è stata realizzata la tribuna principale e stanno per concludersi anche i lavori relativi agli spazi sottostanti destinati agli atleti.
La sistemazione del terreno di gioco inizierà a giorni e si prevede che possa essere ultimata nel giro di un paio di mesi, tempo necessario anche per terminare il resto dei lavori (parcheggio atleti, accessi per disabili, tunnel di collegamento tra il campo e gli spogliatoi…
Ma una volta terminate queste opere l’impianto non potrà ancora essere utilizzato perchè mancherà, tra l’altro, la recinzione che non rientra nel primo stralcio di lavori e senza la quale, naturalmente, non è pensabile che possa essere chiesta l’omologazione.
Occorrerà quindi un secondo appalto che però non potrà avvenire prima che siano terminati i lavori del primo stralcio perchè due ditte diverse non possono lavorare contemporaneamente allo stesso impianto. Tutto lascia supporre che si andrà come minimo all’inizio dell’estate.
Insomma il nuovo mega impianto non potrà essere messo a disposizione della società sportiva prima di almeno un altro anno. Questo è ad oggi lo stato dell’arte.
Restano invece intatte le perplessità sui costi di gestione e su come possa essere messo in “produzione”. E cominciano a circolare le ipotesi più disparate anche se quelle più corpose portano tutte in una sola direzione: riuscire ad instaurare con qualche Federazione sportiva, non necessariamente calcistica (ci sarà anche la pista di altetica), una specie di convenzione per un uso continuativo.
Iniziative saltuarie come un concerto ogni tanto o una gara l’anno del Torneo di Viareggio non spostano di una virgola il problema. L’impianto una volta ultimato sarà di livello semiprofessionistico (per quanto riguarda il calcio) in grado cioè di ospitare gare ufficiali fino alla C1 e richiederà un’adeguata manutenzione. Soprattutto per quanto riguarda il manto erboso, e in molti si chiedono come mai non si sia pensato al sintetico.
Soluzione ancora possibile ma che farebbe lievitare i costi di ulteriori centinaia di migliaia di euro. Con i tempi che corrono è facile capire che questa soluzione non pare percorribile. C’è però chi suggerisce una soluzione: reperire fondi con un’operazione edilizia nel vecchio campo sportivo.
Vuoi vedere che i nostri amministratori stavolta hanno guardato lontano?
Chissà se quel” basta una telefonata” che mi fù risposto un anno fa, sarà sempre valida con la crisi che sta passando la Fondazione ?Se al telefono non risponderà nessuno,chi pagherà,da dove saranno tirati fuori i soldi per pagare la rata di mutuo?Sicuramente verrà appioppata la colpa al solito Silvio !
Inaugurazione? sarebbe la terza.Due ne hanno già fatte…
Aspettiamo fiduciosi…
Scusate se insisto. La strada più veloce e diretta per capirci qualche cosa è quella di una interrogazione nella quale chiedere:
1) Una cronologia della pratica dalla decisione inziale a oggi;
2) In sintesi che cosa verrà consegnato alla fine delprimo stralcio.
Chissà se ci sarà fra i dodici qualcuno di buona volontà.
Caro Marco (Lorenzoni), con una bella inaugurazione (quando ci sarà) vedrai che tutto finirà in gloria.
Del resto le piste di atletica che sono presenti in diversi stadi dei dintorni (Montepulciano, Torrita, Castiglione del Lago) non hanno mai trovato molta utilizzazione,purtroppo.
Non si capisce perché abbiano pensato di costruirla. Salvo pensare ad uno stadio più per altri sport che per il calcio… E i campi secondari sono previsti? O sono stati stralciati pure quelli? Alla fne, par di capire, si costruirà uno stadio solo per il calcio, ma che non serve nemmeno alle necesità della Polisportiva. Soprattutto se l’attuale lo lottizzeranno…
Più va avanti e più la cosa appare un’operazione “ad minchiam”, come diceva uno che di calcio un po’se ne intendeva…
D’accordo con Donatelli.
“Evidentemente pensano di costruirla in un secondo tempo
altrimenti non evrebbe senso lasciare il terreno di gioco distante dagli spalti”…….NON HA SENSO COSTRUIRE UNA TALE OPERA A CHIUSI.
Scusate, fatemi capire. La pista di atletica è stata stralciata o è prevista nella realizzazione del secondo e finale stralcio realizzazione del progetto complessivo? Il vecchio progetto da realizzare in due fasi è ancora quello? Eventualmwente quando sarebbe stato modificato il vecchio progetto? C’è una delibera?
Non si potrebbe chiedere al Sindaco di fare una cronistoria dell’intero processo decisionale e le previsioni il più possibile certe di realizzazione?
Sulla pista di atletica ho raccolto altre informazioni ma se Giorgio (Cioncoloni) afferma che non si farà evidentemente ha notizie più precise e aggiornate delle mie.
Ho visitato il cantiere e il campo è localizzato a una certa distanza dalle tribune proprio per lasciare spazio alla pista (mi è stato detto).
Evidentemente pensano di costruirla in un secondo tempo altrimenti non avrebbe senso lasciare il terreno di gioco distante dagli spalti.
Le notizie fornite da Luciano Fiorani sono la situazione esatta dello stato dei lavori con una sola imprecisione: la pista di atletica è stata stralciata dal progetto e quindi non sarà mai costruita.
Per quanto riguarda la prospettata operazione edilizia nel vecchio campo sportivo non penso che porterebbe fondi sufficienti in quanto il comune potrebbe solo vendere il terreno di sua proprietà e quindi con un ricavo limitato.
Più si va avanti in questo progetto e più emergono problemi. Diciamo che i problemi già esistevano e che non si sono affrontati in periodo elettorale e si è rinviato. Oggi emerge il problema della recinzione e poi quello della manutezione del manto erboso e la necessità del sintetico e chissà quanto ancora.