A distanza di tanti anni dal “passaggio del fronte” continuano ad essere prodotti libri su ciò che hanno rappresentato per Chiusi e i suoi abitanti quei terribili giorni del giugno ’44.
E’ da poco uscito in libreria l’ultima opera sul tema; è a cura di Giorgio Bologni, personaggio di spicco della nostra città, titolare dell’omonima farmacia, che in passato ha ricoperto diversi incarichi pubblici in varie istituzioni.
Si tratta di una raccolta di memorie e racconti sulla battaglia che fu combattuta a Chiusi dalle truppe alleate per liberarla dai tedeschi.
Il titolo è: Guerra in Valdichiana, la battaglia di Chiusi-Giugno 1944, edizioni Luì (14 euro). Il libro contiene testimonianze dei protagonisti che si scontrarono a Chiusi nella battaglia del teatro, di concittadini testimoni di quegli eventi, memorie, racconti e una serie di foto estremamente interessanti che illustrano parti della città prima, durante e dopo il conflitto.
Significativo il materiale proveniente dall’archivio della curia vescovile con un dettagliato resoconto dei danni prodotti dallla guerra in tutto il territorio della diocesi di Chiusi e Pienza.
Il libro si chiude con la notizia di un incontro e uno scambio di ricordi tra l’autore e un ex militare sudafricano, Bill Bosch. In compagnia della famiglia l’ormai anziano soldato è tornato lo scorso anno nella nostra città, per visitare il luogo della battaglia a cui partecipò e dove tanti suoi commilitoni persero la vita.
Una lettura di testimonianza che arricchisce il patrimonio della nostra memoria storica e che merita senza dubbio di essere fatta conoscere alle nuove generazioni anche dai banchi di scuola. Non è un caso che Giogio Bologni abbia voluto dedicare questo suo lavoro ai propri nipoti.
Un altro ex militare Sud Africano,Alfred Dugmore, venne a Chiusi con la moglie nel 1988 e ci venne a trovare: io e Renato Spadea lo segnalammo al Sindaco di allora Marco Ciarini che lo invitò a pernottare a Chiusi e il giorno dopo volle festeggiarlo ufficialmente (pag.147 e segg. e foto a pag 122)
Iniziativa encomiabile e di grande valore.
Molte volte, parlando con i miei genitori, ho sentito i racconti di quei giorni, in particolare dal mio babbo che all’epoca era un bambino di dieci anni, e ancora oggi ogni tanto mi piace risentire quelle narrazioni, la descrizione delle sue emozioni in parte consapevoli in parte vissute come un gioco, oppure il racconto delle disavventure dei suoi fratelli più grandi, fatte spesso con le stesse identiche parole, che ormai conosco a memoria, ma che ogni volta mi emozionano come le sentissi per la prima volta. Col tempo molti di questi ricordi verranno persi, quindi grazie a Giorgio Bologni per questo suo lavoro sulla memoria.