Riaprire al traffico via Porsenna?

di Luciano Fiorani

Le associazioni di categoria di commercianti e artigiani hanno indetto per martedì 17 gennaio alle ore 14,30 presso la saletta del bar Venezia a Chiusi città un’assemblea di tutti gli operatori commerciali e artigianali del centro storico. Tema in discussione la proposta, che le quattro associazioni (Confesercenti, Cna, Confartigianato e Confcommercio) intendono avanzare all’amministrazione comunale: riaprire al traffico (in via sperimentale) via Posenna.

In tempi di crisi è giusto tentarle tutte ma francamente non sembra quella di proposte estemporanee la strada più convincente. Le evidenti difficoltà che incontrano artigiani e commercianti a Chiusi città non sono di questi ultimi tempi e non pare francamente che possano ovviarsi aprendo al trafffico automobilistico una strada. E poi, con sosta? Perchè se è solo per il transito non si capisce il beneficio che ne potrebbero trarre i pochi negozi e botteghe che danno sulla via.

Quello che continua  a mancare è un progetto organico di rilancio che deve inevitabilmente partire dalllo sforzo di riportare abitanti nel centro storico. Ma le scelte urbanistiche dell’amministrazione spingono in tutt’altra direzione.

E anche commercianti e artigiani dovranno prima o poi rendersene conto, a meno che non pensino di replicare a Chiusi città l’esperienza di Civita di Bagnoregio. 

Questa voce è stata pubblicata in CRONACA, ECONOMIA, TERRITORIO. Contrassegna il permalink.

11 risposte a Riaprire al traffico via Porsenna?

  1. É via bassa cimina, mondo massa lavinia! Ovvio.

    É che la bassa cimina va a massa sulla lavinia, ecco il perché della confusione.

    E comunque, la bassa cimina è talmente stretta che dalla macchina i cartelli con le vie non si distinguano, sicché si sarebbe pure giustificati…

  2. Mauro Bischeri scrive:

    …..ho letto (Lorenzoni) scrivere via Massa Ciminia e (Tomassoni) via Bassa Lavinia ….ma sono errori di battuta o veramente non conoscete le vie di Chiusi!?

  3. Già in tempi “sospetti” (con chiusinews) avevo espresso la mia opinione nei confronti della circolazione incasinata del centro storico: grazie alla chiusura al traffico della piazza del Comune, entrare nel centro è diventato un gran casino ed anche un rischio, sopratutto se vi capita di passare per Bassa Lavinia mentre sono in uscita le scuole…

    Se quindi si vuole insistere sulla chiusura della piazzetta del comune perché così risulta più interessante per il turismo, uno sbocco sensato è via Porsenna dove, tra l’altro, il traffico automobilistico favorirebbe probabilmente una maggiore visibilità ai negozi che son lì.

    Voto sì.

  4. luca scaramelli scrive:

    nel piano strutturale si afferma esattamente il contrario, per il centro storico si auspicano azioni tendenti a favorirne la fruibilità da parte dei pedoni, se da una parte si afferma una cosa poi sotto la spinta di quattro associazioni si pensa di attuare decisioni opposte allora non andiamo dqa nessuna parte

  5. Caro Marco Lorenzoni quella di venerdi sarà solo una delle tante manifestazioni di propaganda e quindi non vale nemmeno la pena andarci.
    A meno che qualcuno non mi spieghi come possono coloro che: hanno affossato l’economia di Siena, che qualche anno fa era in testa alle classifiche economiche; hanno portato sull’orlo del fallimento una banca, che era una delle prime in Italia; hanno portato l’economia di Chiusi allo stato attuale, che è il peggiore degli ultimi cento anni; proporre ricette per uscire da quella crisi che loro stessi hanno contribuito a far giungere ai massimi livelli di guardia.
    Forse l’unica ricetta che potranno proporre sarà quella del rilancio dell’edilizia, attraverso il piano strutturale e una bella colata di cemento sulla collina che rilancerà l’economia ma solo quella dei soliti noti con buona pace di tutti coloro che se ne fregano di continuare a essere presi in giro, anzi sembra che ne godano.

  6. marco lorenzoni scrive:

    Magari, più che riaprire al transito via Porsenna si potrebbe pensare ad una viabilità meno cervellotica per entrare e uscire dal centro storico (per arrivare in piazza del Comune per esempio). E’ normale che una strada medievale larga si è no tre metri come la Via Massa Ciminia sia diventata la “tangenziale” di Chiusi Città, praticamente strada obbligata?
    Il problema più che quello della circolazione stradale, comunque mi pare la mancanza di gente; quanti sono gli abitanti del centro storico? Se non c’è flusso di turisti, come possono sopravvivere le attività commerciali e artigianali? A chi vendono?
    Detto tra noi: Non è che alla Stazione le cose vadano molto meglio… Ma domani sera c’è un’assembla del Pd sull’economia locale. Guest star l’assessore regionale Ceccobao. Chissà che ricette proporranno…

  7. carlo sacco scrive:

    Francesco Storelli tu ci scherzi con le teste che contano in democrazia, ma da come siamo messi a Chiusi può darsi che direbbero anche di si.Non mi meraviglierei…….Ricordo le battaglie dei commercianti durate anni tenutesi a Firenze per non chiudere al traffico il centro storico che a maggior ragione non può essere paragonato a quello di Chiusi e quindi con maggiore viabilità,purtuttavia riuscirono tramite le loro lobbies(perchè nel caso di Firenze è ed è stata una lobby) di imporre al Comune anni ed anni di rinvii di decisioni finchè non vi fu una decisione drastica per i livelli d’inquinamento e di blocco del traffico che avveniva in molte strade e molti comitati reagirono.
    Con questo voglio dire che non si può sempre tener conto di quello che potrebbe essere l’interesse categoriale.La civiltà della convivenza detta che chi è preposto all’amministrazione di un paese debba tener presente in primis l’interesse pubblico, e se questo spesso e sempre di più andando avanti collude con quello privato chi decide lo debba fare ascoltando tutte le voci tenendo presente innanzitutto la salute dei cittadini.

  8. mi chiedo: in una democrazia ogni cittadino conta per uno (una testa un voto!). E allora perchè, quando si parla di traffico i commercianti devono contare doppio o triplo? Proviamo a sentire la totalità dei residenti a Chiusi Città e sentiamo la loro complessiva volontà circa la riapertura al traffico di Via Porsenna!

  9. carlo sacco scrive:

    Ma mi si vuole spiegare il motivo per il quale tutto debba ruotare intorno alle categorie dei commercianti quando il centro storico è di tutti i cittadini ? Tutto si ipotizza, si tenta di proporre cercando anche di ipotizzare i parcheggi in Via Porsenna-se ho ben capito-restringendo la viabilità,aumentando comunque il livello di inquinamento inevitabilmente, quando la tendenza di ogni centro storico è quella di limitare al massimo l’afflusso di veicoli ? Ma si crede veramente che un probabile cliente non venga a far la spesa perchè non si accede al centro con la macchina ? E se ci fosse qualcuno che la pensa così è bene che si adegui alla civiltà del rispetto di altri e di una comunità non a quella della macchina. Non è più tempo di fare battaglie che a dire retroguardia è dir poco e che senz’altro non sono quelle che risolvono i problemi
    dell’asfissia del commercio,che non dipende senz’altro dal fatto dell’accesso delle auto al centro storico,ma da categorie di possibili acquirenti che non hanno i soldi a sufficienza per comperare e da una concorrenza di supermercati dovi trovi di tutto. O ci si adegua o si soccombe questa è la legge economica purtroppo nel mondo come noi stessi abbiamo organizzato. Il traffico centra poco od addirittura nulla !!

  10. in effetti riaprire al traffico via porsenna ha ben poco senso, a meno di no concedere anche i parcheggi, il che, però sarebbe pura follia. Anche perchè finirebbero per essere usati dai residenti e dai negozianti, senza alcuno stimolo al commercio. E’ quello che è accaduto in passato.

  11. luca scaramelli scrive:

    Non capisco a cosa posa servire il transito in via porsenna alle poche attività commerciali presenti, considerando inoltre che non può essere prevista anche la sosta.
    La via che tutti i migliori centri storici hanno perseguito in questi anni è stata quella della chiusura totale o parziale al traffico, non credo che gli acquisti si possano fare tipo drive in dal finestrino della macchina, solo un centro storico “affollato” dai pedoni può essere funzionale anche alle attività commerciali. Quello che manca però è un programma organico a sostegno del centro storico, è venuto il tempo di iniziative concrete che concretizzino i proclami della campagna elettorale. Ho già avuto modo di scriverlo qualche giorno fa, al teatro alla presentazione della sua candidatutra il sindaco gridò ad alta voce che solo la sua lista aveva la ricetta per risollevare il centro storico, bene allora cominci a tirar fuori gli ingredienti perchè nell’estate scorsa non si è visto niente di nuovo rispetto al passato e in inverno c’è più vita in qualche villaggio della lapponia che a Chiusi.

I commenti sono chiusi.