Il Pd, da solo, non riuscirà a risollevare Chiusi

di Rita Fiorini Vagnetti

Mi fa piacere! Il Pd ha preso forse qualche spunto esterno ed ha organizzato il 20 gennaio, un incontro sulle prospettive per lo sviluppo dell’economia di Chiusi..

Se ben ricordo, in piu’ di un’occasione, come lista civica Rita Fiorini Vagnetti, ho prospettato di organizzare una tavola rotonda, un pubblico dibattito, un invito per un confronto tra le varie forze politiche, sociali, aziendali, amministrative …

Evidentemente non sono stata provocatrice o convincente al punto giusto per essere ascoltata e per ricevere un segno di risposta. Ma dove poggia, mi chiedo, il tanto propagandato desiderio di condivisione, collaborazione, partecipazione?

Non puo’ e non deve essere unilaterale, sarebbe ed e’ un marchiano, imperdonabile errore…Pertanto non ho partecipato alla riunione perche’ ritengo assolutamente fuori tempo massimo la proposta così com’è articolata, pur se tutte le iniziative possono essere importanti!

Ascoltare, pero’, sempre gli stessi protagonisti può essere considerato solo un reiterato momento di “propaganda” per un’ipotesi di progetto che non sembra esistere, almeno per quanto mi risulta. Anche in Consiglio comunale mi sembra che si parli abbastanza diffusamente di inaugurazioni pubbliche e di cerimonie celebrative di eventi, in verita’, che dovrebbero rientrare nella piu’ completa normalita’ di gestione, ma non di fatti concreti, attinenti proprio a proposte per il famoso e ormai “famigerato” rilancio dell’economia del paese.

L’opposizione, e io parlo a nome della mia lista, e’ stata anche pubblicamente “ripresa” per non essere provocatrice, promotrice di iniziative e di eventi. Ma credo che l’invito pubblico per il confronto sarebbe stato una vera occasione per attivare tutte le forze umane, professionali, tecniche per programmi e progetti veri, reali, afferenti alle necessita’ di Chiusi e della zona; per una disamina, cioe’ dell’attuale realta’ e delle possibili proposte, partendo dai settori piu’ deboli e forse piu’ trascurati.

Certo per me “maledettamente nostalgica” di un sistema politico che, pur tra le mille e giuste diversita’ ideologiche, sapeva far funzionare un paese che stiamo portando alla deriva, la situazione attuale e’ abbastanza sconvolgente e mortificante. Non ci consoli il fatto che non siamo soli: mal comune non e’ mezzo gaudio. Il problema e’ globale ma noi come amministratori abbiamo l’obbligo di  valutare, promuovere, decidere, incentivando la produzione e quindi l’economia locale.

Mi risulta che altre aziende, per esempio, oltre quelle che lo hanno gia’ fatto, stanno lasciando Chiusi per zone molto, troppo vicine al nostro paese. Cio’ vuol dire che stiamo perdendo , un pezzo alla volta, il tessuto economico, quello della produzione, sia artigianale sia industriale, sia agricola e così via. In questo momento storico non e’ quindi importante o decisivo l’appartenenza a questo o a quel partito, importante e’ rendersi conto di quello che sta succedendo, non nascondendoci dietro paraventi che non proteggono certo i cittadini e i loro interessi.

Contano le idee, l’esperienze individuali vissute, l’impegno svolto nel corso della propria vita umana e professionale per apportare proposte e condividere programmi, spero pertanto in prossime riunioni, soprattutto in Consiglio comunale, non piu’ piatte, ma dense di contenuti e di coinvolgimenti.

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Una risposta a Il Pd, da solo, non riuscirà a risollevare Chiusi

  1. lucianofiorani scrive:

    Ho partecipato alla iniziativa del Pd sull’economia locale e non è stato un bel vedere.
    L’unica cosa certa che è venuta fuori è che si è finalmente perso atto della crisi e che non ci saranno più i soldi della Fondazione.
    Di idee e proposte neanche l’ombra se si eccettua un vago richiamo della Cardaioli allo sviluppo dell’edilizia. Quello che è stato chiesto è di collaborare. Come e su cosa si sono però ben guardati dallo specificarlo.
    Staremo avedere ma “i lazzi non son belli”.

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