Permesso, si può? Vorrei esternare in questo sito alcune riflessioni dopo aver letto e scritto in quà e là su vari argomenti. Mi stanno venendo alla mente certe cose; in una riunione al teatro, prima delle elezioni, spiegai che, senza togliere nulla ai partiti, che si organizzavano anche aggregandosi tra loro per presentare delle liste elettorali, con delle persone di loro fiducia e che condividessero il programma per amministrare questo paese un ruolo l’avavano anche i cittadini.
Lo spirito della legge e’ che i cittadini scelgono la persona ed il programma; a questo punto credo che chi viene eletto ha solo l’obbligo di rispettare quel programma ma come amministratore ha l’obbligo di dialogare con tutti i cittadini e i vari partiti esistenti, sulle problematiche di questo paese e ancor meglio con le minoranze che siedono in Consiglio comunale.
Ma perchè questi sindaci, seppur sponzorizzati dai partiti ma eletti dal popolo, devono sottostare agli ordini dei capoparpartito, quando chi viene eletto sa che è lì per scelta dei cittadini? Se poi i cittani hanno paura a fare una scelta di coraggio scegliendo veramente la persona di fiducia per…motivi vari…allora il discorso e’ piu profondo che mai.
E perche’, quando fanno incontri con i cittadini non ascoltano o fanno finta di non capire, ma vengono con la pappa, gia pronta? In democrazia la ragione non è mai del più forte se, sotto gli occhi di tutti, e’ sbagliata. Quando un bravo cuoco presenta un nuovo piatto, non se lo dice da sè che e’ buono ma lo fa assaggiare ai consumatori, perche’ sono loro (gli asaggiatori) che ne decretano la bonta’ o la critca stessa.