Ampiamente annunciata la nevicata ha ammantato anche Chiusi.
Una nevicata d’altri tempi che ha bloccato praticamente ogni attività anche perchè per tutta la mattinata un improvviso black out elettrico ha colpito una vasta area e non solo la nostra città.
E più della neve la mancanza di elettricità ha creato difficoltà impreviste: termosifoni spenti, banche, negozi e bar fermi.
La tempestiva chiusura delle scuole ha notevolmente alleggerito il disagio.
Gli spazzaneve sono in attività ma tutto lascia prevedere che i disagi continueranno anche per i prossimi giorni perchè le previsioni annunciano un drastico abbassamento delle temperature.
Tutti in casa e, par di capire, si ricominica lunedì.
Mi permetto di lasciare un commento anche io da membro dell’Unità Meteo della Protezione Civile di Chiusi,decisamente a favore dell’Amministrazione Comunale che ha saputo fronteggiare meglio di tante altre volte l’emergenza neve…..Uscendo ieri sera ho sentito solamente la soddisfazione della gente nel vedere la situazione viabilità piu’ che discreta durante l’intera emergenza neve….Molti si lamentavano delle pessime situazioni in cui si sono trovate Chianciano e Città Della Pieve ma scendendo piu’ a Sud anche le lamentele dei Viterbesi che si sono trovati e si trovano ancora a 2 giorni dalla nevicata con le strade percorribili solo esclusivamente con le catene….Mi sento quindi di dare tutto il mio apprezzamento nei confronti dell’intera amministrazione comunale…
Come l’alluvione così anche questa gelata dovrebbe insegnarci qualcosa.
Ma non pare. Sul sito del comune è apparso un comunicato datato 1 febbraio, ma che poi non ho rivisto, in cui si facevano i complimenti da soli (come al solito).
Però quello che sarebbe interessante discutere, senza fare tanti processi, cosa ha funzionato e cosa no. Sul perchè siamo diventati così vulnerabili se manca la corrente per mezza giornata (in alcune parti per molto più tempo, in verità, e lì sono stati cavoli amari).
Stesso discorso vale per le ferrovie.
Invece più in la del fatalismo o dell’invettiva non si riesce ad andare.
Proviamoci almeno.
Mah, i marcipaiedi di via Leonardo da Vinci non sono mica tanto puliti. Io che ci lavoro in quella strada il cinese l’ho visto, ma tutta sta folla a spalare non l’ho notata.
Vero è che se ogni negoziante avesse spalato davanti al proprio esercizio la situazione sarebbe diversa. Il problema è che non siamo abituati e nessuno ha una pala a portata di mano. E dove la trovi una pala? Qualcuno mi sa dire quando è stato sparso un po’ di sale in via Redi, via C. Colombo, Via Meucci, Via Raffaello Sanzio? E poi se lo spazzaneve passa e accumula la neve addosso alle auto in sosta, i proprietari delle auto chi chiamano per far rimuovere la neve che nel frattempo si è ghiacciata?
Alcune sono state praticamente murate vive… Ho visto gente che si è “lessata” le mani (spalare a mano è dura), stamattina per uscire dal posteggio di via Manzoni…
E quando ha finito aveva qualcosa da dire alla madonna e a diversi santi del paradiso. Non ho capito bene cosa…
Non solo il ragazzo pakistano ha spalato i marciapiedi, anche tutti i giovani ragazzi della Protezione Civile di Chiusi hanno pulito i marciapiedi dalle 09 alle 13 di eri e dalle 15 alle 18.
Abbiamo ripulito tutti i marciapiedi di Via Mameli, via Leonardo da Vinci, via Buonarroti, via Cassa Aurelia, la Stazione Ferroviaria, le poste il ed supermercato Sma garantendo il passaggio in zone d’accesso pedonale importanti come la farmacia, le poste e la stazione ferroviaria.
Al momento volevo solo precisare questo, stiamo ancora gestendo come Protezione Civile locale questa emergenza (da noi ampiamente prevista), ormai da 48 ore non stop. Quando tutto sarà rientrato nella normalità, spiegherò con un articolo tutte le attività svolte.
Posso soltanto anticiparvi che probabilmente negli ultimi 30 anni mai si era vista una totale sinergia e collaborzione tra il Comune e i volontari di Protezione Civile, una macchina che era già partita 48 ore prima dell’emergenza in una fase preventiva che ha predisposto con largo anticipo le procedure atte al superamento dell’emergenza. Posso dirvi che alle 21 di domenica nella sede della Pubblica Assisenza alla presenza del Vicesindaco avevamo già dato inizio alla maggior parte delle procedure necessarie. Avremo modo di riparlarne ma sono testimone oculare che da parte di tutti e con largo anticipo rispetto all’emergenza, c’e’ stato veramente l’impegno massimo.
E’ di oggi un articolo della Repubblica di cui riporto due stralci: “Come diceva lord Baden Powell – Non esiste il cattivo tempo, esiste solo il cattivo equipaggiamento -“…..
” Pare che gli scienziati della NASA abbiano inventato una tecnologia sofisticatissima, si chiama pala più sale”.
Insomma se si deve basare sull’efficienza e la discrezione nel fare le cose potremmo lanciare l’idea di un sindaco cinese alle prossime elezioni 😉
Chi dirige diriga e non spali la neve. Anche se a qualche nostro concittadino farà piacere vedere che i giovani amministratori con la pala in mano “si danno da fare”.
Dove sto io, lo spalaneve ha dato una passata solo in via Trieste.
Qualcuno di buona volontà almeno davanti al proprio portone la neve l’ha tolta, ma la maggior parte è esattamente dove è caduta. Ulteriore prova che il senso civico scarseggia a queste latitudini.
E se come dicono le previsioni ghiaccerà tutto per un bel po’ toccherà rimenere in casa.
Credo che si siano posti all’opera in luoghi ben visibili e documentabili perchè dalle parti dove abito io, non si sono visti nè amministratori nè funzionari e tanto meno spazzaneve e dire che vi abitano anche molte persone anziane o disabili; speriamo che nessuno abbia avuto la necessità di muoversi.
@ Francesco (Storelli)
A quelli di minoranza hanno lasciato la parte peggiore: stanotte ghiaccia e domani ci sarà da faticare di più… 😉
@ Fiorani
Concordo.
Se la storia della giunta è vera, non è un bell’esempio, ma una emerita stronzata. Avrebbero fatto meglio ad organizzare la macchina dell’emergenza invece che prendere la pala e farsi vedere operosi e sprezzanti delle intemperie… La storia mi ricorda un sindaco che qualche anno fa scese allo Scalo in piena alluvione (prima di quella del 2006) vestito da pompiere e si prese del coglione da un pompiere vero che bestemmiava alle prese con un tombino esploso… E mi ricorda anche il podestà Galeotti che nel ’36 o ’37, sempre in occasione di una alluvione che allagò lo Scalo scese alla stazione in sella ad un cavallo bianco…
Gli assessori di adesso almeno non si son presentati col cavallo e nemmeno con la muta da pompieri… Certo però che potevano anche evitare…
Stamattina, con i bar chiusi per il black out, uno de giovani gestori cinesi del Cavallino Bianco si è fatto tutto il giro del “triangolo di Chiusi Scalo” con la pala in mano spalando via un po’ di neve dal marciapiedi per consentire di camminarci un po’ più agevolmente. E lo stesso hanno fatto, per un tratto di via Leonardo da Vinci , i ragazzi pakistani che vendono il kebab… Il giovane cinese sembrava più abituato. Evidentemente da loro si fa così. Una bella lezione. Non credo che l’uno e gli altri lo abbiano fatto per un “ritorno di immagine”, né solo per favorire il proprio esercizio…
Alcune parti del paese sono ancora al buio e si avvicina la sera…
Allo scalo gran parte dei marciapiedi sono ancora ricoperti di neve.
Senza aspettare la giunta se ognuno si spalasse almeno il “suo” pezzettino, come fanno in tutti i paesi del nord, forse calerebbe il rischio di qualche scoppio in terra.
dice che domani se continua il freddo saranno precettati a spalare anche i consiglieri di minoranza :-))
Mi raccomando fatevi fare anche voi le foto!
Però, la nevicata, oltre al disagio ci ha regalato una novità: Il sindaco ed alcuni assessori, insieme ad un funionario comunale che, pale da neve alla mano, verso le dieci e un quarto, nel centro storico, erano a seguito dello spazaneve che aprivano piccoli corridoi verso i portoni delle abitazioni. Proprio come il duce quando inaugurava la battaglia del grano. Alcuni cittadini hanno apprezzato, altri hanno esclamato: era l’ora!
Si vocifera che a Chiusi città la giunta stessa si sia adoperata (pale alle mani) nello sgomberare la neve dalle strade!
Un caso di ravvedimento operoso (magari perché non si è provveduto ai mezzi spazzaneve per tempo), l’espressione compulsiva della propria predisposizione, oppure l’ennesima propaganda strumentale “per immagini”?
Qualcuno forse direbbe “chapeau”, ma a me piace la gente che fa le cose perché ci crede, non per un ritorno d’immagine. E, se ci credi, non stai lì a spalare ma a coordinare gli interventi necessari…