Anche l’informazione e il buon senso sono finiti nella morsa del gelo.

di Luciano Fiorani

Neve, gelo e temperature costantemente sotto lo zero ci stanno mettendo a dura prova. I disagi, soprattutto per malati e anziani, sono evidenti specie per chi ha dovuto fare i conti con un lungo black out.

Tutte le previsioni concordano nel prevedere che il freddo non ci lascerà tanto presto. Pare che perchè la colonnina di mercurio risalga sopra lo zero bisognerà aspettare tutta la prossima settimana, ma non saranno comunque rose e fiori perchè nuova neve e nuovo gelo ci accompagneranno per un bel pezzo. E’ naturalmente una situazione straordinaria per queste latitudini ma su due aspetti che mi hanno sfavorevolmente colpito vorrei richiamare l’attenzione.

Il primo è che nella morsa del gelo è finita l’informazione, quella utile. Quella che, cioè, in situazioni difficili dovrebbe orientarci a prendere le decisioni più opportune. 

E’ del tutto insignificante, se non peggio, che il sito del comune ci informi che sindaco e assessori abbiano preso la pala in mano e si siano dati da fare. Può far felice qualche spirito semplice ma quello che in queste situazioni ci si aspetta da chi ha responsabilità operative è che diriga le operazioni con calma e assennatezza, non che si trasformi in spalatore. Così come se è importante raggiungere le case sparse per verificare de visu le necessità di quelle famiglie non è assolutamente necessario che lo facciano sindaco e assessori.

Le informazioni utili dal comune sono state dispensate col contagocce e questo secondo me è il lato più deficitario emerso in questi giorni. Sulla tempestività e sull’efficacia degli spazzaneve o nella distribuzione del sale si può discutere all’infinito, ma sulla mancanza di informazione del quadro generale non si può transigere.

Il secondo è che non solo non siamo attrezzati (anche singolarmente) per questi eventi ma pare che abbiamo messo in soffitta anche il buon senso. Tranne qualche volenteroso non ho visto la popolazione attivarsi (magari nel piccolo spazio davanti casa) per ridurre i disagi. Ho invece sentito molti lamentarsi del lavoro altrui mal fatto.

Pulire i marciapiedi, è altrettanto fondamentale che pulire la carreggiata delle strade ma a distanza di giorni ancora ci sono ampi tratti, anche nel centro, assolutamente non percorribili. Tra l’arrivo della protezione civile e degli operai del comune il nulla? Le polemiche che, come sempre in questi casi, investono le ferrovie e i servizi di trasporto in genere sono ridicole se puntate prevalentemente sulla regolarità del servizio. Quello che bisogna pretendere è un’informazioone affidabile.

Ho visto piazzali di supermercati ancora coperti di neve. Chi dovrebbe pulirli? I clienti, o i soliti operai del comune (a proposito, ma quanti sono)?

Insomma, non mi è piaciuta la risposta che la nostra gente ha dato in questa situazione. Forse se tutti cominciassimo a chiederci quello che possiamo fare e non limitarci a discutere solo di quello che non viene fatto o viene fatto male la fase acuta si supererebbe meglio.

Per le polemiche c’è tempo. Appena torna il sole.

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17 risposte a Anche l’informazione e il buon senso sono finiti nella morsa del gelo.

  1. Castiglione del Lago è stata miracolosamente risparmiata dall’ondata di neve ma non dal gelo.
    Purtroppo c’è scappato il morto.
    E’ stato ritrovato questa mattina alla Rocca del Leone, rannicchiato in un anfratto di pietra, il clochard tedesco dai rossi capelli che da anni aveva scelto Castiglione del Lago per vivere la sua vita da randagio solitario, chiedendo l’elemosina davanti al centro commerciale Agilla.
    Anche questo è un tragico effetto di un’emergenza annunciata.

  2. anna duchini scrive:

    Dove lavora mio figlio la neve è di casa per diversi mesi l’anno e quindi sono chiaramente più organizzati. Amministrazioni e cittadini hanno imparato come convivere con la neve e il gelo. Lì di sacchi di sale per le strade ce ne sono a intervalli regolari ovunque, in modo che ognuno ne possa far uso.
    Da noi non è il caso di predisporre sacchi di sale lungo le strade per tutto l’inverno ma con quello che si prevedeva e che puntualmente è accaduto magari avrebbero fatto bene a lasciarne qualcuno ad uso dei cittadini.
    Il sale invece non si trova neppure alla coop.

  3. marco lorenzoni scrive:

    In molte località, quando si prevedono nevicate o gelate il Comune o la Provincia lasciano preventivamente dei sacchi di sale in diversi punti, lungo le strade e anche all’interno dei centri abitati, in modo che anche i cittadini possano magari fare da soli…
    Qualcuno ha visto sacchi di sale da queste parti? Eppure che avrebbe nevicato e che nevicherà ancora si sa da un bel po’ di tempo…

  4. pscattoni scrive:

    per accendere le candele?

  5. Mauro Bischèri scrive:

    il computer a candela non esiste ma esiste l’alimentatore a 12 volt ( su ebay a 15€) con presa accendisigari per ricaricare i portatili in macchina, oppure il trasformatore da 12 v a 220 (20€ al lidl in questi giorni)…ok non è questo il problema.
    I disagi è vero ci sono stati, ma non potete dire che gli amministratori si sono tirati indietro: io stesso li ho accompagnati con uno scuolabus (giovedì e venerdì) in giro per le zone isolate dalla luce (Macciano, Pignattaia,il Toppo Fonteregina Montevenere) a parlare con la gente a risolvere problemi dove possibile e caricare tutti coloro che non ce la facevano più e portarli al caldo al collegio Paolozzi.
    Alla vista dello scuolabus, la gente è scesa in strada rassicurata e si è sentita meno sola, e vi assicuro che una partecipazione del genere io non l’avevo mai vista!

  6. lucianofiorani scrive:

    Se è per segnalare quello che manca, provate a cercare un po’ di sale.
    E intanto ha ripreso a nevicare per bene.

  7. marco lorenzoni scrive:

    Alla Stazione non è andata esattamente come nel centro storico… Ci sono strade in cui a tutt’oggi non si è visto nessuno o dove lo spazzaneve ha fatto più danno della neve…
    Tutti si son dati un gran da fare ma il risultato, purtroppo non è proprio brillantissimo. Questo senza nulla togliere alla buona volontà e all’abnegazione….
    Una domanda: ma se a Chiusi di neve ne fosse caduta quanta a Montepulciano o Città della Pieve che succedeva?
    P.S. Oggi hanno soppresso tutti i treni sulla Siena.-Chiusi, le autolinee viaggiano ma nessuno sa quando i pullman partono e quando arrivano… Le strade sono di nuovo poco percorribili (cavalcavia, strada per Cetona, Fondovalle, s.s. 146 e 326… ).
    E non si trovano a comprare né catene, né gomme termiche. Quando si dice la lungimiranza…

  8. pscattoni scrive:

    Bella l’idea del computer a candele. Carlo (Giulietti) hai un ingegnere in casa vedi di attrezzarti per la prossima volta 😉

  9. CARLO GIULIETTI scrive:

    Ma qualcuno sa se ci sono dei computer che vanno a candele? Perché così mi attrezzo per la prossima volta che rimango senza luce per tre giorni e magari ci fossero anche dei cellulari che funzionano con lo stesso sistema anche meglio!
    Ovviamente senza nessunissima intenzione polemica o di critica per chi ha fatto del suo meglio per gestire l’emergenza, solo come osservazione, perché chi semmai aveva più bisogno di informazioni non era certo chi vive in paese, ma chi sta un po’ più fuori mano e senza energia elettrica.
    Il problema però, secondo me non è la gestione dell’emergenza che logicamente, il nome stesso lo dice, anche se gestita al meglio sempre tale rimane, quanto trovare per tempo le soluzioni per non arrivarci.

  10. anna duchini scrive:

    Bello il filmato. Complimenti all’operatore.
    Sull’informazione però vogliamo dire che è stata ottima e abbondante?
    Tanto per fare un esempio nella zona dove abito il sindaco è passato con macchina e altoparlante alle 9 di sera per avvisare che era stato attivato un servizio tramite il 113 e il 118 per il ricovero di bambini, anziani e persone disabili, che ne avessero necessità, presso l’ospedale di Nottola dato il perdurare del black out elettrico.
    Lodevole l’impegno del sindaco che in prima persona va in giro a fare gli annunci, ma dopo 12 ore c’è da registrare una sottovalutazione dei disagi dovuti alla mancanza di elettricità.
    Senza aspettare che facesse notte se c’era da organizzare degli spostamenti magari era il caso di farli di pomeriggio perchè che la soluzione del guasto andasse per le lunghe s’era capito da subito.

  11. Sono forse troppo giovane per ricordare come furono gestite le emergenze in altre nevicate “storiche”: nell’85 il mio pensiero principale era trovare il modo di festeggiare degnamente la vacanza inaspettata dalla scuola. Tuttavia ho visto in seguito nevicate anche meno intense che hanno provocato molti più disagi (black-out elettrico escluso, ma su questo a mio parere il problema è pregresso, e di molto). Quindi in definitiva, scorporate eventuali eccessive manifestazioni di protagonismo (che francamente, se non fanno danni, per quel che mi riguarda non fanno nemmeno guadagni), direi che l’emergenza è stata gestita bene dall’amministrazione. Demandare l’informazione a facebook è in effetti forse un po’ riduttivo, nel contesto chiusino. Ma comunque non è nemmeno facile imbastire un’informazione capillare e va bene sfruttare anche i mezzi più semplici ed immediati. D’altra parte, enti preposti a dover dare delle risposte su problemi che li riguardavano (i.e.: Enel) non l’hanno fatto proprio per niente. Sul fatto di spalarsi la neve per uscire dal garage… beh, chi lo pretendesse o lo abbia preteso, non è nemmeno da prendere in considerazione.

  12. Mauro Bischèri scrive:

    questo video di paesaggi Chiusini innevati : http://youtu.be/bO6pDbLNSHM
    io l’ho caricato ieri su youtube e linkato su facebook: in un giorno ha fatto 164 visite certificate da Youtube, ed è una cosa di dubbio interesse pubblico, i bollettini informativi invece, sono stati condivisi e rilanciati da decine e decine di persone…..quello che voglio dire che in ogni famiglia c’è un figlio-nipote-vicino collegato su Facebook (la quasi totalità dei ragazzi delle scuole a partire dalle elementari sono collegati e accedono quotidianamente a facebook) e a volersi informare su ciò che accade a Chiusi è alla portata di tutti e la Chiara Lanari con i suoi bollettini non ci ha fatto certo mancare l’informazione.

  13. marco lorenzoni scrive:

    Sai quanti pensionati vanno abitualmente su facebook!
    Ma via…

  14. Daria Lottarini scrive:

    Purtroppo l’informazione ormai da molto tempo è drogata. Nel nostro paese chi doveva è intervenuto nei giusti modi, come d’altronde a me sembra sia successo in altre situazione di maltempo negli anni passati. Solo per il fatto di utilizzare facebook si crede di affrontare meglio i disagi, ma purtroppo o per fortuna le azioni concrete le svolgono gli uomini e la mania di comunicare ogni minino movimento non sposta di una virgola i problemi. La neve non è arrivata perchè l’hanno annunciata i meteorologhi( si dice cosi?), ma perchè d’inverno spesso succede!!! :)))

  15. lucianofiorani scrive:

    Ho provato a spiegare a diverse persone che abitano nei palazzi vicini al mio che era sufficiente andare su facebook o controllare le newsletter.
    Mi hanno detto di non cambiare discorso, a loro interessava sapere qualcosa sulla situazione e come avrebbero dovuto comportarsi e a chi rivolgersi visto che al telefono non rispondeva nessuno.
    Ma si ha una pallida idea di chi ci vive in questo paese?

  16. Mauro Bischèri scrive:

    Come non c’è stata informazione!!!
    Su facebook ci sono stati bollettini di aggiornamento della situazione ogni ora , come periodicamente sonno arrivate le newsletter di aggiornamento via email dal comune!.
    E come altro potevano informarci coi segnali di fumo!!

  17. fulvio barni scrive:

    Sul fatto che gli amministratori comunali si siano improvvisati spalatori sono stato da subito critico, ma credo che a questo punto, il fatto, possa passare in secondo piano. Penso che l’episodio sia dovuto a momenti concitati dell’emergenza. Chiunque di noi, in situazioni critiche, fortuite, spesso viene sopraffatto da sensazione d’impotenza e reagisce, come si dice a Chiusi, a “babbo morto”, e a volte si mette in situazioni che lo potrebbero rendere anche ridicolo. Ma, passati i primi momenti e fermatasi un attimo a ragionare, la macchina dell’emergenza ha preso a funzionare. Nel centro storico sono state ripulite tutte le strade principali e il giorno dopo non c’era via secondaria che ancora non fosse percorribile. “Dare a Cesare quel che è di Cesare, dare a Dio quel che è di Dio.
    Sono d’accordissimo con Luciano (Fiorani), quando dice che il freddo ci ha congelato il buon senso. Se la popolazione, quella che ne aveva la possibilità, naturalmente, si fosse attivata, ognuna davanti al suo pezzo di strada o marciapiedi, la situazione avrebbe preso fin da subito una piega diversa. In quanto alle comunicazioni alla popolazione ho visto, e sentito, per televisione macchine dei vigili con altoparlanti che davano istruzioni agli abitanti e li invitavano a collaborare. Ma siccome sempre tutto non si può avere, speriamo che questo faccia parte del prossimo “giro”.

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