Nel numero di primapagina in edicola diversi sono gli articoli che trattano questioni del nostro paese a cominciare, ovviamente, dalle difficoltè seguite alla nevicata di inizio mese.
Di seguito riportiamo ampi stralci di un articolo significativo, in cui si parla di un modo diverso di comportarsi dell’amministrazione. Il titolo è: Democrazia diretta ma non sempre.
Oltre cento persone delle Biffe hanno partecipato all’incontro, indetto il 19 gennaio dal Comune, per discutere sulla sicurezza stradale di via Mazzini. “Le decisioni su aspetti concreti si prendono dopo aver sentito l’opinione dei diretti interessati”
dice il sindaco Stefano Scaramelli che ha “inaugurato” nell’occasione un nuovo metodo e una strategia del confronto che definisce “una sorta di democrazia diretta”. Nel caso specifico, i cittadini delle Biffe non hanno lesinato proposte e richieste: l’immediata realizzazione di nuove strisce pedonali, una maggiore illuminazione. E’quindi stata confermata l’esigenza di realizzare un nuovo marciapiede, anche come collegamento pedonale diretto con il centro urbano dello scalo, oltre alla necessità di installare nuovi semafori a chiamata da parte dei pedoni.
“Siamo pronti – osserva il sindaco Scaramelli – a disegnare la progettazione definitiva di nuovi marciapiedi e di interventi stradali destinati alla sicurezza di viale Mazzini. Sono lavori che avevamo in qualche modo promesso in campagna elettorale, anche perché questa strada rappresenta da sempre un punto critico”.
Chi non ricorda i numerosi incidenti e le reiterate petizioni e articoli di stampa rimasti per anni lettera morta? Scaramelli sembra voler dare una svolta e non solo alle Biffe.
Analoga iniziativa era prevista martedì 31 a Chiusi Città. Ma è saltata causa neve. Sul tappeto oltre alla discussione sul Bilancio anche le ventilate modifiche alla viabilità nel centro storico, compresa la riapertura al traffico, almeno nell’inverno, di via Porsenna. In estate no, tutto il centro sarà “isola pedonale” come si conviene ad una cittadina turistica.
Anche a Chiusi città i cittadini saranno dunque chiamati a pronunciarsi.
Però la pratica dell’ascolto della popolazione è positiva. Su questo Scaramelli e la sua giunta un passo importante lo hanno compiuto. Gliene diamo atto. Viene da chiedersi, se mai, perché analoga procedura non sia stata seguita nella decisione di concedere l’ampliamento del depuratore di Bioecologia alle Biffe (lì i biffaioli non sono stati ascoltati); né per la prevista “cementificazione” dell’attuale campo sportivo o per la costruzione dello stadio nuovo…
Si dirà che quella è roba vecchia, che viene dalla precedente amministrazione o riguarda i primissimi atti dell’amministrazione attuale, quando ancora non erano state prese le misure… Però, se volesse, Scaramelli potrebbe recuperare e colmare la lacuna.
Provi, per esempio, a convocare i cittadini sulla questione Fornace…
O ci sono cose di cui si può discutere e altre su cui invece è meglio sorvolare o discutere in pochi?
Perché utilizzare termini impropri e roboanti: in questo caso “una sorta di democrazia diretta”? Quella di Scaramelli è stata una semplice consultazione. Punto.
Nel sito del comune viene annunciata per domani sera l’iniziativa sul bilancio rinviata per la neve il 31 gennaio, solo che nella prima riga si dice che sarà svolta a Montevenere, più sotto si parla di iniziativa a Montallese.
Senz’altro un errore di chi ha battuto il testo. Resta il fatto che non si capisce dove sia l’incontro e le condizioni meteo non sembrano certo le migliori per favorire la partecipazione nella data di domani alle 21.
Grazie per il “lancio” dell’articolo. Nel merito della questione credo che a questo punto opposizioni e opinione pubblica dovrebbero chiedere alla Giunta analogo atteggiamento su tutte le questioni. Disponibilità a parlare e discuetere insieme del traffico? Bene, allora parliamo anche della Fornace, del “riempimento” tra Santa Caterina e Chiusi Città, del riuso del centro carni, della politica turistica o scolastica…
Il metono è buono, ma non può essere applicato a giorni alterni.
I fatti parlano chiaro. Sulle questioni importanti acqua in bocca sul “fritto misto” disponibilità e accondiscendenza.
E’ questa la linea, non solo del sindaco ma di tutta l’amministrazione.
Credo che l’ultima osservazione sia quella che rispecchia la realtà.