Una firma contro i privilegi della casta

Riceviamo, da Fabio Guelfi, e volentieri pubblichiamo.

Inizia ufficialmente la raccolta firme per rendere illegale il trattamento privilegiato della classe politica. Da lunedì tutti i municipi sono attivi per la raccolta delle firme. Vi invitiamo a firmare con consapevolezza e senso del dovere, per il nostro bene , per i nostri figli, per il nostro Paese. Facciamo conoscere l’iniziativa. Grazie.

Oggetto: Uno spiraglio di cambiamento da realizzare con urgenza. Ai sensi degli articoli 7 e 48 della legge 25 maggio 1970 n. 352 la cancelleria della Corte Suprema di Cassazione ha annunciato, con pubblicazione sulla GU n. 227 del 29-9-2011, la promozione della proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo:

«Adeguamento alla media europea degli stipendi, emolumenti, indennità degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale». L’iniziativa, nata in modo trasversale ai partiti e promossa dal gruppo facebook “Nun Te Regghe Più”, dal titolo della famosa canzone di Rino Gaetano, ha come obiettivo la promulgazione di una legge di iniziativa popolare formata da un solo articolo:

“I parlamentari italiani eletti al senato della repubblica, alla camera dei deputati, il presidente del consiglio, i ministri, i consiglieri e gli assessori regionali, provinciali e comunali, i governatori delle regioni, i presidenti delle province, i sindaci eletti dai cittadini, i funzionari nominati nelle aziende a partecipazione pubblica, ed equiparati non debbono percepire, a titolo di emolumenti, stipendi, indennità, tenuto conto del costo della vita e del potere reale di acquisto nell’unione europea, più della media aritmetica europea degli eletti negli altri paesi dell’unione per incarichi equivalenti”.

La raccolta firme viene effettuata tramite appositi moduli vidimati depositati negli uffici elettorali dei comuni, qui l’elenco aggiornato in tempo reale dei comuni nei quali è già possibile andare a firmare: http://nunteregghepiu.altervista. org/comuni.htm. L’iniziativa è completamente autofinanziata dai promotori e dagli aderenti quindi la diffusione dei moduli potrà essere non omogenea, eventuali segnalazioni di Comuni sprovvisti di moduli potranno essere effettuate direttamente nel gruppo facebookhttp: // www. facebook.com/groups/nunteregghepiu/ < http://www.facebook. com/groups/nunteregghepiu/> o all’indirizzo di posta elettronica legge. ntrp@gmail.com 

50.000 firme sono il minimo richiesto dalla legge per la presentazione della proposta, 80.000 sono il numero necessario per sopperire ad eventuali errori e anomalie di raccolta ma il vero obiettivo è quello di poter raccogliere le firme di tutti gli italiani stanchi di mantenere i privilegi di una classe politica capace solo di badare ai propri interessi personali. Una firma non costa molto, continuare a restare indifferenti costa molto di più. Andate a firmare nel vostro comune e non fatelo da soli.

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4 risposte a Una firma contro i privilegi della casta

  1. Questa mattina sono andato all’anagrafe e ho messo la mia firma. E’ la prima volta che ‘firmo’. Credo anche io che serva a poco o niente, ma spero in una cosa; che mantenga viva l’attenzione sul fatto che la nostra classe di arraffatutto (non mi va di chiamarla politica) è li con un solo scopo, mantenere il posto, lautamente pagato con i nostri soldi, a tutti i costi. Visto che la classe dirigente è quella che è, cosa ci si aspetta dall’orchestra?

  2. Bravi. Spero che il suggerimento venga raccolto.

  3. marco lorenzoni scrive:

    E firmeremo… ma vista la fine che hanno fatto altri milioni di firme (e milioni di voti ai referendum), non è che nutra troppe speranze…

  4. carlo sacco scrive:

    Che i nostri parlamentari ed altri” beneficiati dalla politica” fruissero di trattamenti economici stratosferici rispetto a ciò che producono e fuori norma rispetto ai loro colleghi dei vari stati europei, non è un segreto per nessuno e trovo giusto che tali prebende economiche vengano ridotte.Al tempo stesso però tale iniziativa mi sembra che abbia dei contenuti talmente” populistici” che faccia da attrazione a tutte quelle proteste che la gente è portata a scaricare nei confronti della politica stessa per la quale tali preposti alla politica vengano votati dalla gente e poi sia la gente stessa che chieda che gli si riduchino gli stipendi.Così facendo si rafforza un principio d assoluta negatività ,che è quello che il politico eletto sfugga ad ogni controllo e che una volta sugli scranni della politica lui se ne approfitti della propria posizione per fruire di vantaggi: ll contrario cioè di ciò che dovrebbe essere. Perchè invece di una proposta in tal senso non viene fatta una proposta per la quale si fruisca di uno stipendio normale di medio livello e le spese sopportate per muoversi dalla propria sede siano a carico della collettività ? Voi direte. se così fosse ce ne andrebbero pochi in politica.Io rispondo: sarebbero quelli più motivati e ne guadagnerebbero tutti, in primis la politica stessa.

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