Anche a Chiusi entra nel vivo la campagna referendaria

di Anna Duchini

In occasione della fiera del 2 giugno verranno distribuiti volantini informativi sulla campagna referendaria. Dopo il pronunciamento di oggi della Corte di cassazione che ha ammesso anche quello sul nucleare il 12 e 13 giugno si voterà per tutti e quattro i quesiti (due sull’acqua, uno sul nucleare e uno sul legittimo impedimento).

L’informazione su questa importante scadenza non è ancora sufficiente perciò ogni iniziativa tendente a sensibilizzare e informare i cittadini è da salutare positivamente.

Nei giorni scorsi si è tenuto a Chiusi un incontro tra i vari comitati della zona che sostengono i referendum ed è stata fissata anche una iniziativa pubblica che si terrà il 9 di giugno.

Negli spazi elettorali per ora si possono vedere solo alcuni manifesti che fanno riferimento ai quesiti sull’acqua, anche perchè sul nucleare si attendeva il pronunciamento della Cassazione dopo che il governo con un decreto in extremis aveva tentato di far salatre il pronunciamento popolare su quello che è diventato l’argomento più sentito anche dopo il disastro di Fukushima.

L’invito, ovviamente, è quello di andare a votare perchè comunque la si pensi è bene far sentira la propria voce.

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6 risposte a Anche a Chiusi entra nel vivo la campagna referendaria

  1. é vero che all’ultimo consiglio comunale siamo stati redarguiti perchè osavamo parlare di politica in una sede dove si doveva parlare solo di marciapiedi (o al massimo di amministrazione locale). Credo però che non sarebbe male, se non è già stato fatto, chiedere un consiglio comunale straordinario per discutere i temi referendari. L’ideale sarebbe uscire con una posizione ufficiale del comune, ma non so se questo sia ottenibile.


  2. pscattoni:

    Ricordo come alla fine degli anni ’70 nacque un movimento contro la costruzione di nuove centrali nucleari. […] In quell’occasione l’incidente di Chernobil giocò un ruolo chiave nella maturazione dell’opinione pubblica.

    Ah, vedi? Per prevenire un incidente alle centrali nucleari, basta spegnerle quando l’Italia sta per fare un referendum in materia… 😉

  3. La Corte di cassazione ha ammesso anche il quesito referendario sul nucleare. Il 12 e 13 giugno si voterà per tutti e quattro i quesiti (due sull’acqua, uno sul nucleare e uno sul legittimo impedimento). A livello nazionale tutte le forze politiche hanno espresso la propria intenzione di voto, Anche il PD, con il segretario Bersani, ha detto la sua.
    E a Chiusi??????

    Sindaco, per favore, dica qualcosa di Sinistra:::::::::::::::::::

    ,,,,,, Sindaco, per favore dica qualcosa

  4. pscattoni scrive:

    Sono un vecchio antinuclearista convinto. Ricordo come alla fine degli anni ’70 nacque un movimento contro la costruzione di nuove centrali nucleari. Quel movimento determinò una consulatazione referendaria vinta alla grande. In quell’occasione l’incidente di Chernobil giocò un ruolo chiave nella maturazione dell’opinione pubblica.
    La nuova legge che annullava gli effetti del referendum sembra quasi una beffa. mentre la Germania decide di non costruire più centrali e di dismettere l’ultima nel 2022 non dovremmo cominciare a costruirne di nuove. Avremmo la prima centrale funzionante (sono questi i tempi di costruzione) più o meno quando la Germania si approvigionerà con altre fonti, prevalentemente rinnovabili.
    DOBBIAMO ANDARE A VOTARE. IL MANCATO QUORUM PROVOCHEREBBE LA RINUNCIA PRATICAMENTE DEFINITIVA DI UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO.

  5. I referendum sono un eccezionale strumento di democrazia diretta che però tutti i politici, a turno, hanno cercato di svilire, invitando al boicottaggio, per impedire il raggiungimento del quorum ed annullarne così gli effetti. Per poter mantenere lo strumento è quindi necessario che gli elettori diano un esempio di volontà di partecipazione e vadano in ogni caso a votare, sia quelli favorevoli che quelli contrari. Per quanto mi riguarda saranno 4 SI. Prima di tutto perché credo nella validità dei quesiti e poi per dimostrare a chi ci governa che gli interessi dei gruppi economici non possono essere prevalenti rispetto a quelli dei cittadini.

  6. Fulvio Barni scrive:

    Un appello rivolto a tutti: il 13 giugno andate a votare per i referendum. Per quanto mi riguarda saranno 4 si convinti.

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