Un confronto sulla biblioteca

di Mattia Fattorini

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Chiusi, 3 marzo 2012

A:

Sindaco Stefano Scaramelli,Vicesindaco Gianluca Sonnini, Assessore Andrea Micheletti, Assessore Chiara Lanari

Vi scrivo a nome di tutte le persone che condividono i pensieri e le proposte che vado ad esporvi, persone di età, studi e mestieri differenti fra loro, ma che in comune hanno lo stesso desiderio di conoscenza e curiosità: e quale luogo può meglio soddisfare questi bisogni se non una biblioteca, spazio di studio, di sapere, di incontri, di vita?

Gli abitanti del Comune che amministrate hanno la fortuna di poter usufruire di questo servizio nell’affascinante contesto del Chiostro di San Francesco nel centro storico di Chiusi, e sono inoltre ben assistiti nelle loro ricerche da personale cordiale, preparato e soprattutto amante del proprio lavoro. È stato anche lo scambio di opinioni con il personale della Biblioteca, oltre che il desiderio di voler ottimizzare questo servizio – desiderio espresso soprattutto da giovani come me che da tempo frequentano la Biblioteca Comunale – che mi ha spinto a scrivervi per farvi presente alcune perplessità riguardanti la situazione della nostra Biblioteca, fornendovi inoltre suggerimenti e possibili soluzioni.

 In primo luogo, la sede della Biblioteca: seppur, come già scritto, situata in un contesto di indubbia bellezza, essa risente del fatto di essere non facilmente raggiungibile, soprattutto in auto (ZTL, parcheggi distanti): non è certamente comodo ritrovarsi a dover riconsegnare un libro preso in prestito (operazione da svolgere in Biblioteca in meno di trenta secondi) e magari dover lasciare l’automobile ai parcheggi di Porta Lavinia!

Un altro punto dolente, il più importante a giudizio di molti, è quello dell’organizzazione delle sale adibite al servizio: collocate accanto alla sede della “Filarmonica Città di Chiusi” (avete mai provato a studiare con il suono di una grancassa come rumore di sottofondo?), le tre stanze che compongono la Biblioteca ospitano i vari servizi offerti (prestito libri, consultazione, ascolto di audiolibri, visione di film e documentari, postazioni pc collegate alla Rete) senza che vi sia, per evidenti limiti strutturali, una razionalizzazione degli spazi.

Provate a mettervi nei panni di un ragazzo che vorrebbe leggere o studiare all’interno della Biblioteca, mentre accanto a lui altri utenti guardano un film alla postazione video, i bibliotecari illustrano i servizi della Biblioteca ai nuovi avventori e la grancassa continua la sua opera di dissuasione alla lettura! Se si aggiunge il fatto che recentemente lo sportello Informagiovani è stato spostato proprio all’interno della Biblioteca, si capisce bene perché molti ragazzi che come me vi hanno passato ore a studiare e a leggere abbiano deciso di abbandonare o frequentare meno assiduamente la Biblioteca Comunale, magari per recarsi in quella del comune di Città della Pieve, certamente più funzionale e aperta per un numero di ore di gran lunga maggiore rispetto a quella chiusina.

Ritengo quindi che l’insieme di tutti i disagi esposti fin qui sia il motivo per il quale il servizio biblioteca andrebbe riconsiderato.

Soluzioni? Suggerimenti? Proposte?

Credo che, come in tutte le cose, debba essere usato un po’ di buon senso: aggiungere un paio di porte in più per creare stanze destinate a funzioni diverse, creare parcheggi temporanei gratuiti e vicini o concedere permessi di transito in ZTL solo e soltanto per gli utenti della Biblioteca ; tutte queste potrebbero essere delle buone migliorie e non sarebbero certo disprezzate, ma vi chiedo se non sia il caso di pensare ad una nuova sede, magari meno fascinosa ma più funzionale, una sede pensata solo per la Biblioteca Comunale, e non penso che faccia differenza che questa venga individuata nel centro storico o allo Scalo.

Concludo augurandomi che chi abbia veramente a cuore la cultura (e questa Giunta ha più volte dimostrato di essere a sostegno di essa) e chi ritenga che investire fondi nella conoscenza e nel sociale non sia uno spreco di risorse, non perda l’occasione di ascoltare i propri concittadini e si sforzi di comprendere le loro ragioni.

Cordiali saluti

Mattia Fattorini

Sottoscrivono il documento: Elena Della Ciana, Alessandro Rosa,  Francesco Scarpelli, , Mattia Scattoni, Michele Tassini, Agnese Mangiabene, Federica Bagiana, Simone Casaglia, Lorenzo Bernetti, Alice Spadea, Luca Pagliaccia, Giuditta Barbetti, Rachele Barbetti, Claudia Mencaglia, Lucia Di Serio, Gianluca Lorenzoni, Tommaso Provvedi, Marco Leandri, Chiara Albanese, Serena Niccolucci, Walter Rosa, Tommaso Bernardini, Francesca Romanini, Giulia Cioncoloni, Elisa Politini, Andrea Cappelloni, Elisa Morgantini, Sara Morgantini, Laura Scovacricchi, Alice Romanini, Michele Cherubini, Giulia Vazzana, Elena Benicchi, Giulia Fuccelli, Lucrezia Moretti, Filippo Gailli, Catia Marcheselli, Silvia Scarpelli, Federico Gallo, Isabella Scarpelli, Aniello Spiezia, Eva Mencarini, Pier Luca Cupelli.

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5 risposte a Un confronto sulla biblioteca

  1. Ho scritto questo documento dopo essermi confrontato con altri coetanei e la nostra intenzione era quella di rendere conosciute le problematiche relative alla situazione attuale della Biblioteca Comunale: ora siamo in attesa di una risposta e pronti ad un eventuale dialogo, all’interno del quale esporremo le nostre perplessità e le possibili soluzioni in maniera più dettagliata. Per quanto riguarda il discorso parcheggi, io sono il primo a trovare salutare una camminata in salita di cinque minuti: provavo a mettermi nei panni di persone più anziane o magari in quelli di una mia amica incinta, cui in questo periodo risulta difficoltoso recarsi in biblioteca.

  2. luca scaramelli scrive:

    Farsi una sgambata da porta Lavinia alla biblioteca favorisce il circolo venoso, tutte le altre proposte mi sembrano ben argomentate e sicuramente da prendere in considerazione.

  3. enzo sorbera scrive:

    Credo che una delle due istituzioni (Banda o Biblioteca) potrebbe fruire degli spazi di altri edifici del centro storico. Ci pensate alla biblioteca, come era trenta anni fa, nel Palazzo delle Logge? Come utenti, potremmo avere la comodità di accesso, uno spazio maggiore e salette magari organizzate in maniera tematica. Spero vivamente che il sindaco Scaramelli ascolti questo appello.

  4. Daria Lottarini scrive:

    Ogni volta che devo prendere o riportare un libro in biblioteca mi da un gran pensiero perchè so che dovrò impiegare troppo tempo per una cosa che richiederebbe pochi minuti. Certo è vero che siamo anche un po’ troppo comodi, soprattutto in fatto di parcheggi. Condivido anche le considerazioni riguardo alla poca fruibilità del luogo in cui la biblioteca è ubicata. Pensare di spostarla da quel palazzo è una scelta difficile, perche significherebbe privare il centro storico di un importante servizio. Però e anche vero che così come è organizzata, è sottoutilizzata, mentre con le proposte fatte nell’articolo potrebbe diventare un importante e vivace centro di aggregazione e di fruizione e diffusione di cultura. Spero che venga seriamente presa in considerazione la richiesta avanzata.

  5. carlo sacco scrive:

    Credo che il fatto della musica che causa disturbo sia veramente un handicap a chi usi la Biblioteca. Una delle prime attenzioni esistenti nelle biblioteche è quella che siano esenti da rumori e da suoni che possano deconcentrare l’azione dello studio.Non sò come si potrebbe ovviare ma credo che una porta o due non siano davvero sufficienti.

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