Il 16 e 17 aprile si è tenuto ad Assisi, organizzato dal Rotary internazionale un convegno dal tema “Sorella acqua”. Ne è sortito un documento, la carta di Assisi, che vorrei proporre, perché di attualità in occasione del prossimo referendum del 12 e 13 giugno.
“L’acqua è un bene prezioso, indispensabile per la vita umana, chiediamo sia un patrimonio comune, il cui valore deve essere riconosciuto da tutti .Siamo consapevoli che le riserve di acqua dolce sono esauribili. E’ quindi necessario salvaguardarle, monitorarle e ove possibile aumentarne la disponibilità.
La salvaguardia dell’ambiente è un obiettivo prioritario di ogni rotariano “ma deve esserlo di tutti noi”.
Riteniamo in particolare, che la conservazione di un manto vegetale forestale sia indispensabile per salvaguardare le risorse di acqua. Obiettivo prioritario del Rotary è la salvaguarda della salute pubblica. A questo scopo ci impegniamo nella società affinché i parametri della qualità dell’acqua rispettino le esigenze degli utilizzatori cui è destinata e, in primo luogo, garantiscano la salute di tutti gli essere umani. Ci impegniamo nel privato e nell’esercizio delle funzioni professionali a restituire nell’ambiente naturale l’acqua utilizzata in condizioni tali da non compromettere gli usi successivi per i quali l’acqua sarà destinata, siano essi pubblici o privati.
Riteniamo utile che le risorse d’acqua siano inventariate, per questo ci impegniamo a sollecitare le autorità competenti sul territorio ad adottare piani di utilizzo delle acque al fine di assicurarne una corretta gestione.
Chiediamo che la gestione delle risorse d’acqua sia economicamente sostenibile ma ispirata da uno spirito di solidarietà universale.
Ci impegniamo a sostenere la ricerca scientifica, la formazione degli operatori e la diffusione della cultura dell’uso razionale dell’acqua fra i cittadini, per assicurarne la disponibilità e qualità nel tempo.
L’acqua è un bene comune che non deve conoscere frontiere. L’azione dei rotariani è ispirata alla cooperazione internazionale così da rendere l’acqua disponibile a tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla loro razza, età, sesso, classe reddito, nazionalità e religione”.