“Tassa di soggiorno: Perchè siamo contrari”

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Noi consiglieri comunali del gruppo “La Primavera di Chiusi” siamo contrari all’istituzione dell’imposta di soggiorno.

In questa fase di crisi economica in cui le strutture ricettive del nostro paese sono già in forte difficoltà, l’imposta contribuirà ad aumentare i problemi perché scoraggerà il turismo e, in ogni caso, creerà agli esercenti ulteriori complicazioni burocratiche e fiscali che potrebbero gravare anche economicamente. Basti pensare alle possibili sanzioni amministrative a cui potrebbero andare incontro per qualche disguido procedurale legato a pochi euro di incasso.

Pensiamo inoltre che l’istituzione dell’imposta sia un segnale politico altamente negativo in un momento in cui l’amministrazione dovrebbe mettere in atto delle agevolazioni per chi vuole soggiornare a Chiusi e non nuove imposte.

L’imposta può avere un senso in realtà dove il turismo è consolidato e conta presenze notevoli, ma non è certamente il nostro caso.

Se poi pensiamo al mancato introito che potrebbe derivare dalla mancata istituzione della tassa esso potrebbe essere compensato da una serie di risparmi che un esame approfondito del bilancio potrebbe permettere.

L’economia del nostro paese ha bisogno anche di segnali di solidarietà e la rinuncia all’imposta, proprio perché si parla di piccole cifre, sarebbe un segnale da dare, magari riservandosi di riprenderla in esame più avanti, forse in una situazione economica migliore e in quel caso potremmo essere favorevoli anche noi.

Fulvio Barni, Alessandro Bologni, Giorgio Cioncoloni – Consiglieri comunali de “La Primavera”.