Poche ore fa è morto mio suocero, Vittorio Zazzaretta. Non ha ricevuto i sacramenti, domani sarà sepolto senza passare in Chiesa nemmeno di striscio. Tutto conforme a quanto ha sempre detto e manifestato in vita. Anche nell’ ultimo mese, mentre era a letto malato, gli è scappato qualche “moccolo”.
Ora si aggiunge a mia madre, morta suicida, a mio padre, che in agonia, richiesto il prete ci sentimmo rispondere che sarebbe venuto nei prossimi giorni, a mia suocera che il prete non lo poteva nemmeno chiamare.
Tutti morti da empi!
Secondo un vecchio modo di intendere la giustizia di Dio si sarebbe detto che per loro c’era solo l’ inferno.
Ebbene ora io voglio bestemmiare come Vittorio e dire una cosa scandalosa, e la voglio dire da bacchettone, baciapile quale sono io: se per la mia religiosità Cristo mi volesse portare in paradiso, e non ci facesse venire anche queste creature a cui io ho voluto bene, … in paradiso non ci voglio andare.
O tutti o nessuno!
Penso che il Signore capisca quello che voglio dire!
Scusate lo sfogo!
Capisco lo spirito del “messaggio” di Claudio Provvedi e lo apprezzo perché so che è sincero… Conosco Claudio da una vita e sono sicuro che se c’è un paradiso, lui ci andrà… perché ha una fede incrollabile e perché fa cose concrete per meritarselo. Il messaggio in questione è un messaggio di cuore, ed è un appello a chi sta lassù ad accogliere anche Vittorio. Detto da Claudio è accettabile anche per chi non ha le stessa fede incrollabile. Ma conoscevo bene anche Vittorio e resto dell’idea che inferno e paradiso, Dio e i suoi progetti, la chiesa e tutti i santi, con Vittorio e con la vita di Vittorio c’entrino poco. Anzi nulla. Un Padre Nostro recitato al funerale, anche se non richiesto, male non farà. E non offende nessuno. Ma certi ragionamenti che leggo qui, mi sembrano nel caso specifico, alquanto fuori luogo. Mi scuso per lo sfogo.
Caro Claudio come già detto a Gisella, sono qui a rinnovarti le mie condoglianze per la perdita di Vittorio, di un compagno conosciuto successivamente, che ho sempre stimato per la sua schiettezza e la sua cordialità ! Rinnova questo mio sentimento ad Alessandro ! Detto questo vorrei dirti anch’io qualcosa: non ho più i miei genitori e molto spesso mi interrogo sulla loro perdita, sul fatto se quello che faccio, loro lo avrebbero approvato o meno. Se c’è un futuro oltre la nostra vita terrena. Io penso proprio di sì, questo mi consola e mi fa dire che non sono mai solo, però non mi distoglie dal pensare che devo credere in me stesso, che molto di quello che io sono è dei miei genitori e che sto proseguendo questo cammino ! Lascia stare per un attimo se puoi le convenzioni umane, a cui convintamente ed onestamente ti riferisci e pensa ad un progetto per noi più grande che Dio, per chi crede, ci ha dato e che noi non conosciamo fino in fondo !
Sono d’accordo con Ceragioli che non sia il momento questo per riflessioni sui massimi sistemi e chiaramente sono materie che non si possono esaurire nello spazio di una risposta ad un post,poichè tutti ne capiamo la complessità, ma blog permettendo mi riservo fra un po’ di riprendere l’argomento partendo dalla risposta di Claudio, pur sapendo che difficilmente ed indipendentemente dalle posizioni dell’uno o dell’altro l’idea sull’argomento cambia nonostante gli sforzi razionali dei comunicatori.
Eppure si pensa sempre che non dovrebbe essere così …
“In duemila anni la Chiesa, in questo fedele al suo mandato, non ha mai condannato all’ inferno nessuno”.
Non è il momento ma ci sarebbe da discutere sul significato reale di “inferno”.
Vittorio era una di quelle persone a cui voglio bene anche se ormai negli ultimi anni avevo avuto poche occasioni per vederlo e parlare con lui. E’ un pezzeto di ricordi dei miei primi approcci con la politica che se ne è andato, non dimenticherò le lunghe chiacchierate con lui, in sezione o per strada. Ricorderò sempre la sua simpatia.
Comprendo lo sfogo di Claudio ma credo che a Vittorio di questi discorsi sarebbe importato ben poco.
Vittorio era veramente una bella persona, entrare nella sua casa è sempre stata sempre un’emozione di un incotro con un uomo buono ed inteligente, ti faccio le mie più sincere condoglianze; e non so quali parole possano essere dette in certe circostanze, ma ti ringrazio del tuo sfogo che sento sincero e vicino
Leonora
Ho visto poco fa i manifesti con il necrologio… Mi dispiace molto. Vittorio era un amico, un “compagno”, come si diceva una volta, con il quale ho condiviso parecchie battaglie, certi ideali o comportamenti (compresa la lontananza da pratiche religiose) e anche tanta indignazione per le cose che in questo paese (e anche a sinistra) non andavano e non vanno… Le mie più sentite condoglianze a Gisella, Alessandro, Claudio, Tommaso e tutti i familiari e amici.
Ciao Vittorio, ti sia lieve la terra…
Guarda Carlo (Sacco) che chi ostinatamente ha sempre voluto vedere in Dio un giudice invece di un padre non sono i preti o i pastori, tantomeno la dottrina della Chiesa o la Sacra Scrittura. In duemila anni la Chiesa, in questo fedele al suo mandato, non ha mai condannato all’ inferno nessuno. Nessuna preghiera liturgica ha mai formulato l’ intenzione di salvezza eterna per “quasi” tutti. Ogni preghiera cristiana ha sempre invocato la salvezza per tutta l’ umanità e per ciascuno singolarmente. E’ sempre stato il popolo, molto poco evangelizzato, a volere e pretendere un Dio giudice, a proiettare su Dio stesso la sua voglia di giustizia e qualche volta di vendetta! Per quanto riguarda Renè, lui era evangelico e portava sempre con se un vangelino stampato in tedesco, che mostrava a tutti con fierezza. A Castiglione del lago per i suoi funerali, con grande sensibilità ecumenica il parroco si è limitato alla lettura della Bibbia.
Il coraggio e la forza di questo inusuale messaggio mi hanno indotto a qualche riflessione che va oltre l’apprendere la scomparsa di una persona che conoscevo da tanti anni.
Sentite condoglianze….. e sono con te.
Sincere condoglianze.
Renè, penso a sua insaputa, è stato portato in chiesa di peso. Non sono convinto che la cosa gli abbia fatto guadagnare l’ingresso in un’entità astratta inventata dagli umani e chiamata paradiso.
Di sicuro è in pace e, per i credenti, con il beneplacito di Cristo.
Non è uno sfogo Claudio, è una constatazione la tua,molto importante ed in poche parole sei riuscito ad esprimere un concetto fortissimo. Ma io-che come ben sai non sono credente-la sapevo già la materia che deriva da tutto questo,con la presunzione di capire ciò che hai dentro e che esprimi.Tu puoi andare a testa alta,parecchi altri no, e questi parecchi altri in tutte le parti non solo di Chiusi, d’italia e nel mondo sono quelli sui quali poggia ancora la forza di coloro che riescono ancora a fare il bello ed il cattivo tempo, basandosi sulle ansie e le debolezze dei poveri.Da che mondo è mondo che spargono tale fumo.Per fortuna sempre di meno.La cosa è lunga,hanno sempre tentato di farle bigie appoggiandosi sulle ansie degli uomini ma ottundendo loro la mente.Se tutti ragionassero come ragioni tu parecchi di loro non avrebbero più scopo.E secondo me sarebbe una liberazione perchè non avrebbero più il modo di esercitare quelli che secondo me sono dei ricatti morali basati sulla naturale debolezza umana.Sono parole di un laico le mie ,non di un presentuoso, e se dimostri di fare a meno di loro,vivere rispettando gli altri,secondo i dettami di fratellanza e rispetto umano,loro non servono.Un saluto al caro Vittorio.