Riceviamo e volentieri pubblichiamo la presa di posizione de La Primavera sulle osservazioni al Piano strutturale presentate dalla Regione.
“La Regione Toscana ha presentato le sue osservazioni al Piano strutturale di Chiusi. Si tratta di una bocciatura in piena regola.
La Regione non solo ritiene che il Piano dell’amministrazione Scaramelli sia in contrasto, in diversi punti, con gli indirizzi del Pit (Piano di indirizzo territoriale) ma smonta quello che è stato uno dei punti più discussi e cioè la demenziale idea di saldare il centro storico con lo scalo con tante nuove costruzioni.
“Le previsioni di Piano relative alle nuove funzioni resdenziali che prevedono la saldatura tra Chiusi Cità e Chiusi Scalo, risultano in contrasto rispetto ai contenuti del PIT… non coerenti rispetto alla disciplina delle invarianti strutturali del Piano Strutturale e COMUNQUE NON SOSTENIBILI SOTTO IL PROFILO PAESAGGISTICO, INFRASTRUTTURALE E OROGRAFICO”.
E’ un significativo successo per quanti hanno contestato fin dall’inizio l’impostazione cementificatoria decisa dal comune e per La Primavera che si è fattivamente impegnata anche in tutta la fase delle osservazioni.
Come Lista Primavera quindi non possiamo che accogliere con soddisfazione le osservazioni della Regione che in larga parte concordano con quelle presentate e sottoscritte da diversi cittadini.
Ora è chiaro che si è aperto un fronte politico istituzionale e se il comune non vorrà continuare pervicacemente nelle sua folle idea cementificatoria (quasi un milione e mezzo di metri cubi) si dovrà procedere a tagli sostanziosi.
Noi proponiamo che non venga consumato nuovo suolo agricolo. Le nuove edificazioni (massimo 200 abitazioni nei prossimi dieci anni) devono essere calibrate al trend demografico, che per il nostro comune è invariato da decenni, e comunque da ricavare nelle lottizzazioni già autorizzate e non ancora realizzate o in quelle da completare.
In tal modo anche l’edilizia, oggi in forte crisi, può trovare, se il mercato lo richiederà, un rilancio compatibile con le esigenze del territorio considerando anche le ampie possibilità concesse dalle ristrutturazioni nelle aree degradate. Consapevoli comunque che non potrà più essere questo il volano dell’economia chiusina ma che bisogna cercare nuove strade come la grave crisi insegna.
Stesso discorso vale anche per gli insediamenti produttivi che possono essere abbondantemente localizzati nell’area dell’ex centro carni. Vogliamo inoltre che sia finalmente introdotto il concetto di perequazione.
Solo con un cambio radicale nell’impostazione del Piano si può programmare ragionevolmente il futuro urbanistico di Chiusi, accogliere le tante indicazioni venute dai cittadini e evitare uno scontro istituzionale con la Regione”.
Luca Scaramelli-Portavoce de La Primavera di Chiusi
Vorrei condividere l’ottimismo di Massimo Mercanti, ma purtroppo so come vanno queste cose. Non si può lasciare la presa perché gli effetti speciali della politica possono molto. Intanto sarebbe bene che i partiti della maggioranza (PD, Sel e socialisti) si esprimessero. Il non farlo sarebbe un segnale preoccupante. Mi chiedo ad esempio seil consigliere Micheletti che ha più volte affermato che il piano è buono perché i due terzi delle previsioni insistono sul “recupero”. Non si è fidato delle mie argomentazioni, ora si fida di quelle dei tecnici della Regione?
Mi sembra che gli aspetti bocciati siano due: l’ispirazione politica che sta dietro il PS e i tecnici che l’hanno tradotta in maniera contraddittoria e insoddisfacente. Seppur non direttamente interessato condivido la Vs soddisfazione nel vedere come le argomentazioni poste ad osservazioni siano poi risultate fondate e fatte proprie dalla Regione. In altra occasione ad Anna Duchini dissi proprio “pensa che figura farebbe l’amministrazione se le osservazioni fossero fatte proprie dalla Regione”…così è stato… e certamente eluderle è una responsabilità politica e tecnica che non credo possa essere assunta dai soggetti in questione.
La Primavera e la Lista Fiorini hanno detto chiaramente come la pensavano e adesso con le osservazioni della Regione a maggior ragione fanno bene a insistere e dichiarare pubblicamente come la pensano.
Quello che colpisce è l’assordante silenzio di Abc che pure si era espressa pubblicamente con il documento letto dalla Mazzetti al teatro e che ha contribuito a produrre l’osservazione sottoscritta da diversi cittadini.
Che si pronuncino il Pd e Sel è solo una pia illusione semplicemente perchè sono quelli che hanno partorito questo gran capolavoro di Piano strutturale.
Luca (Scaramelli), è vero, ora la palla è nel campo della politica. Il primo passaggio politico è dunque quello sul come ci si posiziona nei confronti delle valutazioni TECNICHE della Regione.
Che poi quelle valutazioni coincidano in larga parte con le opinioni del Comitato dei Cittadini è fonte di una certa soddisfazione, visto l’aria di sufficienza e talvolta di irrisione con le quali sono state trattate quando sono state espresse in loco.
Sappiamo che la legislazione vigente lascia l’ultima parola al comune, ma nessuno può negare che la bocciatura della regione ha comunque un valore politico enorme.
Se il comune, nonostante le osservazioni della regione, andasse testardamente avanti per la propria strada si assumerebbe una grande responsabilità politica, difficilmente spiegabile ai cittadini e difficilmente sostenibile, sotto ogni punto di vista.
Magari la Regione bocciasse! Quello espesso è un giudizio tecnico di coerenza con il Piano Regionale. Si afferma chiaramente che il Piano Strutturale è prima di tutto incompleto perché su una serie innumerevoli di punti non procedede a una valutazione paesaggistica come invece dovrebbe inoltre non è coerente con il Piano Regionale su moltissimi altri punti. Il lavoro tecnico svolto dai tecnici della regione è a questo proposito chiarissimo e molto ben motivato. Fa piacere notare come ci sia una coincidenza con molte delle argomentazioni della osservazione del Comitato dei cittadini.
E’ anche importante che la Lista Primavera esprima lo stesso giudizio positivo veros la posizione della Regione.
E’ FONDAMENTALE CHE TUTTE LE FORZE POLITICHE LO FACCIANO E LO FACCIANO ANCHE SINDACO E GIUNTA.