Non una parola è stata detta dai nostri amministratori sulle dimissioni di Rossella Rosati da Presidente della Fondazione Orizzonti d’arte. Né su su quelle di Mercanti e Margheriti. Nemmeno una di quelle frasi fatte che si usano in simili circostanze.
Una cafonata oltre che una scorretta prassi politica.
Il Consiglio comunale è stato tenuto all’oscuro della vicenda, ai consiglieri di opposizione non è stato neppure concesso di vedere la lettera di dimissioni presentata dalla Rosati e ora ci annunciano che sarà Giovanna Rossi a guidare la Fondazione. Per la sostituzione degli altri due dimissionari ancora ci stanno pensando, evidentemente.
Giovanna Rossi ha diretto la fondazione del Cantiere d’arte di Montepulciano per cinque anni.
Quello che continua a suonare stonato in questa vicenda è l’assoluta mancanza di trasparenza e un atteggiamento da partitocrazia della peggior specie.
Sono giovani i nostri amministratori ma i vizietti della casta ce l’hanno proprio tutti. Non c’è verso di fargli capire che, nello specifico, il teatro e quello che gli ruota intorno, non è cosa loro ma di tutta la comunità. Non sta scritto da nessuna parte che si debba “pescare” in solo laghetto.
Quando i cittadini di Chiusi apriranno gli occhi sarà sempre troppo tardi. Ma attenzione, Grillo incombe.
Non è ovviamente “obbligatorio” ma in mancanza di una spiegazione congiunta ed esauriente, sarebbe un atto di trasparenza e di “opportunità” spiegare ai cittadini come mai si lascia un incarico appena ricevuto. E’ evidente che il passo ufficiale sarebbe spettato all’Amministrazione ma così non è stato e se avverrà solo tramite un’interrogazione della Minoranza, sarà un ulteriore segnale di scarsa considerazione verso i cittadini.
Personalmente non ritengo obbligatorio che Rossella debba fornire una spiegazione personale delle sue dimissioni all’opinione pubblica, (se volesse lo faccia, ma nessuno glielo può chiedere con ragione alcuna e se lo facesse lo sarebbe solo per propria scelta personale) ma nel contempo ritengo obbligatorio, etico, politico e di normale procedura e di normale ”buon senso” che la Pubblica Amministrazione (che è ben altro che un singolo cittadino che ha ricevuto quell’incarico) ne fornisca le ragioni e le spiegazioni alla cittadinanza tutta.
Spero che si risponda esaurientemente all’interrogazione della Primavera. Se questo non avvenisse vorrebbe dire che oltre al mero fatto di non comunicarne le ragioni a tutti i cittadini, si tende a stendere veli di etere su cose e strumenti che riguardano l’aspetto gestionale-politico di tale soggetto amministrativo per il quale Rossella si è dimessa dalla carica.
Non c’entrano in questo caso le possibili ed irrazionali interpretazioni della realtà che un singolo possa avere o non avere rispetto ad una serie di problemi, ma c’entra che l’oggetto del contendere possa essere prettamente politico e di altra natura legato senz’altro all’improvvisazione come tanti aspetti con cui viene portata avanti ogni iniziativa che abbia a riferimento l’uso delle risorse. Sarò ripetitivo ma se alle aspettative non seguono le politiche che erano preannunciate poichè non esistono sostanze tali da farle proseguire, come la politica forse in precedenza aveva declamato facendo i conti denza l’oste, mi si spieghi la ragione per la quale una qualsiasi persona ci debba mettere la faccia.
Tutto questo è causato non tanto dall’esiguità delle risorse che è permanente a questo punto e che sarà tale anche per il futuro, ma dal fallimento di una gestione che per natura ha dimostrato di non avere quella capacità previsionale di misurare le direzioni di marcia
di quello che se pur nella limitatezza delle risorse possa essere prioritario (indirizzo culturale quindi) o messo in seconda e terza fila o addirittura escluso.
Quando chi decide quale sia la direzione nella quale si debba andare, la macchina si muove verso dove ha deciso il guidatore, che guarda caso è colui che mette ”la benzina”. Ultimamente è di moda pensare che i Governi siano Tecnici e che sia errato anche appena pensare che possano essere politici ma chi mette la benzina guarda caso è sempre molto schivo nell’autodefinirsi soggetto politico, anche se la politica la fa, eccome.
Più complesso sarà ottenere l’accesso al contenuto dello SMS col quale il sindaco ha risposto alla lettera della Rosati…
O potrebbe bastare avere i canali giusti in Telecom?!?
Io penso che ci si debba misurare con l’istituzione. Secondo me le dimissioni della signora Rosati non sono una mera corrispondenza fra la ex presidente e il sindaco. Allora sarebbe interessante la motivazione di una domanda di accesso a questo atto. Risponderanno il 30° giorno trovando qualche pretesto procedurale. Se invece la faranno vedere sarà soltanto perché la lettera non contiene le motivazioni. Ma qui il problema diventa davvero politico: è giusto dimettersi senza motivazione, è giusto che ambedue le parti nascondano la motivazione?
Un paio di considerazioni.
Credo che Rossella Rosati dovrebbe spiegare pubblicamente il perché delle sue dimissioni, a questo punto con “atto unilaterale”. E’ intollerabile che tutto questo avvenga lasciando i cittadini completamente al buio. Che non l’abbia fatto finora è comprensibile ma visto che l’Amministrazione Comunale tace, la sua versione dei fatti diventa ora necessaria.
Seconda considerazione. Fiorani termina con un’allusione a Grillo. Luciano sa benissimo come la penso e che un MeetUp Grillino sarebbe stata a mio parere la soluzione migliore già ai tempi delle scorse elezioni. Quante prove ci vorranno ancora che di Casta si tratta e che Trasparenza e Partecipazione sono solo bandiere di propaganda? Visto che i Partiti, nei fatti, non esistono più – ridotti ormai a marchi in franchising buoni per le tornate elettorali – visto tutto ciò, cos’altro si sta aspettando?
“Sottolinea l’assessore al Sistema Chiusipromozione Chiara Lanari – lo spirito che sta alla base della sinergia tra ente pubblico e soggetti privati, dove anche gli imprenditori ed i professionisti collaborano per la valorizzazione e la promozione insieme all’ente pubblico, rivestendo un ruolo di grande importanza».
Ce n’era uno di imprenditore (anzi imprenditrice) e lo hanno messo nelle condizioni di andarsene.
E ora la Giovanna andrà a chiedere i soldi alla Banca Valdichiana?
Perchè al Monte c’è più poco da spizzicare.
Gli altri imprenditori locali sembra che in questo momento hanno altre gatte da pelare e il mecenatismo non è certo la loro prima preoccupazione.
Ma di che parlano?
Magari fosse un atteggiamento da partitocrazia della peggior specie, qui siamo al puro personalismo perchè i partiti, o quel che ne rimane, non hanno aperto bocca.
La bandierina la useranno all’arrivo: al momento è in testa la Nissan mentre la Ford è ai box…
A parte gli scherzi, anche il silenzio pubblico della Rosati in materia pesa un po’ e lascia ampio spazio alle più disparate illazioni. Vedi, ad esempio, l’impenitente Lorenzoni… (http://www.primapaginachiusi.it/argomenti_View.aspx?Articleid=1439)
Secondo la più classica delle lottizzazionioni è uscito fuori questo nuovo nome.
La fusione con il cantiere di Montepulciano pare sia saltata perchè sembra che il bilancio di quell’istituzione non sia dei migliori.
Ora si chiama chi lo ha diretto per cinque anni senza che ci sia stata nessuna discussione sulle dimissioni dei tre.
I componenti rimasti in carica non hanno nulla da dire oltre che tenersi stretta la poltroncina con la bandierina del partito di appartenenza?
se andate a vedere su http://www.frescodiweb.it trovate la notizia del cambio della guardia dove si parla di “ripensamento della Rosati”, dal titolo Chiusi scommette ancora sulle quote rosa, tralasciando qualsiasi tipo di commento sulle motivazioni e con un laconico intervento del nostro assessore…
… e vedrai che quello che vuole Montepulciano questa lo fa.