Dopo decenni di cementificazione selvaggia si comincia a prendere coscienza che il consumo di territorio è un danno irreversibile, soprattutto se non è dettato da reali necessità abitative o produttive.
Qualcuno comincia ad organizzarsi per recuperare l’ingente patrimonio edilizio inutilizzato. E’ il caso del “Forum italiano dei movimenti per la terra e per il paesaggio” che ha lanciato la campagna “Salviamo il paesaggio e difendiamo i territori” con la quale si propone il censimento degli edifici vuoti, sinonimo di spreco e cattiva gestione del territorio.
La Primavera sostiene questa campagna e propone che anche a Chiusi si proceda al censimento del patrimonio edilizio inutilizzato visto che non è stato fatto neppure per la redazione del nuovo Piano strutturale.
Sull’argomento i consiglieri de La Primavera hanno presentato una mozione:
Proposta di mozione da portare in approvazione al prossimo Consiglio Comunale.
PREMESSO
– che un’attenta pianificazione territoriale deve prevedere un’oculata gestione del territorio intesa come Bene Comune da tutelare per l’interesse generale;
– che un’amministrazione lungimirante e consapevole deve poter governare il proprio Comune svincolata da interessi particolari e da pressioni speculative di singoli;
– che un’accorta amministrazione deve rispondere alle esigenze dei suoi cittadini garantendo loro il benvivere e la sicurezza;
VISTO
– che, sempre di più, fenomeni naturali di grandi intensità si manifestano nel territorio italiano con conseguenze devastanti sia fisiche, materiali e psicologiche dei cittadini;
– che, spesso, nuove costruzioni non vengono occupate né per lavoro, né per residenze, con la conseguenza di nuovi volumi che occupano inutilmente spazi;
– che molti edifici sono completamente abbandonati e fatiscenti;
– che da vari decenni la politica urbanistica adottata dalle diverse amministrazioni ha comportato un’eccessiva “frenesia edificatoria” volta spesso alla realizzazione dell’edificato indipendentemente dalle reali necessità e bisogni della comunità o dalla qualità, o dalla sicurezza idrogeologica, compromettendo il paesaggio, il benvivere e la sicurezza stessa delle persone;
– che oggi vi è sempre maggior necessità di edilizia sociale pubblica e che molti degli edifici vuoti potrebbero essere destinati a tale scopo;
CONSIDERATO
– che edifici vuoti sono sinonimo di mancanza di corretta pianificazione;
– che edifici fatiscenti sono indice di un territorio mal gestito;
– che è necessario ridurre il consumo di territorio, riqualificare l’esistente, recuperare gli edifici vuoti;
– che è necessario mettere in sicurezza il territorio;
PRESO ATTO
– che il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e per il Paesaggio ha avviato la campagna nazionale “Salviamo il Paesaggio e difendiamo i Territori”, che ha l’obiettivo di ridurre il consumo di territorio attraverso un’oculata gestione dello stesso;
– che tale campagna propone, tra le altre cose, di effettuare un censimento mirato da avviarsi su tutto il territorio italiano, tramite un modello che i singoli Comuni dovrebbero compilare, come da scheda allegata;
Condividendone gli intenti e consapevoli della necessità di intervenire su un territorio già fortemente danneggiato.
TUTTO CIO’ PREMESSO, VISTO, CONSIDERATO E PRESO ATTO
IL CONSIGLIO COMUNALE
impegna il Sindaco e la Giunta a intraprendere il censimento summenzionato, come da scheda allegata, entro un mese dall’approvazione di tale mozione e terminarlo entro 6 mesi dall’inizio.
Per carità, facciamolo questo censimento. Già prevedo le obiezioni sui costi.
Ci sono però strumenti gratuiti o quasi. A livello comunale, ad esempio, si fa una prima analisi dei dati di censimento. E’ possibile allora avere i dati delle “case vuote”, per capoluogo e frazioni? Io credo di sì.
Alcune amministrazioni (p.e. Orvieto) hanno operato in accordo con gli uffici postali locali. Ci sono poi ENEL e azienda del gas. Saranno pure dati approssimativi, ma darebbero indicazioni molto significative per la gestione urbanistica.