di Luciano Fiorani e Paolo Scattoni
L’anno scorso di questi tempi chiudeva chiusinews dopo un anno di attività.
Prendemmo quella decisione perché l’Ordine dei Giornalisti della Toscana ci intimava di nominare come direttore responsabile un giornalista/pubblicista iscritto all’albo.
Se non avessimo ottemperato saremmo stati oggetto di esposto alla Magistratura. Non avevamo i soldi per pagare un direttore responsabile, ma neanche per affrontare una costosa azione legale. Qualche mese più tardi diverse sentenze confermarono la nostra sensazione: quell’azione dell’Ordine dei Giornalisti non aveva fondamento. Il 26 aprile demmo l’annuncio di chiusura e ricevemmo da subito tantissimi messaggi di solidarietà.
Quei messaggi ci rafforzarono nella decisione che avevamo preso giorni prima: lanciare un nuovo blog, questo appunto. Lo costruimmo con nuove regole per evitare che la polemica con i giornalisti continuasse anche sul nuovo. Rinunciammo ad essere uno strumento di informazione, quanto piuttosto un ambiente dove le notizie vengono utilizzate per il dibattito.
Chiusiblog oggi 30 apile compie un anno. Ha funzionato? Non spetta certo a noi dare un giudizio di merito. Diciamo che siamo soddisfatti di questo primo anno di vita del blog. I dati parlano chiaro:
VISITATORI: 24.689
VISITE: 114.967
INTERVENTI PUBBLICATI: 754
COMMENTI: 4.010
Al di là dei numeri, abbiamo la sensazione che questa iniziativa sia ormai considerata da tanti uno strumento consolidato, quasi un abitudine, per alcuni giornaliera, per altri settimanale o quindicinale, ma sempre un’abitudine al confronto che altri strumenti non danno.
Se è per questo alcuni organi di informazione non danno neppure le notizie che dovrebbero. Così chiusinews, il poro blog, ha dovuto chiudere perché non poteva fornire notizie che sono di competenza dei giornalisti, poi però troppi giornalisti le notizie non le danno. Ma non sono argomenti su cui soffermarsi troppo a lungo il giorno del compleanno 😉
Tutto bene dunque? Noi vorremmo che ci fosse un po’ più d’aiuto da parte di tutti. Non si tratta di soldi visto che i costi vivi di chiusiblog sono ridotti al minimo: i servizi che ci fornisce il provider costano un’inezia. Ce la facciamo tranquillamenet. Quello che vorremmo è una maggiore partecipazione.
Alcuni amici, e primo fra tutti Fulvio Barni, hanno partecipato con entusiasmo. Vorremmo allargare questa platea in modo che il blogi sia sempre più di tutti e anche il lavoro non distribuito fra pochi. Su questo speriamo di poter organizzare a breve un incontro dove poterci confrontare sul futuro di chiusiblog.
Grazie Massimo (Santoro) per i tuoi auguri partenopei con citazione britannica 😉 Ci porterà fortuna.
La libertà significa Responsabilità: ecco perché molti la temono (George Bernard Shaw).
Auguri per il vostro primo compleanno.
Grazie Maurizio. Auguri anche a te! I tuoi commenti ed eventuali articoli saranno sempre molto graditi.
Sinceri auguri e buon 1° Maggio.
@Carlo Sacco. Sul numero dei commenti e soprattutto dei commentatori vorrei sottolineare come anche le inziative pubbliche “dal vivo” non sono poi tanto diverse. Gli interventi sono il più delle volte limitati di numero, anche se queste inziative sono poche ogni anno.
Detto questo cercheremo di mettere tutti sempre più a loro agio affinché la partecipazione aumenti sempre più.
Complimenti per questa importante iniziativa e auguri!Io Vi seguo da poco , ma da quando ho iniziato a leggerVi lo faccio sempre con grande interesse.
Buon compleanno di cuore!
Quanto alle presenze “attive”, la Partecipazione è uno dei talloni d’Achille di Chiusi……speriamo che i piedi siano solo due.
Se non fosse che siamo in Toscana, a volte verrebbe da pensare a certa “riservatezza” prettamente sicula….intanto però stappiamo lo spumante per il risultato raggiunto. Ad maiora.
Saranno parecchie le visite non lo nego, ma chi scrive sono sempre i soliti, e perciò è proprio auspicabile una discussione su come superare questa ”impasse” partecipativa.E’ una vecchia patologia tutta chiusina, ormai inveterata da 25-30 anni che la gente legga, si informi, ma che non dica mai la propria idea ed il proprio pensiero.E questo è un segno di isolamento e di timore, di volontà a rimanere nell’ombra, poichè ci si vergogna in fondo a proferire le proprie idee quali esse siano,poichè ci appare che se si professano possiamo essere identificati, bollati,svantaggiati in qualche modo.Siamo a” Chiusi”, sennò eravamo ad ”Aperti”, o no ?