Raccolgo l’invito di Paolo Scattoni con un giorno di ritardo solo perché impegni di lavoro non mi hanno permesso di trovare prima il tempo da dedicare alla stesura di un resoconto su quanto accaduto in Consiglio Comunale.
Sabato mattina, all’arrivo in Comune, ci è stato comunicato che il sindaco, per impegni istituzionali, non avrebbe potuto presiedere i lavori del Consiglio e che, di conseguenza, aveva lasciato delle risposte scritte alle nostre interrogazioni relative agli incarichi professionali e alle dimissioni del consiglio di gestione della Fondazione “Orizzonti d’Arte”, che l’assessore Bettolini, sostituto presidente, avrebbe letto.
Noi abbiamo subito obiettato che non avremmo accettato questo tipo di risposte perché volevamo che fosse il sindaco in persona a rilasciarle in modo che potesse poi prendere atto, sempre di persona, delle nostre eventuali osservazioni e che, in caso contrario, non avremmo partecipato ai lavori.
Raggiunto questo accordo sono iniziati i lavori del Consiglio con la consigliera Vagnetti che ha letto una protesta per i troppi punti all’ordine del giorno e ha dichiarato che avrebbe partecipato solo alla discussione sul consuntivo 2011 e poi avrebbe abbandonato il consiglio.
Subito dopo abbiamo anche noi letto una dichiarazione di protesta sui 21 punti all’ordine del giorno e quindi sono iniziati i lavori ordinari con l’esame del bilancio consuntivo 2011 che, dopo i diversi interventi, è stato approvato con il voto contrario di tutta l’opposizione.
La consigliera Vagnetti, come dichiarato, ha abbandonato i lavori e si è seduta nei posti riservati al pubblico.
Il punto successivo riguardava le interrogazioni e noi, come da precedente accordo, abbiamo chiesto il ritiro ed il rinvio delle risposte ad un successivo consiglio a causa dell’assenza del sindaco. Il consiglio, all’unanimità, ha approvato il rinvio.
E’ iniziata poi la discussione sulla nostra mozione inerente la campagna nazionale “Salviamo il paesaggio e difendiamo i territori”. A metà discussione è entrato al proprio posto il sindaco che ha assunto automaticamente la presidenza. Al termine della discussione la mozione è stata approvata all’unanimità dando mandato al sindaco di intraprendere entro due mesi il censimento degli edifici vuoti con la possibilità di utilizzare anche soggetti esterni all’amministrazione.
Terminato il punto il sindaco ha dato la parola all’assessore Micheletti per introdurre il successivo punto all’ordine del giorno.
A quel punto ho chiesto la parola per ricordare che era stato saltato un punto e che, essendo venuta meno la causa del rinvio, cioè l’assenza del sindaco, si poteva rimettere subito in programma.
Il sindaco, con tono arrogante e perentorio, ha detto: “ Il punto è stato ormai rinviato e quindi verrà preso in esame al prossimo consiglio, assessore Micheletti proceda con il prossimo punto”
Io mi sono alzato dal banco e ho manifestato la mia volontà di abbandonare i lavori chiedendo al segretario di verbalizzare che “non era possibile continuare a discutere in un ambiente dove i diritti dei consiglieri vengono costantemente messi in discussione dall’arroganza di chi conduce i lavori del consiglio”.
Subito dopo sono usciti dall’aula anche i consiglieri Bologni e Barni.
Mentre stavamo uscendo dal comune ci ha raggiunti il capogruppo di maggioranza Brilli chiedendoci di ritornare sulla nostra decisione perché aveva parlato con il sindaco che aveva manifestato la volontà di rivedere la propria decisione.
Non abbiamo cambiato idea e ce ne siamo andati perché siamo stanchi di dover sottostare a questo continua clima di sudditanza in cui i nostri diritti sono continuamente contrabbandati per favori che ci vengono concessi e in cui ogni giorno dobbiamo lottare allo stremo delle forze per avere accesso agli atti che ci possano permettere di svolgere il nostro lavoro di controllo. Non ne possiamo più di lottare contro chi pensa che la pubblica amministrazione sia cosa riservata al “principe” di turno che ne può disporre come meglio crede, nominando, assumendo, licenziando, “consigliando”, senza possibilità di rifiuto, personaggi che hanno l’unico merito di aver contribuito alla vittoria elettorale della maggioranza e facendo così torto a tutti coloro che i meriti li avrebbero ma non li possono far valere.
Siamo stanchi di un’amministrazione che si vanta di mettere in piedi strutture indipendenti che possano ottenere migliori risultati grazie alla loro autonomia e poi cerca di soggiogarle cercando di condizionarne l’attività ai propri desideri, dimostrando così di sostanziarsi solo in comunicazione con il risultato di ottenere provvedimenti basati solo sull’immagine ma fondamentalmente senza contenuti utili a risolvere i problemi della nostra città.
Siamo stanchi di tutto questo e, rimanendo così le cose, non credo che metteremo più piede in consiglio comunale con la profonda amarezza data dalla constatazione che la maggior parte dei cittadini è e rimarrà insensibile a questi problemi perché nutrita di “panem et circenses”, piccoli provvedimenti insignificanti che lasciano inalterati i veri problemi che sono la causa del degrado che Chiusi ha subito nel corso degli anni fino ad arrivare ad essere un minuscolo granello di sabbia nel deserto che ci circonda.
Penso che dal nostro abbandono la maggioranza abbia tratto un grosso vantaggio perché nei 90’ di nostra presenza erano stati discussi solo 3 punti mentre, dalla nostra uscita in poi, in 120’ sono stati approvati i rimanenti 16 punti alla media di un punto ogni 8’.
Sicuramente il solito comunicato stampa governativo enfatizzerà la produttività di questa maggioranza senza la palla al piede dell’opposizione.
Mi sento di confermare come rappresentante della lista civica “I cittadini per Chiusi” ,presente alla seduta del consiglio , quanto e’ stato descritto dal consigliere Cioncoloni e dal consigliere Bologni che ritengo essere una fotografia ,una “registrazione precisa e puntuale, senza orpelli o aggiunte emotive”.
Pertanto anch’io, rimANENDO IL CLIMA CHE NON PERMETTE DI COLLABORARE ANZI che RAPPRESENTA UN DETERRENTE PER UN DIALOGO SERENO, COSTRUTTIVO , DEMOCRATICO ,NON SONO SICURA CHE PRENDERO’ PIU’ PARTE ALLE RIUNIONI DEL CONSIGLIO COMUNALE , PUR SCUSANDOMI CON GLI ELETTORI CHE HANNO VOLUTO GRATIFICARMI CON IL LORO VOTO.
E’ pero’ necessario raccontare i fatti in modo che la cittadinanza possa sapere e conoscere la reale situazione della gestione della nostra amministrazione senza se o ma ; piuttosto con rigore, correttezza, trasparenza per una citta’ che ha bisogno di essere guidata con attenzione soprattutto verso i gravi problemi dell’occupazione, dello sviluppo, dell’economia in generale e verso il rispetto di tutti, maggioranza o minoranza che possano rappresentare.
Ancora non è stato neppure pubblicato l’audio del consiglio. Mi vengono in mente forattiniane strisce sulla dalemiana attitudine alla correzione delle bozze…
Noi, del Sud-Toscana Vox Populi, proponiamo all’opposizione di rincarare la dose. Rientrino quando la maggioranza sarà disposta ad accettare quello che è già lecito per la legge, quindi anche:
– permettere la registrazione audio e/o video del Consiglio da parte di chichessia (pubblico incluso);
– mettere in linea nel sito web tutte le ordinanze e perlomeno gli stralci delle determine, a partire da quando è stato attivato l’Albo Pretorio Virtuale (tanto son lì già caricate);
– adeguarsi a quella che mi pare essere la normativa esistente, mettendo in linea nel sito web gli incarichi e le consulenze, direi a partire da quando richiesto dalla normativa (2008?);
– mettere in linea tutta la modulistica necessaria a richiedere accesso agli atti, compresa una documentazione esaustiva sulle modalità di preparazione delle richieste, sui termini ed applicabilità delle stesse, nonché sul protocollo adottato in Comune per il loro esame.
Non sarebbe affatto male, poi, mettere in linea tutte le richieste di accesso agli atti presentate ed il loro esito.
Se le regole non vengono rispettate, giocare diventa puro esercizio fisico…
Giorgio, si fa sempre a meno di chi non c’è. Chi, invece, c’è, può (e deve) sempre essere utile. Nel vostro caso, al di là degli umori del momento, rinunciare a confrontarsi significa mettere a silenzio la voce di una parte della cittadinanza che invece, anche se non sembra, viene tenuta in considerazione ed è utile ed apprezzata anche dai (momentanei) “nemici” della maggioranza (il tentativo di riportarvi indietro che ha fatto Alessandro Brilli è più eloquente di mille parole). Rinunciare a giocare non ha mai fatto vincere le partite, e lascia l’amaro in bocca anche ai vincitori.
Sono pienamente d’accordo con Daria.
Vorrei aggiungere che molte persone, andando contro ogni loro principio politico, vi hanno sostenuto fortemente convinti che avreste fatto un’opposizione seria e leale.
Continuate così anche per tutte quelle persone………che non sono poche !!
Caro Giorgio esprimo la mia solidarietà a te e agli altri consiglieri della lista Primavera per l’arroganza usata dalla maggioranza. Purtroppo credo che, oltre all’arroganza vi sia anche incapacità nel governare la cosa pubblica.
Voglio però chiedervi fortemente di non abbandonare il vostro ruolo istituzionale, perchè è proprio in questi momenti che c’è bisogno di persone come voi che difendano i valori democratici della legalità e della trasparenza.
Spero(?) che i cittadini di Chiusi riescano a rendersi conto che sono amministrati da persone per cui la difesa del bene comune non è prioritaria.
Intanto però almeno voi restate a dare un po di speranza nella politica come mezzo per risolvere i problemi comuni.
@paolo scattoni, io volevo solo sottolineare che oltre a tenere nascoste le cose è stato anche molto arrogante
Mi auguro che nessuno sia “sorpreso” per quello che sta accadendo. E’ assolutamente in linea con le premesse dell’era Ceccobao, di cui il Sindaco è stato Assessore oltre che erede designato, alla faccia di Primarie e della sbandierata Partecipazione. Ed è in linea con tutte le analisi della Lista Primavera durante la Campagna elettorale. Poi si è imboccata la “via istituzionale” che purtroppo non poteva dare buoni risultati perché per muoversi in quell’ambito è necessario che le regole del gioco siano chiare e condivise, non ambiguamente gestite. Le strategie di Opposizione devono essere altre, direi di due tipi: la lotta dura per la legalità delle procedure e quella del coinvolgimento popolare, usando i toni che vanno usati, senza sconti. Il prossimo sarà infatti un periodo “nuovo”, dove si potranno aprire scenari inediti. Credo che Siena si stia già muovendo in questo nuovo territorio dagli esiti assai incerti…..questo piccolo fuoco è poi alimentato dal venticello della Crisi e se i vecchi apparati partitocratici continueranno di questo passo, non potrà che crescere di dimensioni.
Sig.Rossi, le premesse di ciò che dice -secondo me -c’erano tutte, bastava dare uno sguardo al passato e collegarlo con quanto bolliva in pentola nel presente.E’ sempre una questione di opinioni senz’altro, ma l’oggettività non dovrebbe mai essere dimenticata, e quanto lei dice a livello locale e che si racccorda benissimo col panorama nazionale ne è un palese esempio.Viviamo un momento nel quale siamo spinti a pensare che da una parte i giovani ai quali lei fa riferimento possano essere portatori di un domani migliore per tutti ,ma poi quelli veri incanalati verso tali traguardi ci accorgiamo che è merce rara…..ma non ostante le aspre critiche voglio essere sempre giustificazionista e non addosso a loro la totalità delle colpe.Talvolta però( e mi rivolgo a questi ultimi ) basterebbe un po’ di intelligenza politica….che ri-è merce ancora più rara….
@ Alessandro Bologni. La capacità di mediazione è parte della politica. la mediazione è utile e opportuna se trasparente. Ma non mi sembra questo il punto. Qual’è la strategia per avere l’accesso a una documentazione che è pubblica? Questo principio di base non è in alcun modo negoziabile.
Ho letto con attenzione ciò che ha scritto Giorgio Cioncoloni, e con rammarico si vedono rappresentati anche nella politica locale i discutibili esempi osservati anche a livello nazionale che tanto hanno contribuito a creare una generale disaffezione alla politica nella maggioranza dei cittadini.E pensare che una giunta così giovane doveva costituire un punto di forza.Peccato
Vorrei ricordare che il sindaco quando è entrato in aula, maggioranza e lista primavera si stavano accordando su una modifica alla mozione proposta dalla maggioranza. Con arroganza il sindaco ci ha interrotto provando a portare la votazione della mozione senza le modifiche proposte dalla maggioranza in sua assenza, sicuro che senza quelle modifica la mozione sarebbe stata respinta dai voti della maggioranza. Fortunatamente la trattativa è andata avanti grazie alla volontà dei capigruppo e la mozione è stata approvata all’unanimità con una piccola modifica
Non ho mai condiviso le posizioni aventiniane. Anche io, quando ero consigliere comunale d’opposizione, ho avuto la tentazione di andarmene. A quei tempi non erano così arroganti, ma poi il risultato era spesso il medesimo, come ad esempio mettere le interrogazioni alla fine di chilometrici consigli.
Il problema sostanziale qui è se il sindaco vuole o no mettere far conoscere il testo delle lettere di dimissioni e le eventuali risposte del Sindaco. Nella pubblica amministrazione la forma è sostanza.
Comunque c’è da rammaricarsi perché temi importanti da portare a dibattito sono state poco più di fomalità. Temi da otto minulti l’uno appunto.
Non c’è dittatura che non giustifichi la propria esistenza con princìpi d’efficenza.