Una nuova grana si profila per il nostro giovane sindaco e, ovviamente, per il comune.
Si tratta, secondo quanto riporta primapagina nel numero in edicola, del contenzioso con il V.a.t.o. http://www.patto2000.it/dati.htm, la società che gestisce l’attività del Patto territoriale che ha sede in Chiusi (palazzo delle logge) ed è presieduta da Marco Ciarini.
Stefano Scaramelli ha incautamente “scatizzato” la polemica, chiedendo pubblicamente a Ciarini di rinunciare all’appannagio di presidente del Patto in quanto l’attività di quella società sarebbe sostanzialmente conclusa.
Ma ora su primapagina si può leggere dettagliatamente non solo l’elenco dei comuni e dei privati che sono stati finanziati negli anni dal V.a.t.o. ma anche lo stato dell’arte e una intervista a Marco Ciarini.
Ci sarebbero problemi seri per quanti non si sono ancora “messi in regola”. Infatti, secondo il giornale diretto da Marco Lorenzoni, ci sono ancora 7 milioni di euro da erogare ma questi finanziamenti sono a rischio. Sono infatti 12 i progetti pubblici e 110 quelli privati che ancora non sono stati portati a termine o non sono conformi che rischiano non solo di veder sfumare l’ultima tranche (il 10%) ma pure la restituzione del finanziamento ottenuto in precedenza.
Uno dei progetti a rischio, manco a dirlo, riguarda il nostro comune, ed è quello del Centro logistico o intermodale che “ha ottenuto 1.600.000 euro circa di finanziamento, ma non esiste. Anzi la giunta Scaramelli ha stralciato il progetto (esistente dagli anni ’80) dal Piano strutturale, definendolo ormai superato. Se dovesse restituire i soldi ottenuti il comune di Chiusi rischierebbe il dissesto finanziario”.
Il giornale conclude con una considerazione: “…se buona parte di quei soldi piovuti sul territorio dovessero essere restituiti al mittente (il Ministero) per incapacità, errori di progettazione, mancato rispetto delle normative e del progetto originario…beh si può ben intuire quali saranno le conseguenze, e quale sarà la magra figura che faranno quegli enti pubblici, comuni in primis, che non sono stati in grado di spendere bene i finanziamenti ottenuti”.
Per i giovani amministratori una nuova gatta da pelare.
@Carlo. Scusa: mi accorgo solo ora che il firmatario dell’articolo non sei tu. Sarà un calo di vista? O forse uno sbalzo di corrente…
@Luciano. Questo mi pare giustificare un po’ di più il drammatico appello del Ciarini. Resto ancora un po’ stupito sulla tempistica, ma a questo punto ci sta che la frecciatina abbia rimosso eventuali remore nel rendere pubblica la cosa, piuttosto che esserne la causa.
XTomassoni. Dalle informazioni che sono riuscito a raccogliere il comune di Chiusi per regolarizzare la situazione e chiudere il progetto avrà tempo fino al 31 dicembre di quest’anno. Così come gli altri 11 progetti pubblici ancora non terminati.
Per i privati la situazione è decisamente più complicata e forse si arriverà ad un interessamento governativo.
L’argomento è tornato poi d’attualità perchè un mese e mezzo fa c’è stata l’assemblea del Patto che ha fatto il punto della situazione da cui è emerso il quadro che ha riportato dettagliatamente Lorenzoni su primapagina.
Gianpaolo, vedo solo adesso la tua risposta.Può darsi che io abbia fatto colazione col vino stamane ed ultimamente sono così distratto che anch’io ho la testa dappertutto, quindi non mi prendere per visionario, ma la frase che tu hai messo fra virgolette anticipata dal mio nome essendo stata proferita da Fiorani nel testo del post era solo un modo indiretto per dire che era una cosa logica che dai dai si addivenisse a quanto lo stesso Fiorani dice?
Forse si, ma mi sembra logico che ti abbia risposto in quel modo. Poi propendo anch’io per la teoria che la patata sia venuta fuori adesso per un contrasto fra due fazioni, ma ciò non toglie -ed è lapalissiano-che non debba essere un contrasto personale fra due persone e credo anch’io che non lo sia, e l’ho anche detto.
Ma già un anno fa era stata detta questa cosa che i tempi erano corti e che il pericolo era sempre più vicino. Che poi la cosa abbia trovato spazio nel blog e scriverlo in maniera corretta come ha fatto Fiorani io non la vivo come ”pubblico ludibrio”.
Per Giampaolo Tomassoni: per la verità qualcuno anche all’epoca della campana elettorale provò a dire che forse era incauto stralciare il progetto “centro logostico” e abbandonarlo… Lo facemmo noi su Primapagina, lo fece la Primavera… Fu anche fatto notare che erano stati spesi dei soldi pubblici per gli espropri dei terreni e per l’urbanizzazione, soldi ottenuti su un preciso progetto… Il rischio di dover restituire i soldi è emerso adesso, il problema era già chiaro un anno fa…
In ogni caso è inquietante come Nicola Nenci inizia il suo post: “Finalmente si è deciso di rendere pubblico anche questo problema, che ormai è noto da tempo.”………
Tutto questo fa parte, credo, di quello che sto dicendo da un bel pò di tempo. Chiusi ha tutte le carte in regola per essere un centro turistico di eccellenza, ma mancano le infrastrutture. Il turismo di eccellenza porta denaro, fama e sviluppo. Forse tutto questo da noia a qualcuno. I soldi sembra che ci siano, ma non vengono spesi o vengono spesi in cose assurde, vedi Stadio, Pensilina etc.
Ritorno ai perchè. Perchè Chiusi deve rimanere chiusa? A chi fa comodo? Lo so che i Chiusini sono un pò ‘con la puzza sotto il naso’, ma credo che non storcerebbero la bocca ad un flusso di turisti e denaro.
xTOMASSONI. E’ evidente che la questione che sembrava sepolta è tornata di attualità dopo l’uscita del sindaco e la replica di Ciarini.
Questione che fino a ieri, per quel che si sapeva, poteva essere rubricata sotto la voce “soldi buttati al vento”, ora con le nuove notizie pare che ci sia anche il rischio per il comune di restituire quei soldi. E allora davvero sarebbe un guaio ulteriore.
Che tempi ci siano “per mettersi in regola” non lo so ma ci informeremo.
Ma scusa, Carlo. Se scrivi:
poi uno può (incautamente?) identificato lì una possibile causa-effetto del polverone, no?
Che il fatto in sé non sia una vicenda privata tra persone è lapalissiano. Ma allora perché se ne parla ora e non, ad esempio, a inizio mandato del Sindaco od addirittura a fine mandato del precedente?
Lo chiedo per capire, eh. Non m’è affatto chiaro e anzi mi sembra che la questione emerga da un possible conflitto interno ad un’area politica, piuttosto che da oggettive tempistiche. Tra l’altro, quali sono queste tempistiche? Che tempi di attuazione ci sono per i progetti VATO? Quando tempo manca all’irrimediabile?
Tomassoni, non c’è un contenzioso diretto fra due personaggi politici, nessuno di questi contende nulla,ma c’è un tentativo di chiarificare gli aspetti di tale vicenda proprio per il rischio che si vada alla perdita di tali opportunità, e dal momento che sono soldi pubblici non vedo perchè non se ne possa parlare liberamente anche in un blog nel rispetto delle persone, cosa diversa dal’ pubblico ludibrio” che dici e che non esiste. Le funzioni degli attuali amministratori e quelli delle passate amministrazioni devono essere limpide e la richiesta di limpidezza deve arrivare sia dalla responsabilità istituzionale sia da quella politica di chi è preposto.I cittadini poi giudicheranno, ma nessuno si sogna di esporre a pubblico ludibrio quella che non è e che non deve essere una questione privata fra persone.In questa vicenda forse occorrerebbe da diverse forze politiche comprese quelle di maggioranza avere un po’di memoria e di umiltà e non rifiutarsi di fare bilanci politici che tendano ad escludere precedenti responsabilità.Teniamo sempre davanti a noi il fatto che quanto avviene oggi non è che la diretta conseguenza di ciò che è stato ieri.Si scopre l’acqua calda lo sò, ma è così.
Però non trovo proprio il massimo che questo problema venga esposto al pubblico ludibrio solo quando c’è un contenzioso diretto tra due figure politiche…
Perché non è venuto fuori prima? Forse che prima non c’era? O forse c’era ma poteva essere ignorato?
Eppoi. Perché la frecciatina di Scaramelli? Forse qualcosa da ridire nei confronti dell’ambigua posizione di ABC in merito al Piano Strutturale? (qui presuppongo -forse a torto- che Ciarini abbia avuto un qualche ruolo in quel contesto) Oppure c’è stata qualche rimostranza interna alla sinistra su pregressi Orizzonti?
Qualcuno può spiegare?
Grazie per il “lancio” della notizia. nel merito dico solo che lo “stralcio” del Centro Intermodale dai progetti del Comune (vedi relazioni al Piano Strutturalee dichiarazioni del sindaco a tal proposito) appare quantomeno frettoloso… Se davvero il Comune dovesse restituire i soldi che ha preso sarebbero guai seri… (il fatto che non sia l’unico nelle medesime condizioni se mai aggrava, non diminusce il problema). E sono d’accordo con chi dice che sarebbe anche il caso di vedere come sono stati spesi quei soldi… 1 milione e 600 mila euro hanno la coda lunga… e lì, nell’area in questione non sorgono cattedrali… e nemmeno pensiline.
Ieri sera, all’assemblea degli iscritti del PD, il Sindaco ha affernato che il patto di stabilità sta congelando un buon numero di milioni, pronti per essere investiti. I soldi quindi ci sono e allora stiamo a vedere cosa succede.
Finalmente si è deciso di rendere pubblico anche questo problema, che ormai è noto da tempo. Il progetto scambio intermodale è stato messo nel cassetto da Ceccobao, anche per motivi politici (osteggiare il predecessore) e stracciato dall’attuale sindaco. Il perché il progetto sia stato abbandonato sta, oggi, anche nel rispondere alla domanda cui prodest? Forse a nessuno degli investitori sulla cresta dell’onda. Tuttavia, credo che del problema se ne sarebbe dovuto discutere in campagna elettorale, visto che Scaramelli disse pubblicamente che il progetto dello scambio non si sarebbe mai dovuto fare, mentre al posto di esso, invece, sarebbe dovuto sorgere lo scalo per un vettore che avrebbe dovuto portare le macchine dei turisti dal Nord Europa fino a Chiusi (quali stupidaggini non si dicono per racimolare qualche voto). Evidentemente ancora in periodo elettorale tutte le parti in causa hanno visto bene di tacere il problema, mentre oggi che i vincoli politici, almeno da una parte, sembra che si siano allentati, si corre ai ripari. Troppo tardi, a mio avviso. I cittadini dovevano essere informati prima di votare, perché credo che fosse stato necessario sapere come si sarebbe inteso risolvere il problema: 1.600.000 € da restituire non sono uno scherzo! Non è che sono queste le grane che costringono il sindaco a fare le ore piccole e ad arrivare tardi in consiglio, la mattina seguente?
Più o meno sappiamo cosa è un Patto Territoriale. E’ un istituto che vede la partecipazione di più attori (enti locali, ma anche altri: parti sociali etc.)che ha come obiettivo quello di mettere in atto azioni per lo sviluppo locale. Riconosciuto dalla legge 662 del 1996 è stato uno strumento importante per l’utilizzazione dei fondi strutturali europei. Quanto scritto nell’articolo preoccupa per chi ha a cuore le casse comunali. Mi indigna però ancora di più il modo con il quale sarebbero stati utilizzati (o non utilizzati) fondi pubblici. Forse è arrivato il momento che se ne parli un po’ più approfonditamente.