Partendo dalle considerazioni fatte nell’articolo di due giorni fa sul Pd da parte di Simone Agostinelli e i commenti che ne sono seguiti vorrei porre all’attenzione un ulteriore elemento di discussione: ieri sera all’ex cinema Eden al dibattito sui referendum del 12 e 13 giugno erano presenti 23 persone, un amico entrando nella sala ha commentato ma che è una riunione della “Primavera di Chiusi”, in effetti sui 23 presenti ho contato 17 tra candidati di quella lista e suoi sostenitori.
Il Pd di Chiusi ha pensato bene di svolgere in contemporanea una riunione per l’organizzazione della festa democratica, alla faccia del sostegno che il partito a livello nazionale dice di dare ai referendum, non erano presenti né un componente della giunta né un consigliere comunale della maggioranza, nonostante si parlasse di acqua, argomento quantomai importante e rilevante per l’amministrazione comunale.
Questo episodio credo che la dica lunga su come sia messa la politica a Chiusi, su chi rappresenti i cittadini nelle istituzioni e su come sia messo il partito/fantasma di maggioranza, che alla faccia del tracollo elettorale registrato si accontenta semplicemente di aver preso più voti degli altri e l’unica riflessione che si sente di mettere in atto è quella sui bracieri per cuocere le salsicce.
Forse è giusto così e chi ha a cuore altre cose si consoli con la festa…”avanti compagni avvicinatevi che si gira pe’ la billa”!
Concordo e capisco lo sfogo di Agostinelli, le considerazioni di Provvedi e di Scaramelli (Luca) e altri, sul ruolo e su l’essenza a cui è ridotto il PD locale. Ribadisco che i partiti non hanno più il ruolo di elaborazione politica, sono anni che si discute di poco o niente, che si delega tutto a chi amministra gli enti locali e a chi siede nei vari consigli di amministrazione.
Però credo anche che il PD e tutta la storia da cui viene (PCI- DC), le speranze che questa storia ha rappresentato, vanno e andranno oltre la festa dell’unità, il gazzettino anonimo, le lettere agli iscritti e lo stesso attuale sindaco. Sarebbe ingeneroso e anche sbagliato, secondo me, identificare tutto con il periodo che ha portato alle ultime elezioni amministrative. Non so cosa succederà al PD, penso che non possa mancare nella vita politica e mi pare assurdo che la segretaria provinciale non si assuma la responsabilità di venire a Chiusi ad affrontare questa drammatica situazione.
Mi sono addentrata in un discorso molto complesso su cui ci sarebbe altro da dire, a me invece ora sembra importante e necessario ripartire e ricostruire i modi di fare politica.
Il bel risultato della lista Primavera ha risposto anche a questa esigenza.
Il comitato Res publica aveva iniziato un lavoro che secondo me andava nella giusta direzione, cioè dibattere su argomenti di interesse generale, garantendo la partecipazione a chi fosse interessato, promuovendo l’incontro e e il confronto, partendo appunto, dal rispetto per la “cosa pubblica”. Spero che questo lavoro riprenda al più presto.
x Paolo e Luciano: non so se è troppo lungo e poi mi sembra anche un pò contorto decidete voi che farne. ciao
Caro Luca, mi hai tolto le parole di bocca. Ierisera non vedere nessuno della giunta e nessun consigliere di maggioranza, nonchè nessun sostenitore della lista Scaramelli è stato a dir poco imbarazzante. Evidentemente preferiscono organizzare feste piuttosto che pensare a questioni importanti quali i temi referendari… qualcuno riesce ad immaginare perchè??? Ma questo noi lo avevamo già visto anche in campagna elettorale. Evidentemente sta bene così. Peccato, perchè è stata una serata interessante. Come si dice: “margaritas ante porcos”.
Luciano (Fiorani) il PD a Chiusi deve cambiare perché oggi l’alternativa a Berlusconi OGGI passa attraverso il PD nazionale. Se vogliamo un’alternativa dobbiano necessariamente cercare di riformare il PD anche a livello locale.
Se poi c’è un’alternativa credibile che per ora non vedo discutiamone.
Quel che resta del Pd di Chiusi ormai con la poliitca ha più assai poco a che vedere.
Facciamocene una ragione e guardiamo avanti e altrove.
Luca, queste cose io nel io nel mio piccolo le dico da anni, anche fuori Chiusi e soprattutto a Moiano, dove storicamente è esistita una altra e corposa ed efficiente organizzazione.Le ho dette ai dirigenti e le ho dette ai militanti ma dirle anche e soprattutto adesso è ”aria fresca” e spesso come risposta ricevi un risolino di ritorno fra il beffardo ed il sarcastico, poichè sei considerato fuori del tempo , un retaggio del passato. Sono arrivato perfino a scrivere ai dirigenti provinciali sull’uso degli spazi e su quello che veniva fatto dentro una Casa del Popolo come quella di cui si parla, poichè diverse volte in occasione dell’8 marzo -voglio che si sappia- si effettua lo spogliarello maschile davanti ad un convivio di donne che si scatenano davanti agli uomini che si tolgono i pantaloni e si abbassano le mutande.L’unica risposta mesta che ho ricevuto è stata quella che tutto questo è pur vero ma che loro hanno dato lo spazio in affitto e l’affittuario ci fa quello che crede. Ma ti sembra dignitoso ? Ti sembra etico? Ti sembra morale e giusto? Il fatto ancor più grave è che alla gente appaia normale tutto questo e poi parlano di voler cambiare il modo di pensare. Quindi cosa ti vuoi aspettare? E’ grassa se trovano i militanti per farti mangiare una grigliata di salsicce. Ecco perchè molti dentro a quel partito non tollerano Vendola, ridono a denti stretti su Pisapia e De Magistris e remano perchè penetri sempre di più l’apparire anzichè l’essere. Questo è un processo culturale studiato a tavolino e non è casuale. Tralascio i nomi dei principali responsabili di questa ignobile involuzione a livello nazionale perchè tutti li conosciamo. Chi parla di rinascita politica di quel partito accetta e condivide anche questo ed anche le tante discrasie che sà bene che non potrà cambiare perche più robuste e resistenti di loro. Ma al loro interno c’è chi olia il meccanismo. La natura è natura…..