“Che bello qui!” ha esclamato Cinzia, ragazza disabile di Rosignano Monferrato, chiedendo la parola al termine dello spettacolo.
Ed ha sintetizzato così lo stato d’animo prevalente delle circa 700 persone che, provenienti da 12 diverse località della Penisola, hanno dato vita al terzo fine settimana del festival nazionale “Ragazzi in Gamba”, dedicato al cortometraggio e al teatro.
Sabato 12 e domenica 13 è apparsa la bellezza di una variegata umanità giovanile che sa pensare, produrre arte e cultura ed essere così motivo di speranza. La capacità di pensare e affrontare gli aspetti profondi della vita come il senso dell’esistenza, il mistero della morte, il dramma dell’incomunicabilità, le grandi tragedie della storia o i fatti quotidiani che possono accadere in una scuola è apparsa nei cinque cortometraggi di sabato.
L’ Istituto “Ferraris – Brunelleschi” di Empoli ha presentato “La scelta” e “… E’ la paura Sancho”, frutto entrambi di una ricerca profonda e sentita, personale e comunitaria, sui drammi dell’esistenza che si apre alla speranza. L’ I.C. di Minervino Murge ha invece affrontato il tema della Shoà con “A ricordo di chi c’era e a memoria di chi non c’è” arricchito da canti originali in lingua ebraica e yddish. L’ I.S. di Castelvoturno ha gridato, ma con compostezza, il desiderio profondo di liberarsi della malavita organizzata con “La legalità rende liberi”. Mentre l’ I.C. di Casola (Na) ha presentato, in forma scanzonata e disinvolta, quelle birichinate alla giamburrasca che coloriscono i ricordi di scuola.
Caratteristica comune a tutti i cortometraggi, come ha dichiarato Lauro Crociani, massimo esperto in materia gentilmente intervenuto alla rassegna, è stata la professionalità tecnica e maturità espressiva che hanno saputo fondere contenuto e forma. E poi c’è stato il teatro, quello brillante, simpatico, musicale, pressoché perfetto dello “Speciale anni ‘80” della Tozzi di Chianciano Terme per la regia dell’incontenibile maestra Linda Caroti; quello elegante che esalta la moda italiana e la bellezza mediterranea nella sfilata di moda “Ecole de mode … ou de magie?” dell’ I.P.I.A “Marconi” di Giugliano. Apprezzato e originale è stato il “Torneo d’armi”, offerto dagli spadaccini di “Santaccio da Pistoia” di Chiusi. La leggerezza della danza è stata esaltata ne “Il lago dei cigni” del 2° Circolo Didattico “Giovanni Modugno” di Monopoli il cui dirigente scolastico è entrato, come pochi, nello spirito della rassegna. Lo stesso dicasi di Saverio Pompamea, presidente dell’ Ass. Solirunners di Talsano (Ta) che ha presentato, in maniera originale e scanzonata, la celebre favola di “Cenerella”.
Tutto teatro poi domenica con “Diversi ma uguali” dell’ I.C. di Casola, mirabile e poetico affresco delle differenze dell’Italia che fanno la bellezza dei suoi 150 anni di storia dalla sua unità. Uno spettacolo allo stato puro è stato poi “Musica e disabilità” dell’ I.S. “Sobrero Luparia” di Rosignano Monferrato (Al) che, grazie anche alle suggestioni spettacolari dei giochi circensi, ha saputo esaltare gli aspetti consueti della vita che diventano così una catarsi di bellezza. Il “Ferraris Brunelleschi” di Empoli ha avuto il coraggio di affrontare quel forte sentire e quel profondo pensare del mondo greco antico con “La ferita e l’arco”, in cui ciascun ragazzo ha interpretato una versione personale degli eroi greci all’interno di scenografie e costumi d’effetto e curati nei particolari.
Una piacevole sorpresa, una esaltazione di quell’improvvisazione che è caratteristica specifica di Chiusi ed un momento di piacevole simbiosi tra pubblico e attori è stato lo spettacolo “Improvvisazioni creative” degli studenti dell’ I.S. “Valdichiana” di Chiusi, per la regia del bravissimo e nostrano Renato Preziuso. In appendice allo spettacolo di domenica, quasi fuori programma, l’ I.S. “Baccelli” di Civitavecchia ha presentato “Trasformazione negata”, ambientato nell’antico Egitto, dall’argomento scabroso, in cui giovani attori hanno recitato da professionisti.
Il prossimo appuntamento è per martedì 22 quando, in uno spettacolo non stop, si presenteranno dieci scuole, le stesse che il giorno dopo parteciperanno, insieme ad altre, all’udienza del Santo Padre. Insieme al nostro Vescovo, in Piazza S. Pietro, ci saranno quel giorno 700 persone, provenienti da diverse regioni italiane. E sarà il Giubileo di “Ragazzi in Gamba”.