Bianco, rosso e nero: I nostri anni di piombo

di Anna Duchini

Un tuffo nel passato, un passato che proprio in questi giorni sembra riproporsi. L’ultimo spettacolo che Marco Lorenzoni con i Semidarte mettono in scena domenica 20 e lunedì 21 maggio alle ore 21,15 al teatro comunale di Città dlla Pieve ci riporta a quelli che per tutti sono gli anni di piombo.

Bianco, rosso e nero è il titolo di questo nuovo lavoro. E’ il racconto di “un’Italia che in quegli anni non era bianca, rossa e verde… ma bianca, rossa e nera”.

Un periodo della nostra storia che ha segnato, anche nel fisico, tante persone e che ha lambito queste parti con attentati e arresti.

Dopo temi più “leggeri” stavolta Lorenzoni, Storelli, Poliziani &C si cimentano con un argomento “tosto”. La collaudata capacità di confezionare spettacoli, di tutto il gruppo, è garanzia di qualità anche per questo nuovo appuntamento.

Per informazioni e prenotazioni:

Primapagina 0578 21620 ptimapaginachiusi@tin.it

Ufficio Turistico Città della Pieve 0578 299375

Botteghino ore 17-20 nei giorni di spettacolo.

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2 risposte a Bianco, rosso e nero: I nostri anni di piombo

  1. carlo sacco scrive:

    Scrivo dopo aver visto la rappresentazione.Forse sarà il senso di appartenenza ma le questioni più larghe che riguardano il territorio ed i vissuti di quegli anni hanno sempre un grosso imprinting nella memoria e nell’emotività.Ho trovato la cosa estremamente positiva soprattuto pensando a quella generazione che non esisteva quando avvenivano quei fatti delle stragi e del confronto violento.Si scoprirà l’acqua calda ma qualcuno forse-che ha trent’annni -si meraviglierà che quanto è oggi
    nei modi e nelle forme è la diretta conseguenza di quello che è avvenuto ieri.E ieri i giovani e la politica erano sentiti e vissuti anche in quel modo.

  2. marco lorenzoni scrive:

    Quando abbiamo cominciato a lavorare a questo spettacolo non pensavamo che il tema potesse tornare così d’attualità… Sì, è un tuffo nel passato, il nostro passato (neanche troppo remoto) ma anche un modo per riflettere sul presente e sulle nostre stesse valutazioni di allora e di oggi. Ovviamente è solo teatto. E riflessione. Nessuna velleità di propinare verità storiche.
    “… capivamo di essere tanti, capivamo di essere forti, il problema era solamente come farlo capire ai morti…” cantava in quegli anni Claudio Lolli. E gli attentati, i suicidi causa crisi di oggi ci fanno tornare proprio lì…
    Vi aspettiamo. E’ gradita la prenotazione.

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