“Tommaso fallo te, dai che sei laureato e non c’hai nulla da fare!”
Questa frase ultimamente me la sento dire molto, troppo spesso. E può succedere così che si riempie la giornata di commissioni, per fare la spesa, portare la macchina dal meccanico, ecc…
Però, questa mattina, verso le 10 e mezza, ho avuto modo di accendere e vedere per 20 minuti, su Rai Storia, un documentario sull’assassinio di Walter Tobagi. E ora, poco prima di cena, mentre scrivo, comincio a rifletterci sopra…
28 maggio 1974: strage di Piazza della Loggia a Brescia. 28 maggio 1980: uccisione del giornalista Walter Tobagi.
Due eventi diversi, ma figli comunque di quel tempo. Due eventi, ahimè, quasi sconosciuti a chi ha più o meno tra i venti e trenta anni di età, (senza neanche tener conto di chi ne ha meno).
Lo spettacolo “Bianco, Rosso e Nero” portato in scena a Città della Pieve il 20 – 21 maggio è stata un’occasione, per me, di avvicinarmi ad un periodo della storia italiana di cui conoscevo ben poco! E se volessimo ricordare tutte le date delle vittime innocenti di quegli anni, dovremmo riempire il nostro calendario.
L’ingresso di questi temi all’interno del mondo scolastico è necessario, soprattutto nelle scuole superiori. Ma se non fosse possibile attraverso i programmi ministeriali, si possono trovare vie traverse?!? E’ un appello a mio avviso necessario, perché non si scordi questo periodo importantissimo!
Perché si faccia capire alle future generazione che ancora si muore per le idee…
Perché i volti da ricordare sono molti…
Perché tante date sono come questo 28 maggio…
Molto bella questa tua espressione Tommaso:”perchè si faccia capire alle nuove generazioni che ancora si muore per le idee”.
Di fronte alla saturazione delle menti da parte dei mass media che influenzano profondamente i comportamenti della vita delle persone,la disponibilità a morire per delle idee rimane la pietra angolare che segna la diversità di chi è portatore di idee e chi rinuncia ad esserne depositario-qualsiasi esse siano-in cambio di un assoggettamento volontario alla grigia e servile emulazione comportamentale del conformismo politico ed economico.Negli ultimi anni solo utili idioti hanno plaudito a ciò che gli avevano raccomandato altri di plaudire: il crollo delle ideologie,come se fosse possibile separare l’uomo dall’idea.Ma erano in malafede e lo sapevano.
Bianco, rosso e nero è uno spettacolo che andrebbe replicato in tutte le scuole.