Sono passati solo 10 giorni dal Consiglio Comunale straordinario sulla situazione dell’economia di Chiusi, in cui tutti abbiamo preso atto della crisi che sta colpendo le attività economiche della nostra città e in cui tutti, compresi i cittadini intervenuti, abbiamo convenuto sulla necessità di interventi straordinari anche da parte dell’amministrazione comunale.
Ma, alla prima occasione, gli amministratori, nel Consiglio Comunale dell’altro giorno, come se niente fosse successo, ci hanno proposto di approvare la destinazione di 450.000 euro, che di questi tempi sono manna dal cielo, alla realizzazione dei soliti marciapiedi e dei soliti parchi giochi.
Noi comprendiamo e condividiamo che le promesse elettorali devono essere mantenute, ma in questa situazione di crisi pensiamo che le priorità siano ben altre e pensiamo che i cittadini comprenderebbero se si spiegasse loro che i marciapiedi e i parchi giochi, seppure opere necessarie, devono passare in secondo piano rispetto a interventi che possano consentire di alleviare i gravi disagi che molti di loro stanno affrontando.
Noi, nei nostri interventi, abbiamo fatto alcuni esempi di come potrebbero essere investite risorse per provare ad ottenere risultati in questo senso.
Abbiamo proposto la costituzione di un fondo di dotazione per favorire l’assunzione dei giovani che poi potrebbe essere esteso a coloro che, vicini all’età pensionabile, stanno perdendo il posto di lavoro, che sono poi le due categorie sociali che più risentono degli effetti negativi della crisi. I giovani, perché stanno perdendo la speranza di trovare un lavoro, e gli anziani che perdono il lavoro, perché difficilmente saranno assunti di nuovo.
Abbiamo proposto di usare una parte delle risorse a disposizione per abbattere l’Imu, se non a tutte, almeno a quelle aziende che versano in maggiori difficoltà e per le quali anche poche migliaia di euro possono costituire una boccata temporanea di ossigeno nell’attesa di una ripresa più consistente.
Abbiamo proposto di progettare e realizzare infrastrutture che siano a servizio di un progetto di sviluppo economico ben caratterizzato e definito.
Detto ciò, non pretendiamo che le nostre proposte vengano condivise ma almeno che vengano individuati altri interventi che possano servire a migliorare le condizioni sociali ed economiche attuali e a dare una speranza che in futuro Chiusi possa tornare ad avere un’economia sana e che, come ama ripetere il nostro sindaco, “generi ricchezza” ma una ricchezza alla quali tutti possano aspirare.
Non ci sembra che costruire marciapiedi ed allestire parchi giochi vada in questa direzione.
Non ero presente all’ultimo consiglio comunale ( ho ovviamente giustificato la mia assenza). Mi spiace davvero perche’ in rappresentanza della lista civica i cittadini per chiusi avrei sicuramente appoggiato le proposte della lista primavera perche’ le ritengo assolutamente rispettose delle reali necessita’ dei cittadini di chiusi, pur non svilendo o sminuendo l’opportunita’ di prevedere la costruzione di strutture come i marciapiedi o i parchi gioco.
Ma ci sono delle priorita’, delle emergenze che non possono essere ignorate cio’ rientra anche nel programma prospettato dalla mia lista civica in ordine alla formazione di un progetto globale, unitario con una visione allargata ed afferente ai bisogni veri, immediati del paese. Ma cio’ non sembra essere stato preso in considerazione dai giovani amministratori che si vantano di approvare un bilancio senza anima, poggiato sulla sabbia, neanche sul mattone, perche’ non attuale come linea politica a quello che e’ l’indirizzo programmatico nazionale.
Anche la Provincia fa sapere di esser “attenta” alla situazione Edilcentro (vedi articolo sul sito di Primapagina)…
parlano di una riunione a Siena per la cassa integrazione…
E meno male che anche la Cgil si fa sentire…
Solo a Chiusi tutto tace… Cgll compresa…
Proprio oggi la Nazione pubblica la presa di posizione (assai preoccupata) della Cgil riguardo alla situazione dell’Edilcentro.
Delle altre aziende in crisi non si fa menzione ma la situazione non accenna a migliorare, anzi, mentre i giovani amministratori sono alle prese con tutt’altro.