Letteratura e…. è il primo Festival della Letteratura che si terrà quest’anno a Città della Pieve nell’ultimo week end di giugno, progetto elaborato da Maria Luisa Meo e Maddalena Santeroni
40 iniziative in un programma intenso che va dal venerdì alla domenica, con appuntamenti tra conferenze, musica, mostre incontri gusto e sapere.
Ogni giorno sarà dedicato ad un tema: la criminologia, il cinema e la psicoanalisi. Tre appuntamenti con grandi personalità della penna e dell’arte che faranno di questa tre giorni una culla della cultura e perché no dello svago.
Incontri con: Simona Argentieri, Angelo Bucarelli, Lorenzo Canova, Lauretta Colonnelli, Luca Camerota, Francesca Fenati, Paolo Franchi, Giorgio dell’Arti, Sonia Grandis, Anna Kanakis, Giovanni Luseroni, Loriano Macchiavelli, Marco Marchetti, Gianni Mariani, Daniele Nannuzzi, Mimma Nocelli, Andrea Purgatori, Paolo Scandaletti, Clara Sereni, Alessandro Sciortino, Valeria Palumbo, Gemma Trapanese, Sarantis Thanopulos.
Città della Pieve ha scelto la cultura per offrire agli ospiti un calendario vario e denso di interessi e che sappia valorizzare il territorio, e le specialità che esso offre.
Accoglieranno gli incontri, il seicentesco palazzo della Corgna così come il piccolo e delizioso Teatro degli Avvaloranti e il Palazzo Orca.
Una divertente serata Murder party sarà la conclusione dell’incontro con lo scrittore noir Loriano Macchiavelli e il criminologo Marco Marchetti, venerdì sera tutti a caccia dell’assassino al Ristorante lo Zafferano! Sabato appuntamento con il cinema, dopo l’incontro con Andrea Purgatori e Mimma Nocelli omaggio ad un grande del cinema con la proiezione: “Alberto Sordi” di Daniele Nannuzzi. La domenica dedicata alla psicoanalisi ed agli incontri con i grandi psicanalisti Simona Argentieri, Gemma Trapanese e Sarantis Thanopulos e a seguire la rappresentazione teatrale : Diego ed altri incidenti di Valeria Palumbo.
Inoltre mostre d’arte di Angelo Bucarelli e Thomas Corey, e conferenze monotematiche sull’arte di Lorenzo Canova e sulla pubblicità di Alessandro Sciortino.
Appuntamenti per le presentazioni dei libri degli scrittori: Anna Kanakis, Giorgio dell’Arti, Clara Sereni e Paolo Scandaletti. Ed infine uno spazio per i piccoli nel Giardino del Terziere Castello con giochi animazioni e letture.
A chiusura del Festival concerto con il fisarmonicista Gianni Mariani nella cornice del cortile di Palazzo della Corgna.
Insomma, Letteratura e molto altro a Città della Pieve dal 29 giugno al 1 luglio.
Capisco il commento, ma il fatto rimane che gli studenti di Cortona soggiornano a Cortona o Camucia, mentre quelli di Chiusi dovrebbero soggiornare a Chianciano.Le ultime due coppie di turisti, una italiana ed una americana, con cui ho parlato allogiavano al Patriarca. Il loro commento: ” ci sarebbe piaciuto alloggiare a Chiusi”. Loro parole, non mie.
Donatelli, il senso era quello poi chiarito ulteriormente da Lorenzoni: far capire che questa potenzialità c’è davvero e che è quindi necessario fare le infrastrutture. Molti invece pensano che non ci sia questa opportunità e vogliono la prova fumante.
Un bus che prende le persone da Quercialpino o Chianciano e le riporta a fine giornata, è una cosa semplice da organizzare. Si è sempre fatto anche nelle produzioni teatrali estive, dove i Bus scolatici del Comune prendevano i professori d’orchestra o i coristi per portarli sul luogo di lavoro. A Chiusi spesso si teorizzano troppo le cose pratiche e troppo poco quelle che andrebbero invece inquadrate da un minimo di sistema teorico che permetta di agire presto e bene.
Una domanda: dove si pensava di creare posteggi alternativi? A S. Mustiola? Al Lago? Alla Stazione? A Montallese? Lungo le strade di Chiusi? 125 macchine di visitatori ( e sono poche) dove si pensa di metterle anche con il parcheggio dei Giardini aperto? O l’esempio è troppo visionario, o troppo complicato per essere capito?
Uno studernte di Los Angeles, o Sydney, o Londra a casa sua avrà una macchina propria o altri mezzi di transporto che a Chiusi consistono di un Bus che va da Chianciano a Chiusi e viceversa, e non a tutte le ore. O Miccichè prevede che gli studenti affittino macchine o Vespe per spostarsi da Chianciano a Chiusi? Tra parentesi Quercialpino è più vicino…..potrebbero fare il tragitto a piedi!
Mi sembra strano che prima si cerchi di far venire la gente e poi costruire le infrastruttre necessarie per accogliere appunto la gente che è stata ‘invogliata’ a venire a Chiusi.
Per Donatelli, certo quello dei posteggi e della ricettività è un problema, ma non il principale. Prima bisogna creare il presuposto che possa richiamare studiosi, studenti, visitatori… e nel fare questo porsi anche il problema di dove alloggiarli e farli posteggiare.
Se si fanno le feste nei posteggi, senza crearne di alternativi, pi il problema si aggrava…
Proprio per le cose che dice Luca Scaramelli ho proposto (su primapagina in edicola in questi giorni e sul sito del giornale) un summit sui “giacimenti cultuali” a Chiusi. Stati generali della cultura, ho scritto, per semplificare.
Una incontro plenario tra tutticoloro che a vario titolo siinteressanto di attività culturali (che non sono il folklore o la promozione turistica) pr fare il punto delle risorse disponibili e poi progettarne un uso proficuo… Vediamo se qualcuno risponde.
Donatelli caro, uno studente di Los Angeles ma anche di Sydney ma anche di Londra se lo mettiamo a dormire a Chianciano, scriverà a casa che è stato fortunato perché dorme vicinissimo al luogo di studio…
Ma, maremma scangherata, dove li mettiamo tutti sti studenti?
Cultura è una definizione a cui andrebbe, da solo, dedicato un’intero dibattito. Comunque anche le manifestazioni “folkloristiche” sono espressione di Cultura, così come lo è, del resto, il Palio a Siena. In ogni caso è ingiustificabile che Chiusi non sia già un centro internazionale di studi sul mondo Etrusco. E qui il problema però torna ad essere Culturale, di una Cultura che a Chiusi esprime solo alcune manifestazioni (e in certe modalità) e non altre e così, fatalmente, il cerchio si chiude. Avevo personalmente provato anche a fare una proposta concreta rispetto alla cultura etrusca….ma per la “coltura”, oltre alla pianta, ci vuole anche un terreno fertile……
A mio parere a Chiusi si è creato un equivoco confondendo attività folkloristiche, alcune anche lodevoli, con attività culturali.
E spesso nell’equivoco sono caduti anche i critici di quelle manifestazioni. In sostanza le varie attività delle contrade e dei terzieri sono attività che non hanno il compito di riempire il vuoto culturale, quindi sbaglia chi le critica investendole di un ruolo che non possono avere e al tempo stesso sbagliano quegli amministratori che pensano di realizzare un programma culturale per il paese con feste e manifestazioni come quelle in programma a chiusi nei mesi estivi. A Chiusi sul folkloristico ci siamo, sul culturale non siamo nemmeno all’abc, un paese come il nostro, insediamento tra i più importanti dell’antica civiltà etrusca, non può non essere luogo di convegni a livello internazionale, non può non essere luogo di attività a livello universitario. A Cortona durante tutto l’anno sono ospitati centinaia di studenti d’arte provenienti dalle università americane, non potrebbe essere la stessa cosa a Chiusi per l’archeologia?
Fatemi una cortesia Dopo il festival qualcuno mi dica quanta gente c’era a Città della Pieve. Non dovrebbe essere difficile calcolare quanta di quella gente Chiusi avrebbe potuto ospitare (parlo di posti macchina). Forse la risposta alle domande poste è li.
Gli insegnanti che dovrebbero essere i primi “intellettuali” del paese a Città della Pieve sono presenti e si fanno sentire.
A Chiusi, eccezion fatta per Luciano Gherardi (in un passato più o meno recente), sono completamente avulsi dalla vita cittadina se non per qualche iniziativa strettamente scolastica.
Questa almeno è la mia sensazione.
Si poteva fare… ora non più. Mica si può arrivare sempre secondi, terzi, quarti…
A Città della Pieve – anche in Comune, ma non solo in Comune – c’è gente che lavora sui temi culturali e di iniziative ne tirano fuori parecchie, alcune molto buone peraltro… Tante persone mi hanno chiesto, per esempio, come mai il Forum Cronache Italiane che ha visto partecipare in 5 edizioni scrittori, giornalisti, personaggi della politica e dello sport (da Vaime a Clara Sereni, da Giovanni Impastato a Luca Cardinalini o Paolo Barnard, da Balmamion a Rivera per dirne solo alcuni…) primapagina che ha sede a Chiusi lo organizzi a Città della Pieve… La risposta è la stessa di prima…
Mi domando una cosa: si potrebbe fare una iniziativa del genere a Chiusi ? Sarebbe una cosa qualificante,magari mirata a categorie di letteratura( classici storici, periodi limitati del tipo Romaticismo, e/o Verismo Italiano e straniero,Letteratura di viaggio vecchia e nuova che sta per esempio prendendo molto pubblico, con intervento di scrittori oppure di storici.Ci sarebbero giornalisti e scrittori da chiamare,da far intervenire.Mi domando, chi tiene le redini del dicastero della cultura perchè non pensa ad una iniziatica del genere ?
A Città della Pieve per esempio c’è una rosa ed una quantità di persone che possono fare i referenti per una cosa del genere,preparate e
autorevoli,professori e professoresse,magari non direttamente impiegate professionalmente in letteratura ma con una cultura storica e letteraria di tutto rispetto.A Chiusi ?