Il Parmigiano della solidarietà

di Elisa Politini

Tutti quanti siamo stati colpiti dal terremoto in Emilia, dalla gravità dei danni a persone e cose.

Forte è quindi l’esigenza di attivarci per poter portare un aiuto di qualsiasi entità.

L’Associazione UIDU’ ha deciso di dare il suo contributo creando un gruppo di acquisto del parmigiano “terremotato”, infatti 4 aziende sono state fortemente colpite dal sisma che le ha rese inagibili e ha danneggiato la filiera di questo formaggio unico nel suo genere e conosciuto in tutto il mondo come simbolo dell’eccellenza italiana.(si parla di 600 mila forme danneggiate...solo un numero ,ma magari ci da un’idea dei danni!!!!)

E un’iniziativa che vogliano fare presente perché riteniamo abbia una grande utilità diretta e sia una forma di solidarietà accessibile, unico inconveniente è che le aziende in questo momento non sono attrezzate alla spedizione, quindi è necessario andare direttamente allo spaccio delle aziende; ovvio che non tutti si possono recare in Emilia per l’acquisto del parmigiano in questo caso sappiate che dall’11 Giugno nei supermercati Coop è disponibile il “Parmigiano della solidarietà “ contrassegnato da un bollino blu: Coop devolverà 1euro per ogni chilo di parmigiano venduto.

Insomma ci vengono offerte molte possibilità per aiutare,quindi cerchiamo di fare il possibile (ovviamente ognuno nel limite delle sue possibilità) per una terra forte e piena di risorse descritta nel migliore dei modi da questo articolo apparso sul Resto del Carlino il 6 Giugno:

 

L’Emilia Romagna è quel pezzo di terra voluto da Dio per permettere agli uomini di costruire la Ferrari. Gli Emiliani-Romagnoli sono così.
Devono fare una macchina? Loro ti fanno una Ferrari, una Maserati e una Lamborghini.
Devono fare una moto? Loro costruiscono una Ducati.
Devono fare un formaggio? Loro si inventano il Parmigiano Reggiano.
Devono fare due spaghetti? Loro mettono in piedi la Barilla.
Devono farti un caffè? Loro ti fanno la Saeco.
Devono trovare qualcuno che scriva canzonette? Loro ti fanno nascere gente come Dalla, Morandi, Vasco, Liga.
Devono farti una siringa? Loro ti tirano su un’azienda biomedicale.
Devono fare 4 piastrelle? Loro se ne escono con delle maioliche.
Sono come i giapponesi, non si fermano, non si stancano, e se devono fare una cosa, a loro piace farla bene e bella, ed utile a tutti..
Ci saranno pietre da raccogliere dopo un terremoto? Loro alla fine faranno cattedrali. “

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6 risposte a Il Parmigiano della solidarietà

  1. pmicciche scrive:

    Si anche un amico imprenditore di San Giovanni in Persiceto mi ha appena confermato i danni subiti dalla ditta Carretti e la conseguente commercializzazione ancora in atto di varie tipologie di Parmigiano. San Giovanni è ai margini della zona più colpita ma ha subito comunque dei danni di una certa entità.

  2. Sì, raccogliamo adesioni e vi daremo personalmente notizie su come pagare, prezzi e peso del formaggio in vendita…
    Scriveteci su forum_giovani@googlegroups.com

  3. pscattoni scrive:

    La notizia che ci ha dato Giovanni (Fiorani) non sembra essere esatta. Oggi su orvietonews.it è stata pubblicata la notiia di un’iniziativa analoga organizzata da slowfood:
    http://www.orvietonews.it/it/index.php?id=31485

  4. luca scaramelli scrive:

    ma a parte il parmigiano venduto alla coop, il gruppo di acquisto come intendete farlo funzionare?, raccoglierete delle richieste e farete un acquisto?

  5. Elisa Politini scrive:

    L’azienda a cui ci vogliamo rivolgere (che si trova a S.Giovanni in Persiceto)aggiorna la sua pagina internet costantemente proprio sulle possibiltà di acquisto e sui prezzi del parmigiano. Loro ad oggi hanno a disposizione tre tipi di parmigiano di varia stagionatura in pezzi da un chilo.
    Quindi almeno da questa azienda è ancora possibile comprare parmigiano terremotato!!!!!…

  6. Domenica mi trovavo a Sant’Agostino a casa di un collega. Mi dicevano che di parmigiano danneggiato dal terremoto non si trova più nemmeno una scaglia, visto che ovviamente tutti hanno fiutato l’affare: nel giro di 15 giorni è stato venduto praticamente tutto a prezzo ribassato (3/4 € al mercatino della Coldiretti).
    Probabilmente al momento ci sono alcune aziende che hanno problemi di stoccaggio di forme integre.

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