Mi scuso in anticipo se questo mio intervento suonerà troppo didascalico e magari un po’ supponente, ma mi pare necessario.
Infatti da qualche tempo su chiusiblog si sta svolgendo un dibattito sulla trasparenza nell’agire della nostra amministrazione comunale. Coloro che sono intervenuti sembrano concordare su un aspetto ormai evidente su come si muovano sindaco e giunta. Sono un esempio eclatante di doppio governo: quello pubblico infarcito di molta retorica e propaganda e uno invisibile o comunque opaco dove le decisioni vengono prese senza motivazioni credibili e comunque in maniera non trasparente.
La vicenda della consultazione per la chiusura di un tratto di strada nel centro storico che è stata formalmente presa ben dieci giorni prima della famosa e tanto celebrata iniziativa pubblica.
Nei nostri dibattiti sono emerse posizioni diverse. C’è stato chi ha di fatto gettato la spugna: a Chiusi il disinteresse di gran parte della popolazione che si accontenta felice del governo della propaganda e non si fa domande, per interesse diretto o per pigrizia, sulle decisioni del governo reale (bioecologia, uso dell’area dell’ex centro carni, piano strutturale, nomine nella Fondazione Orizzonti d’Arte, etc.).
Altri, fra i quali mi annovero, sostengono che quella della trasparenza può essere una condizione da raggiungere attraverso un’azione progressiva. Utilizziamo come esempio un caso molto trattato su questo blog: il piano strutturale.
Il governo della propaganda ci ha raccontato di grandi dibattiti e di un sindaco disposto a rispondere alle domande dei cittadini per giorni fino a notte fonda. Ne abbiamo dibattuto a lungo e abbiamo messo in rilievo la strumentalità di certi comportamenti e le contraddizioni più evidenti come quella di pensare che una previsione assurdamente sovradimensionata possa essere portatrice di sviluppo.
Nella fase delle osservazioni, a mio avviso, abbiamo raggiunto elementi di trasparenza non trascurabili. C’è stato un comitato spontaneo di cittadini che è riuscito a presentare osservazioni con decine di firme. Queste osservazioni sono state immediatamente disponibili sul blog. Sono state anche pubblicate osservazioni sul campo sportivo e sull’archeologia. Dopo qualche giorno siamo riusciti ad individuare e pubblicare le osservazioni regionali, molto interessante e che in molte parti quella del comitato. Siamo anche riusciti a individuare e pubblicare su chiusiblog le osservazioni della Provincia, anch’esse assai interessanti. Abbiamo anche ricevuto dopo qualche settimana le osservazioni di ABC e prontamente messe a disposizione. Infine sono state anch’esse messe a disposizione sul blog osservazioni su Montallese e viabilità
Dal punto di vista della trasparenza gran parte delle osservazioni di “interesse generale” sono state rese disponibili per informazione, studio e dibattito.
Proprio nell’attuale transizione si sta consumando la fase meno trasprente del processo di approvazione. Si può immaginare che vi siano prima della delibera di contrdeduzioni del Comune (la risposta alle osservazioni) vi siano contatti informali in Regione e Provincia, dove le pressioni della politica “invisibile” possono contare
Cosa si potrebbe fare? Intanto aprire SUBITO un dibattito sulle osservazioni. Personalmente l’ho chiesto al PD che si era sì espresso, ma senza coinvolgere gli “iscritti semplici”, ma solo quelli degli organi dirigenti dei circoli. L’ho anche chiesto su questo blog a tutte le forze politiche, ma nessuna ha pensato bene di operare in questo senso. Secondo me siamo ancora in tempo. Ma soprattutto, in caso contrario, occorre giustificare queste posizioni “silenziose”. Secondo me siamo ancora in tempo a costruirlo questo dibattito.
Poi sarebbe necessario esprimersi sulle azioni future da svolgere dopo la delibera di controdeduzioni.
Non prima di trenta giorni dalla delibera il Comune dovrà provvedere alla pubblicazione dell’avvenuta approvazione sul Bollettino Ufficiale. A quel punto se si risconteranno illegittimità si potrà ricorrere al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) della Toscana. Il tempo disponibile sarà assai limitato e soprattutto il processo sarà costoso.
Si potrà anche (ma la procedura non è alternativa a quella del ricorso amministrativo) chiedere una conferenza paritetica interistituzionale dove Comune, Provincia e Regione si dovranno confrontare sul contenuto delle controdeduzioni. Lo potrà fare anche il Comitato che ha messo a punto alcune osservazioni.
Tutto il processo dovrà essere documentato in maniera tale che tutti poi si possano fare un’idea su meriti e responsabilità sulle scelte effettuate. Insomma la trasparenza per il principio di responsabilità.
@giorgio cioncoloni. Ci sono cose che un cittadino può fare, altre che debbono essere fatte dagli amministratori e altre ancora dalle forze politiche.
Io credo che ci siano piccole cose che possono essere fatte per la trasparenza e cercherò di tornarci sopra. E’ però evidene che se si assume un ruolo politico si ha anche la responsabilità di rispondere. Non si vuole fare un dibattito sul piano strutturale in una transizione delicata non c’è problema, basta dichiarare i motivi. A questo chia ha un ruolo pubblico non può sottrarsi.
@Paolo Scattoni. Ma perché si aspetta che siano le forze politiche a fare qualcosa?
Qualsiasi cittadino, se vuole, può essere il battistrada e il collante per iniziative in cui crede.
Qui sembra che ci siano tanti sapienti che danno ordini e un gruppo di pochi inservienti che devono eseguire e poi non si sa nemmeno che cosa perché ogni sapiente ha un interesse particolare che vorrebbe che gli inservienti eseguissero.
@Giorgio Cioncoloni. La mia teoria è molto semplice: per arrivare alla trasparenza occorre muoversi passo passo.
Ho ad esempio apprezzato la tua proposta di rendere permanente l’accessibilità alle decisioni di Giunta e Consiglio. Per il comune di Sinalunga, ad esempio, non è un problema.
Ho anche sollecitato di riprendere il dibattito pubblico alla luce di quanto emerso dalle ossservazioni di Regione e Provincia. Uno strano silenzio generalizzato da parte delle forze politiche.
La trasparenza sulla Fondazione orizzonti poteva essere ottenuta attraverso un’azione più incisiva per la pubblicazione delle lettere di dimissioni (Rosatio e altri). E potrei continuare a lungo. Insomma perché non si procede?
La storia dell’umanità è piena di belle teorie che però sono rimaste teorie e di conseguenza non hanno contributo a cambiare di una virgola il suo corso.
A me sembra che lo stesso stiamo facendo nelle nostre discussioni sul blog che sembrano finalizzate a prendere il primo premio per la teoria migliore.
Mi posso sbagliare, perché con l’avanzare dell’età la memoria comincia a fare brutti scherzi, ma non mi sembra che qualcuno abbia mai proposto un percorso pratico per realizzare le teorie espresse, che sono tutte belle e affascinanti ma non si riesce a capire chi e come le dovrebbe realizzare.
Piacerebbe a tutti volare alto, basterebbe che chi lo sa ci spiegasse come si fa, altrimenti, se il volo alto è fine a se stesso, si rischia solo di fare la fine di Icaro.
Parole sante Miccichè,la penso così anch’io ma per arrivare a codesta situazione che dici tu c’è bisogno di un partito dove le problematiche vengano dibattute e si tragga quanto ne esce.Un gruppo di intellettuali che guidano tale partito a livello nazionale e che hanno riproposto verso la base lo schema piramidale decisionale(le primarie sono forse una espressione democratica se le si guarda in tal modo ? Mah? …).La funzione del vertice è essenziale.Il partito che abbiamo di fronte e che non tollera contrarietà alla sua linea e fa di tutto perchè non ci sia dibattito significa una cosa sola: è organico agli interessi di gruppo, legati a quelli che dominano il paese,anche e troppo spesso con i sindacati.Difatti tale è la situazione dell’Italia ed anche di Chiusi.Ed alllora che ci vengano a parlare di sviluppo è alquanto risibile.E’ lo sviluppo di chi investe,di singoli,delle banche,molto meno del lavoro, che come si vede alle prime ventate c’è mamma cassa d’integrazione che li accoglie. Fino a quando chi lavora non si organizzerà sul serio sul piano di dove e quando si formano le istanze che dovrebbero guidare una comunità la situazione potrà solo peggiorare,altro che sviluppo….
Paolo (Miccichè) la tua considerazione sulla percezione riguardo all’opinione degli elettori della maggioranza è giusta e puntuale e riporta il discorso sulla discussione che abbiamo fatto qualche giorno fa sull’opposizione. ti rimando al mio ultimo commento riguardo ai 4 punti che avevi elencato, che forse è sfuggito perchè l’articolo è scivolato via superato da altri successvi.
Carlo Sacco, che la Democrazia sia imperfetta lo si sa ma l’alternativa non può essere una manciata di intellettuali che pensano di “intelligere” meglio della Massa rimbambita dalla Propaganda; perchè questa si chiama Oligarchia e non è poi così dissimile dal Totalitarismo.
Quello che manca è sicuramente l’Informazione ma anche una proposta alternativa forte, caratterizzata e anche “etichettabile”, un progetto nuovo che voli alto e che aggreghi valori e passioni. Ma sento già le repliche: ” Al tempo, qui a Chiusi queste cose non funzionano, sappiamo noi come si deve agire, ci vuole cautela, piccoli passi, che alla fine sono meglio di niente……”. Sarà, ma chi vola basso, si ritrova in basso.
Sarebbe interessante riconsiderare in molti casi il termine ”Democrazia”che può dire tanto ma anche dire nulla.Mi chiedo quanto possa conoscere un popolo od una comunità che chiamato a pronunciarsi su un futuro che lo riguarda fitto di insidie e di assoggettamento dell’interesse pubblico a quello privato in maniera palese,decida di pesare a favore di quest’ultima chanche. Per questo il problema è sempre quello della corretta informazione.Se si ha una corretta informazione su di un piano futuro allora la domanda democratica viene esaustivamente validata.Non è così per il suo contrario.Pensare a come si sono svolti i passaggi dall’inizio di tale vicenda del Piano Strutturale cosa ha a che vedere con la democrazia? Posso sbagliarmi ma credo di poco.Le grandi rivoluzioni sono scoppiate sempre dopo che il popolo era stato imbevuto sul fatto che non stava poi poi così male.Le persone non mangiavano, la chiamavano democrazia(chi regnava) poi il popolo trovò il modo di ribellarsi.Vi ricordae le adunate a Piazza Venezia col Duce che diceva al popolo.”volete la guerra ?” ed il popolo rispondeva di sì ? Alllora era democrazia quella oppure il suo contrario ?
Sig.Farnetani, ha forse paura che non vedano più la luce 1.500.000 metri cubi ? Direi che ha questo timore visto che arriva a parlare di democrazia rappresentativa.Ha forse timore che possa venir conculcato lo sviluppo di Chiusi ? Me la spiego solo in tal modo la sua uscita, altro non troverei…..
Giusta la precisazione di Luca Scaramelli e sacrosanto il diritto anche di un solo, isolato cittadino di fare emergere possibili incongruenze, fino alla denuncia nelle sedi previste dalla Legge. Democrazia però è anche prendere atto della volontà popolare, sebbene, come in questo caso, scellerata.
Quello che manca, al momento, è proprio la percezione che gli elettori dell’attuale Maggioranza siano contrari agli atti amministrativi in questione, quando persino qualcuno che non l’ha votata è, su questo argomento, possibilista.
signor Farnetani essere eletti non significa ricevere una delega in bianco, non significa mettere in mano a poche persone il futuro di un comune attraverso l’approvazione di un piano strutturale scellerato, la democrazia rappresentativa deve avere dei limiti a garanzia dei cittadini altrimenti si chiama dittatura. questo vale a maggior ragione quando l’agire di un’amministrazione non risponde più al mandato elettorale ricevuto dai cittadini ma all’interesse di pochi come nel caso in questione.
E’ forse vero il contrario. La legge 1150 del 1942 prevedeva addirittura l’approvazione del Piano Regolatore attraverso un decreto reale e poi del Presidente della repubblica.Oggi, in Toscana, l’approvazione è del comune che deve però adeguarsi agli strumenti di pianificazione dei livelli superiori (Regioni e Provincia), mi sembra il minimo. Oppure ogni comune è una repubblica a sé?
Non credo che i quattordici anni che il comune di Chiusi ha impegato per adottare il Piano Strutturale siano da addebitarsi al “calvario” di questi ultimi sei mesi.
Voglio essere provocatorio: ma se per assumere una decisione un’amministrazione deve passare attraverso un calvario del genere, ma l’istituto delle elezioni a cosa serve? Qui è la democrazia rappresentativa ad essere messa in discussione. Legittimo farlo, ma allora si proponga di voltare pagina e diciamo che la democrazia rappresentativa non la vogliamo piú, quella in cui chi è eletto decide e poi si risottopone al giudizio popolare. Si propongano altre forme in cui le elezioni abbiano un ruolo marginale rispetto ai momenti decisionali
I problemi secondo me sono due. Il primo è quello della mancanza di dibattito sull’attuale passaggio: una valutazione delle “osservazioni istituzionali” di Regione e Provincia. Nessuno si è mosso (salvo il PD nella maniera a cui ho accennato nel mio post).
Il secondo problema è quello di una valutazione rigorosa, ma necessariamente anche veloce, di ciò che emergerà dalla controdeduzioni. Personalmente non vedo come il piano possa essere “aggiustato” rispondendo adegutamente a quanto osserrvato dalla Regione. Non sono, però, infallibile e magari verrò smentito. In quel caso non ci sarebbe bisogno né di ricorso né di conferenza paritetica interistituzionale.
Dopo tutta questa storia tu auspichi che non ce ne sarà bisogno ? Vorrebbe dire-se non mi sbaglio- che tu ritieni che la maggioranza possa addivenire a più miti consigli, il che mi parrebbe proprio strano poichè la cosa risale ancora prima della storia di questa maggioranza e soprattutto dati i trascorsi non vorrei vedermi scambiare un gatto da 1000 euro con due cani da 500 euro l’uno.Cioè in pratica tanto fumo e poco arrosto, anzi di arrosto nulla.Eco perchè secondo me occorre essere” più realisti del re” e cercare di procedere in una maniera che possa essere la maggiormente concertata all’interno del’opposizione, ma coinvolgendo la dormiente, schiva ed asettica cittadinanza tutta.Ma occorre prepararsi a questo e vorrei sentire anche altri pareri, incluso quello di Cioncoloni and Co, e della Sig.ra Fiorini.
Non possiamo ovviamente raccogliere ora i fondi necessari per un ricorso, è infatti auspicabile che non ce ne sarà bisogno. Se invece ce ne fosse è bene raccogliere le disponibilità a contribuire. In passato poi Giorgio Cioncoloni affermò che eventualmente se ne sarebbe fatto carico la lista de La Primavera. Comunque è sempre bene tenersi pronti.
Io comunque insisto perché LE FORZE POLITICHEN SI FACCIANO CARICO PER INCONTRI APERTI A TUTTA LA CITTADINANZA in relazione alle osservazioni pervenute, soprattutto quelle “istituzionali” di provincia e regione.
Paolo, nella mia scarsissima conoscenza delle procedure ritengo, dopo aver letto il tuo Post che occorrerebbe prepararci come contrastare il processo che chiaramente la maggioranza porta avanti e puntare alla conferenza paritetica interistituzionale alla quale fai menzione.Di contempo(e ripeto ”di contempo”) come cittadini passare in rassegna ai volonterosi che potranno sottoscrivere il costo di un ricorso al TAR per il quale -mi sembra di ricordare si poteva ipotizzare una spesa di 2000-3000 Euro. Da parte mia come elettore della Primavera e come cittadino di Chiusi sono pronto a sostenere tale sottoscrizione che mi sembrerebbe doverosa.Cerchiamo di indire a tramite la voce propagandata dal blog od altro velocemente da studiare un modo veloce di contarci. Invio tale risposta al tuo Post per sentire anche il parere di altri.