Ho partecipato al convegno degli “amici dei poveri” a Napoli. In delegazione con Claudio Provvedi, responsabile della “Fraternità René Hagen”.
Abbiamo dovuto esporre la storia particolare delle nostre piccole comunità di vicinato a Chiusi scalo. Realtà minime, ma a detta di tanti partecipanti, originali, significative e suscettibili di interessanti sviluppi nel contesto di crisi che stiamo vivendo.
“Dai racconti e dalle testimonianze udite, emerge un’ Italia -secondo le parole del ministro Riccardi– e una Chiesa che con “mezzi poveri” affrontano il mare grande della crisi, dell’ individualismo e della paura del domani… e seminano speranza proponendo nuovi stili di vita”.
Per me e stata una cosa che non avevo mai visto!
Non credevo che ci fossero in giro tanti matti come quelli che ho conosciuto in Fraternità Renè Hagen a Chiusi!
L’esperienza della Fraternità è sicuramente un punto di partenza importante e possinbile di sviluppi impensati.
Va quindi, a mio avviso, incoraggiata e sostenuta perchè rappresenta un nuovo modo, almeno qui da noi, di accostarsi a chi è in difficoltà.
E’ di queste iniziative (in tutti i campi) che Chiusi ha bisogno.