Forse c’è ancora un filo di speranza, di rinnovamento, di presa di coscienza dei problemi veri del paese.
Ho assistito da spettatore a un incontro nella mattinata di domenica scorsa, a Chianciano, tra moltissimi giovani e il segretatrio del Pdl, Angiolino Alfano. Ho avuto l’impressione di rivivere certi momenti importanti del passato quando ancora la politica e gli uomini, soprattutto, si impegnavano con determinazione per gli interessi del nostro paese, pur tra le diversità consolidate di movimenti e di aggregazioni non sempre convergenti.
Ho avuto cioè la sensazione di vedere giovani impegnati in un progetto politico anche in assenza di un portavoce, come dire, ufficiale; delle loro esigenze, hanno parlato, hanno ascoltato, si sono confrontati e hanno portato come proposta iniziale ed essenziale quella di ricostruire un paese di valori, di ideali, di correttezza, di rispetto dell’individuo e della persona.
Hanno parlato di varie problematiche, quelle più comuni, che oggi affliggono i cittadini: le tematiche del lavoro, delle pensioni, della crisi globale… E’ emersa altresì la volontà di riaffermare, nel caso qualcuno l’avesse trascurato, la nostra identità nazionale che non può e non deve sottostare a ricatti, compromessi o assestamenti, forse più politici che diplomatici, per ottenere, alla fine, “il nulla” che viene poi identificato con il disastro chiamato “spread”.
Anche gli interventi dei responsabili nazionali hanno avuto più un ruolo di ricucitori e non di “rottamatori” che mi ha convinto sia per la sobrietà del linguaggio che per la progettazione dei contenuti.
Ecco, mi piacerebbe poter creare anche a Chiusi, dove la mia funzione di solitaria opposizione è svolta in funzione delle vere e concrete necessità del paese, e instaurare un dialogo costruttivo, dove i numeri, pur contando, non rappresentassero un freno, un handicap per svolgere un lavoro in sintonia tra maggioranza e opposizione. Per il momento non vedo però grandi possibilità o, per meglio dire, grandi aperture.
Continuerò, per quanto possibile, a svolgere il mio compito soprattutto nel campo sociale perchè ritengo che anche con l’esempio si possano produrre effetti miracolosi e si possa dare un contributo ampio, pertinente e professionalmente valido.
Signora Vagnetti,con tutto il rispetto che il suo passato merita,ma quando cita l’emozione che le hanno dato dei giovani del PDL quando parlano-parole sue-di civile comportamento, correttezza,e soprattutto di ideali(ho detto ideali eh ?),io penso che lei si è trovata come d’incanto in un altra assemblea senza saperlo.Glielo dico spassionatamente perchè quei giovani sono gli stessi che fino a pochi mesi fa esaltavano Berlusconi e lo esaltano anche adesso,o sbaglio?L’impresentabilità assoluta del loro capo massimo pater familias, che ha delegato un altro per cercare di venir fuori dal pantano politico e morale in cui si è cacciato e nel quale ha anche lui contribuito a cacciare l’italia-perchè a questo punto l’hanno capito anche i sassi cosa è stata la febbre del Berlusconismo-mi sembra cosa strana e solo fuorviante,solo vane parole il voler contribuire a salvare l’Italia dopo anni che-certo non solo loro-ma anche loro l’hanno fatta mettere in ginocchio.Ora tutto d’un tratto Lei è rapita da quelle parole e da quei giovani.Io la capisco che tutto serve a raggiungere uno scopo,ma non dovrebbe cercare vie traverse per fortificare i suoi propositi.Con tutta la modestia possibile e ben sapendo che la Sua intelligenza politica dovrebbe spingerla a cercare da altre parti il sostegno.
Grandi e belle parole.
Speranza, Rinnovamento… Angiolino.
E ancora: Valori, Ideali, Correttezza, Rispetto dell’Individuo.
C’è bisogno di sottolineare per l’ennesima volta che gli ultimi venti anni sono stati l’esatto contrario?
Auguri… comunque.