Posso definirmi un lettore affezionato del blog chiusino, cui va riconosciuto, se non altro, di aver dato a chiunque abbia un minimo di pratica con il computer la possibilità di accedere ad informazioni sulla vita della nostra comunità altrimenti difficilmente accessibili.
Una novità, specialmente per chi non ha molte occasioni di frequentare bar, circoli o comunque luoghi dove tali informazioni circolano più facilmente, ma la cosa più pregevole è che, chiunque lo voglia, abbia anche la possibilità di commentare tali informazioni o notizie e magari di aggiungerne altre, criticare o elogiare comportamenti, decisioni, iniziative di chi amministra la cosa pubblica dei cittadini di Chiusi, di fornire informazioni su cultura, manifestazioni, storia e chi più ne ha, ne metta.
Ovviamente non dico questo per fare un elogio ai “conduttori”, che non ne hanno bisogno, quanto per rivolgere un appello agli amministratori ed ai rappresentanti politici dei partiti che compongono la maggioranza:
In sintesi, se ci siete …battete un colpo! Fatevi sentire anche qui, ci sono decine di cittadini, alcuni sicuramente anche vostri elettori che frequentano il blog, tutti con diritti e dignità da rispettare, anche da voi, che ne sarebbero lieti. Non posso credere che, almeno qualcuno del gruppo di maggioranza, non abbia mai visto le varie richieste di un vostro intervento, di una difesa di scelte, magari anche giuste; possibile che nessuno senta la necessità di “arrischiarsi” a intervenire in un dibattito aperto e franco? …”arrischiarsi”… mha!?…
O è la ritrosia ad accettare di essere criticati e la paura di capire che potreste aver commesso qualche errore che vi frena? “Essere criticati non è una sofferenza, né un segnale di debolezza. Se tutti sembrano essere d’accordo con ciò che facciamo o diciamo, abbiamo motivo di preoccuparci. O siamo così banali da trovare un facile consenso, o stiamo ascoltando solo chi ci è favorevole”.
Conosco e ho stima di molti di voi e proprio per questo non so darmi risposta da solo.
Però, ovviamente, ognuno ha diritto di comportarsi come meglio crede, se questo non lede il diritto di altri e a questo proposito, visto che chi sceglie di avere un ruolo pubblico come il vostro, non può avere figli e figliastri, ma deve mettere tutti gli amministrati su uno stesso piano e per tutti deve avere le stesse attenzioni. Mi pare quantomeno strano, invece, che proprio questo si stia facendo da parte di alcuni di voi.
Mi risulta che chi ha un accesso a facebook sia favorito, rispetto ad altri che non ne hanno, perché alcuni componenti la maggioranza mettono anche frequentemente nel loro profilo informazioni riguardanti decisioni ed eventi che coinvolgono l’amministrazione comunale e quindi i cittadini, ma anche informazioni che potrebbero essere utili a tutti. Allora mi chiedo, è giusto che la signora Maria o il signor Mario che hanno seguito il corso d’informatica per pensionati e quindi sanno “navigare”, ma non hanno un account sul libro delle facce (come me) non possano essere informati, a puro titolo di esempio, sul rinfresco che è stato organizzato, anche con i loro soldi, per inaugurare non so che? Penso di no!
Capisco che facebook sia usato da molti, giovani o meno, ma non per questo chi non lo usa può essere discriminato, per cui direi che o si scrive su tutti i possibili organi di informazione o su nessuno e per l’informazione si usano solo i canali istituzionali,… che tristezza, freddi e senza possibilità di commentare, (magari non quelli formato stampa di regime). In alternativa Chiusiblog mi pare sia aperto…
Ovviamente, nonostante tutto ciò, sono quasi convinto che continuerete noncuranti per la vostra strada, nel qual caso… vi auguro buon viaggio, ma se ce ne fosse bisogno, vi ricordo che sempre più gente comincia ad essere insofferente dei vari “Renzi e renzini” populisti, autocelebranti, similberluschi, alla perenne ricerca del consenso ad ogni costo, indifferenti alla vera partecipazione.
Sono stato via alcuni giorni, ed ho letto il Blog solo ora,e visto il link che, benchè sembra ambientato alcuni anni fa e parla di un certo tipo di persona, è magnifico e corrisponde, purtroppo all realtà odierna. La differenza è che ora le persone come quella “brava moglie” sono in spaventoso aumento. Cosa vi aspettate da un mondo dove uno che sbatte la testa contro un muro sporgente, fa causa e la vince. La colpa non è della persona che non ha “visto” il muro, ma del proprietario del muro che non ha messo un cartello con su scritto ” Attenzione muro sporgente”!
Vi pregherei, se commentate, di tenere i commenti sul fatto che il mondo sembra essersi capovolto. Attento a dove i metti i piedi, si diceva una volta. Ora è; tanto ti pagano se metti i piedi nel posto sbagliato!
Carlo (Sacco), relativamente alla critica, mi pare di aver espresso lo stesso concetto nell’articolo, quindi con me sfondi una porta aperta, la mia affermazione cui ti riferisci è, ovviamente, una battuta
Paolo (Scattoni), per rispondere con battuta a battuta, potrei dirti di si, in realtà le cose che in questo momento mi possono terrorizzare sono ben altre: in politica, ad esempio, la cosa che in questo momento mi può fare più paura potrebbe essere il pensare di appartenere ad un popolo che permetta ancora una volta a Berlusconi di governare l’Italia, poi altre, però stiamo andando fuori tema!
Carlo Giulietti, un consiglio d’amico, o comunque un invito ad una riflessione della quale senz’altro non ne hai bisogno perchè è lapalissiana: Diffida di coloro che tendono ad essere scevri da critiche o che tendono a rifiutarle,che si dicono che non amano le critiche e dicono che chi critica si ponga automaticamente nella sfera dei saccenti o dei supponenti.Spesso il sistema che abbiamo creato da secoli intorno a noi non è stato dei peggiori(per noi), per gli altri che l’hanno subito non è senz’altro dei migliori, e forse è stato di quelli peggiori.Tutto si può migliorare e le critiche devono essere considerate, accettate oppure respinte se le giudichiamo non corrette,ma con rispetto degli altri.Sempre.E per aver rispetto occorre conoscere.La tua ipotesi di diventare ”contro” forse è una battuta non sò,ma certo è che ad un sistema come questo-e sono d’accordo con te- non è molto facile dichiararsi a favore e per cambiarlo occorre capirne gli ostacoli e come si sono formati e perchè.Essere contro a prescindere non è essere produttivi per il cambiamento.C’è invece chi si sforza all’ossesso per farlo funzionare al meglio(spesso per se stesso)e fa funzionare una macchina che produce negatività.Quella stessa negatività che è stata prodotta fino ad oggi.Ma protegge se stesso,od almeno crede.
Carlo (Giulietti) la cosa ti terrorizza, confessa 😉
Un giorno mi piacerebbe scrivere qualcosa su “democrazia deliberativa” e “democrazia partecipativa”. Occorre un mix tra la due tendenze: la “democrazia partecipativa” ha i suoi difetti, le sue chimere, e le sue false illusioni se presa come feticcio assoluto
concordo con la definizione di Paolo Miccichè e condivido la risposta di Carlo Sacco a Farnetani,, la “traduzione” di Scattoni, sempre a Farnetani, il pensiero di Massimo Mercanti, ……… Che stia diventando o sia inconsapevolmente anche io uno di quelli “che sono tradizionalmente “contro”, quelli a cui da sempre – per vox populi – “non va mai bene nulla”,…”?
Infatti coloro che hano seguito il cavaliere dal suo percorso iniziale a quello finale…e ancora non è finito, si credono per la maggior parte tutti liberi pensatori… e tutti hanno visto che il loro futuro col cavaliere a guida fosse l’eliminazione dei vincoli sociali per far prevalere quelli intoccabili loro. Infatti loro liberi, gli altri si arrangino.Ma è sempre la stessa storia dell’io intoccabile e sacro contro il noi dei meno dotati…non di intelligenza ma di furbizia…e l’italia è un terreno fertilissimo per far attecchire certe piante.Poi quando le piante si mangiano lo stato la colpa è sempre di chi non conta e la crisi si scarica su di loro. PDL, Destra, Ex DC ,Socialisti , Repubblicani e nuovi democratici e liberi pensatori, tutti a far fronte comune contro la crisi.Provocata da loro,non dai subalterni.Credo che sia tempo che quest’ultimi si organizzino e li buttino a mare, e che non cadano preda dei richiami delle sirene, perchè la vasellina è gia in arrivo. C’è solo da sdoganarla.
Si, giochiamo alla neo-semantica. Dopo il ventennio berlusconiano “Intellettuale” potrebbe anche ridursi alla semplicità di “persona che pensa e lo fa con la sua testa.
Chiedo venia! avendo preso residenza da poco qui a Chiusi ancora ho poca dimestichezza con la “semantica toscana”…allora è per questo che non apprezzo le dichiarazioni del primo cittadino su facebook mi perdo il “vero” significato…..
Lei Farnetani ha tanta ragione sulla manipolazione che con me sfonda una porta aperta.Tutto oggi è manipolabile,figuriamoci la mente delle persone,che poi è quella da dove deriva tutto.Ma le sue brevi righe di analisi dovrebbero tenere conto delle condizioni di una società complessa,creata quasi tutta dall’informazione.
Nessuno nega il diritto delle persone-come lei potrebbe ipotizzare – che guardano la sola tV ad esprimersi,ma dato il fatto che oggi molte relazioni Poltica/Gente/Capacità interpretative e relative Reazioni si svolgono sul filo dei media(internet, giornali,TV, Facebook ecc )si dovrebbe comprendere che un blog è uno spazio aperto a tutti, manipolabile forse, ma non più di tanto dal momento che ci scrivono tutti.Nessuno mi impedisce di contestare Grillo rispondendogli nel suo Blog.Il Talk show è molto più selezionatore e serve a far apparire solo gli aspetti che si vogliono valorizzare e dei quali si pensa di servirsene.Se sapessi che mi attaccano ingiustamente risponderei blog o non blog.Se non lo fanno vuol dire che sono ”prigionieri” di una logica-tattica che giudicano vincente per loro.Ma da qui a definirsi democratici c’è un po’ di strada…chi rifugge dal confronto spesso ha paura anche della propria ombra,e conta solo sull’inerzia degli altri e crede di smontarla contando sul disinteresse e sull’abulia.Oggi appare vincente poichè la gente subisce e non trova le fila per organizzarsi e reagire,ma una gran democrazia non mi sembra,e nemmeno il bene di un paese….
@Farnetani. La domanda era diversa: perché un amministratore al quale vengono rivolte domande in uno spazio libero come chiusiblog frequentato ogni giorno da centinaia di persone non risponde E PREFERISCE INVECE RIFUGIARSI su spazi molto meno liberi come il proprio sito di facebook?
Francesco attento ad usare certi aggettivi, qualcuno potrebbe anche offendersi! …..Nel mondo di oggi una simile definizione (onesto) può anche essere fraintesa con “coglione”, per dirlo alla toscana. Visto che ci conosciamo, per stavolta, non me la prenderò, ma in futuro occhio!………
“Intellettuale” ancora peggio, i significati delle parole pare cambino con l’evoluzione della società (evoluzione??), ho ricercato qualche definizione su Wikiquote in cui mi ero casualmente imbattuto tempo indietro: “L’intellettuale è un signore che fa rilegare i libri che non ha letto. (Leo Longanesi)”. “L’intellettuale è così spesso un imbecille che dovremmo sempre considerarlo tale fino a prova contraria. (Georges Bernanos)”…
Parlando seriamente, vi ringrazio ma non mi merito le vostre definizioni….
Comunque qui viene da pensare proprio, che qualcuno fa da sordo, ma proviamo ancora a dare tempo al tempo.
Beh è vero, c’è chi non usa facebook, e c’è chi, ancora molti, che non usa nemmeno internet, ma che si affida, per farsi un’idea, alla solita televisione. Mi chiedo: ha diritto di ascoltare le proposte dei politici chi utilizza solo la tv? Penso di sí. E allora xché se grillo decide di boicottarla è un paladino della democrazia, e chi invece boicotta i blog è un dittatore. O davvero qualcuno crede che (escluso i presenti figuriamoci) un blog non è altrettanto manipolabile di un talk show?
Se nel film la moglie, dopo il primo attimo di smarrimento, avesse spaccato un piatto in testa al marito, forse, la Storia sarebbe diversa.
In realtà più che negare l’evidenza a volte si cerca di nasconderla. E’ un classico che gli amministratori comunali di qualsiasi maggioranza, fuori dai luoghi deputati (Consiglio Comunale) non intervengono in risposta a domande o partecipino a dibattiti organizzati da “altri”. Per molti questo si chiama comunque “democrazia diretta”. Sono stato eletto democraticamente sulla base di un programma quindi non disturbate il manovratore. Altra cosa è la democrazia partecipativa…ma questo nelle scuole post partito comunista è rimasto tabù. Se hai qualcosa di cui lamentarti o da proporre vieni in sezione e ne parliamo (sempre se sei un iscritto). Il problema è che non tutti sono iscritti, quindi il dibattito o le polemiche si spostano su altri ambienti. Il blog (almeno da quello che vedo e leggo) è un luogo deputato che con il tempo può minare alla base la fortezza virtuale del potere locale…e se fossi uno degli amministratori non sottovaluterei quello che è stato capace di innescare….se non altro perché nessuno, come persona, si può nascondere dietro un dito…
Magnifico il link!…guardate che questa della comunicazione è una strategia consolidata da anni di berlusconismo, la dialettica dei mondi paralleli : dico che l’amante nel letto non c’è, affermo che il piano strutturale è fantastico, sostenibile, perfettamente coincidente con quanto previsto dalla regione e dalla provincia, la crisi delle attività chiusine non esiste…noooo, anzi, nascono nuove attività fiorenti, ristoranti bar, analogamente in comune arrivano incarichi, posti di lavoro (contratti trimestrali…attenzione è oro!), si scrive la “Storia di Chiusi” qui mica si scherza, lo si ripete più e più volte, se possibile si fa risuonare il tutto facendo sponda sui vari sistemi di comunicazione innescando i famosi moti perpetui (@genialePScattoni), vagonate di “Mi Piace” su facebook , e poi ci si risiede sulla poltrona a fumare la pipa con il giornale in mano mentre la moglie un po’ scossa per l’evidente errore và a preparare la cena così come la maggioranza dei chiusini persi tra una serata di svago e l’altra pure….funziona perfettamente, figuriamoci se qualcuno perderà mai tempo a rispondere all’onesto Carlo Giulietti o alle lettere aperte del Fiorani…”quel mondo non esiste” diranno gli illuminati amministratori “che ne parliamo a fare? “
http://www.youtube.com/watch?v=1–nNgI6vZw&feature=fvwrel
Gioco estivo: sostituire mentalmente uno dei nostri amministratori al posto del protagonista del filmato, immaginando una domanda rispetto ad un evento evidente e clamoroso, assai difficile da negare. Vedrete, funziona sempre!
Non saprei, Giulietti è comunque un intellettuale e anche se con lui ci fosse una manciata di delusi, sarebbero sempre poco significativi rispetto ai “numeri elettorali” che risulterebbero tutelati dal “silenzio”. Berlusconi – così come Bush padre e figlio e molti altri – sono stati sempre poco interessati al pericolo derivante dai pruriti “liberal” e di certa borghesia pensante. E’ un calcolo cinico ma spesso efficace. Quanto all’azione di Governo è chiaro che ne risulterebbe arricchita ma siamo sicuri che si stia perseguendo il Bene della Comunità? Se piove è meglio prenderne atto aprendo l’ombrello, invece che sostenere che sarebbe meglio non piovesse.
Paolo (Scattoni) Sono fondamentalmente d’accordo col discorso che fai ma insisto per farti rendere conto che è come lanciare una palla contro un muro di gomma.Qualcosa di strutturale nella politica non funziona e questo qualcosa è nella testa della gente.Gli strumenti per opporsi esistono e spesso andando indietro nel tempo sono costati anche lotte e confronti aspri, battaglie in parlamento contro chi rifiutava la loro creazione. Tali appigli sono garanzie democratiche e vanno usate.Se non si usano le cose sono due: o si è insufficienti a fare le opposizioni o si è conniventi.Mi rendo conto che è un tagliare i problemi con l’accetta ma ti volevo ricordare un detto di Edmund Burke che dice così: ”Tutto cio che serve per il trionfo del male è che gli uomini supposti di bene, non facciano nulla”.
@ Carlo (Sacco) e Paolo (Miccichè). Il messaggio di Carlo (GiuliettI) io l’ho letto come un monito: state attenti che se continuate così, persone anche a voi vicine come me, potrebbero prenderne atto; vi converrebbe comunque rispondere.
Il messaggio è chiaro e speriamo che arrivi. C’è poi l’interpretazione. Voi dite che è “per comodità”: se riusciamo a far passare l’idea che il blog è di parte allora non è necessario prendersi la briga di rispondere. Io dico qualche cosa di più: se rispondete e iniziate un confronto vero è la qualità del vostro governo a migliorare. La qualità della decisione sarà diversa a seconda del processo che si utilizza. Per questo sarebbe fondamentale che anche le opposizioni dessero un segnale diverso con risposte tempestive e azioni conseguenti. La vicenda che ha visto l’Amministrazione rendersi responsabile di millantato credito nei confronti dell’ANCI mi sembra a questo proposito assai significativa.
Inutile ripetere che il Blog è di per se uno strumento neutro – aperto a tutti senza alcun filtro che non sia la buona creanza – ma lasciandolo “abitare” principalmente da coloro che sono tradizionalmente “contro”, quelli a cui da sempre – per vox populi – “non va mai bene nulla”, si finisce per connotarlo come “nemico” sebbene in modo strumentale. Se accettassero il contraddittorio, dovrebbero poi gestirlo e ciò gli comporterebbe molta fatica; dicendo invece: “lasciateli nel loro brodo, tanto quelli vogliono solo criticare”, si disinnesca il pericolo o comunque ne si limita il danno. Facebook invece è proprio lo strumento ideale per enfatizzare la tribalità senza grossi effetti collaterali e come tale lo usano.
Paolo, forse dimentichi una cosa molto importante,che tale modo di fare,di sentire e soprattutto” strategicamente” di rispondere o del non rispondere che ha permeato tutti,sia maggioranza che opposizione non è tanto il fatto che non si debba disturbare il manovratore ma è dovuto piuttosto ad una divisione e parcellizzazione delle menti e delle coscienze per cui è invalsa la condizione che coloro che siedono sulla sponda opposta e perchè si oppongono sono nostri nemici.A tale fazione occorre opporsi e quindi gli amici che mi circondano sono miei amici gli altri invece no,e volutamente non si danno risposte sui fatti concernenti le interrogazioni od altro,e si vive come un vincolo incombente e quasi pericoloso le istituzioni e le strutture di queste che farebbero si invece che le risposte debbano essere fornite.Ma dell’etica democratica oggi se ne frega più nessuno,nè in periferia nè al centro.Secondo me la democrazia non è che sia proprio quella,anzi spesso è il suo contrario, poichè lo stato è stato svuotato da chi ne ha tratto vantaggio, ma anche chi non ha reagito nel modo in cui dovevasi ne porta euguale responsabilità.(e qui intendo i massimi partiti…penso che tu mi abbia capito…)
Il rifiuto, per altro legittimo, di utilizzare questo blog è il frutto della vecchia mentalità secondo cui non si deve disturbare il manovratore. Il vecchio gioco del doppio governo, quello della propaganda per tutti e quello della decisione per pochi pare ispirare le scelte di questa amministrazione. Purtroppo, come il recente caso di Chiusinforma sembra dimostrare, anche le opposizioni non lo disdegnano. Lo stesso si può dire per le forze politiche.
Mi iscrissi a facebook quasi subito e ne sono uscito perché convinto che questa voglia di vetrina personale sia più dannosa che utile. E comunque non è in competizione con il blog nel quale si gioca in campo neutro, né in casa né in trasferta. Una tale condizione, però, per i cultori del doppio governo non è accettabile.
Oggi la Campagna elettorale non è più solo in quei due mesi finali e nemmeno nella preparazione di sei mesi o un anno precedente. Ci si concentra da subito sul bacino elettorale numericamente significante per cui il Blog viene considerato terreno perso comunque, al quale – coerentemente con questa logica – non concedere elementi di potenziale amplificazione, con possibili e incontrollabili effetti a catena. Se la critica rimane circoscritta a pochi e sempre quelli che se la palleggiano fra loro, gran danno non ne potrà venire.