Il fatto che i nostri amministratori non rispondano alle domande dei cittadini è ormai assodato.
Che non si azzardino ad affacciarsi su questo blog è altrettanto certificato. Ma anche sul famoso facebook del sindaco, se uno ha la pazienza di andarselo a scorrere, non troverà più di quattro o cinque risposte telegrafiche. In sostanza si esprimono solo con i comunicati stampa e video.
Stabilire se sia una strategia politica, maleducazione o ignoranza delle implicazioni che un simile modo di fare alla lunga comporta, francamente, credo rivesta poca rilevanza.
Secondo me lo “scandalo” (perché di questo si tratta) si sostanzia di tre aspetti.
-Non è più tollerabile che con i soldi pubblici venga pagata la propaganda di una parte politica. Se Chiusinforma, i copiosi comunicati stampa e i filmati che trasmette a pagamento Teleidea sulla nostra amministrazione fossero targati e pagati da un partito di maggioranza questo problema non ci sarebbe. Potremmo sempre discutere i contenuti di ciò che viene diffuso, ma se uno paga, può fare la propaganda come meglio crede. Nel nostro comune invece ciò non avviene.
-Con la complicità di media, la cui sola missione pare sia diventata nel tempo quella di elemosinare la pagnotta, ci vengono riproposti bollettini di parte sotto le forme più svariate (articoli in genere) senza che se ne possa individuare l’autore. Siamo di fronte cioè ad una vera e propria truffa nei confronti del lettore che, ignaro del giochino, leggendo un pezzo elogiativo sull’operato del comune non ha nessun modo di capire chi ne sia l’autore. E mai e poi mai immaginerebbe che provenga dall’ufficio stampa del comune stesso. Ultimo clamoroso esempio è il pezzo sulla (stra)ordinaria democrazia a Chiusi. L’ufficio stampa del comune scrive un comunicato che viene pubblicato senza firma sul sito dell’Anci Toscana da cui viene poi ripreso e rivogato al popolino tramite Chiusinforma con tanto di specificazione: sentite cosa dice l’Anci sul comune di Chiusi!
–Il terzo e più grave motivo di scandalo è che oggi sia prodotta e data in pasto all’opinione pubblica roba del genere. Ho avuto modo di far leggere il giornalino del nostro comune a persone che non vivono a Chiusi; anche a gente del Pd che ricopre cariche istituzionali. Vi risparmio il florilegio di battute che ne è seguito. Ma la sostanza è che siamo in presenza di un inequivocabile segno di sottosviluppo. Un’informazione-propaganda di questo tipo è una palla al piede per Chiusi.
In definitiva siamo in presenza di uno scandalo che riguarda tutta la città e non una parte politica soltanto. Perchè, prima di chiedersi a chi conviene, è bene interrogarsi su quale livello di civiltà consideriamo accettabile.
Paolo. Mi ha preso la mano il francesismo del volume che sto leggendo actuellement. Pardonnez moi, je suis un peu confondu, presque affolé :-))
X Alessandro Bologni. Nessuno credo abbia mai messo in dubbio la vostra azione di Consiglieri: una luce che si è finalmente accesa, almeno a livello istituzionale, dopo anni di buio pesto. La perdita di entusiasmo di chi ha partecipato alla fase elettorale della Primavera è però un dato di fatto altrettanto incontrovertibile; se succede ad uno come me, ce la si può cavare bollandolo come “libero pensatore segaiolo” ma se succede a tanti, allora forse non è con queste frasi che li si riconquista: “…. la mancanza di capacità o di volontà di mettere a disposizione anche il corpo, oltre alla mente…”. Forse qualcosa si è inceppato, forse non sono chiari gli obbiettivi e anche le modalità di azione…forse bisogna cercare di “capire” piuttosto che inveire contro il destino cinico e baro….
dal vocabolario online dell’Enciclopedia italiana per noi ignoranti 🙂
evenemenziale agg. [dal fr. événementiel, der. di événement «evento»]. – Fattuale, cronachistico; in partic., in campo storiografico è stata così definita dalla rivista Annales (fondata nel 1929 da M. Bloch e L. Febvre) la ricerca storica prevalentemente incentrata sulle vicende politiche e militari e, più genericam., sul racconto di avvenimenti in contrapposizione a una concezione problematica e interdisciplinare della storia.
Scusate .. il ritardo. L’idea di egemonia gramsciana è alla base del “dialogo” tra me e Micciché, e non credo che interessi Scaramelli o, almeno, seppur la possa perseguire, Stefano non la vedrebbe nei termini posti da Gramsci. Che Scaramelli abbia eroso pezzi di simpatia alla Primavera è un fatto che, più che denotare la “bravura” dell’uno, evidenzia i limiti dell’azione degli altri, limiti che ho indicato sia in conversazioni private sia pubblicamente con argomenti che vedono in parte consenzienti i tre Consiglieri (punti di dissenso tra le analisi che faccio io e quelle che fanno loro ce ne sono, eccome!). Che stiano facendo un lavoro improbo è un altro fatto che ho riconosciuto e di cui do’ loro merito. Che poi un soggetto politico che si ponga l’obiettivo dell’alternanza alla guida della città debba iniziare a delinearsi fin d’ora è l’idea forte di Micciché, idea che mi trova concorde (e curioso) e che tenta di superare il limite principale della Primavera ch’è stato la sua evenemenzialità elettorale. Compagni di strada possono essere utili, purché non si becchino come i capponi di manzoniana memoria…
Prima di dire che l’azione della Primavera si è esaurita avreste dovuto assistere ai Consigli Comunali, Consigli nei quali la maggioranza è stata più volte messa in difficoltà e che in più occasioni ha interrottola seduta per riunirsi e discutere su osservazioni e proposte della Primavera, dovreste sapere quali e quante interrogazioni, interpellanze e mozioni sono state presentate dalla Primavera, avreste dovuto assistere al Consiglio Comunale aperto sulla crisi economica dove la Primavera ha fatto le proprie proposte, avreste dovuto assistere al consiglio Comunale sull’adozione del piano strutturale, ma lì in consiglio comunale non si vede mai quasi nessuno. Purtroppo il limite più grosso della Primavera è quello di non essere riuscita a portare all’esterno l’opera che ha fatto e sta facendo e questo è proprio dovuto al fatto che apparte i soli noti nessuno da una mano e come dice Giorgio e io ribadisco: “Semplificando molto, e chiedo scusa ai “liberi pensatori”, mi viene in mente che tra il dire e il fare c’è di mezzo …. la mancanza di capacità, o di volontà, di mettere a disposizione anche il corpo, oltre alla mente, e solo la mente non è sufficiente a combattere le battaglie.”
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Attento Miccichè, che in presenza di una condizione generale delle comunicazioni che non funziona perchè non riesce più a tenere unito il sociale per uno scopo che poi è quello di sempre,i gettoni telefonici fanno parte di un sistema obsoleto ma consolidato e di provata effficacia.Dal momento che la mente umana ragiona sempre con gli stessi parametri e loro lo sanno bene questo perchè ne sono maestri,se tu gli fai vedere che il cellulare è una chiavica perchè ogni tanto s’interrompe, sai quanto spinge il potere per rimettere a posto le vecchie cabine telefoniche…..Perchè adesso il loro terrore è Grillo ?Prima non lo era, adesso invece si.E’ concepibile,perche le regole di governo si stanno dissolvendo,il nuovo non è nato,il vecchio non tiene più,se non riescono ad allearsi per spargere il fumo della crisi superabile con i provvedimenti che hanno votato sono dolori.Il dramma è che chi ”vorrà telefonare” dovrà usare il tam tam od i segnali di fumo.Ma grazie a loro ed alla loro doppiezza,alla loro resistenza a perorare le condizioni dei più deboli.Basta sentir parlare la Finocchiaro per capire cosa riserva il futuro,non c’è bisogno dei Gasparri o di Berlusconi…
x Fiorani. Cavolo, ma se poi lo dico dove finisce quel po’ di mistero estivo?! Va bene, mettiamola così allora: a me sembra che ci sia una povera preda, Chiusi, ormai così mal ridotta che più che dei predoni avrebbe bisogno di un pool di medici che la curino. C’è invece chi ha ancora voglia di fare giochini sotterranei per ritentare scalate di cui nessuno sente, francamente, più il bisogno. Attrezzi del passato ormai arrugginiti….manca solo che ritirino fuori i gettoni telefonici….
XMiccichè. Chi è che dovrebbe fare un passo indietro?
No Enzo Sorbera,il limite politico dell’azione della Primavera non vuol dire che Stefano Scaramelli-come tu dici- abbia lavorato bene.L”egemonia gramsciana” non mi sembra essersi realizzata con la dissoluzione del nemico Primavera(quello perde e quello vince),anzi.Si sono aperte maggiori crepe di prima e se tu analizzi un momento l’azione ed il percorso fino ad oggi le problematiche non è che siano diminuite o risolte,sono aumentate.Basterebbe farne anche un succintissimo elenco per chi non abbia ”lo Scaramelli pensiero”,ma veda i fatti trascorsi,come sono trascorsi e ciò che stia di fronte in un futuro prossimo.L’unica cosa a suo favore è quella che forse è presto per tracciare un bilancio complessivo,ma i bilanci sono composti da fatti e da cifre non da parole.Non bisogna vendere la pelle della volpe prima di averla catturata.Fin’ora mi sembra che siamo su questo piano e realisticamente l’intervista data a Primapagina mi sembra di basso tono propagandistico e mostri di essere in presenza di un meccanismo che così procedendo possa portare alla risoluzione dei problemi. In pratica dei trionfi che sono solo nella mente di chi li proclama,peraltro tutti ampiamente smentibili,soprattutto con ragioni di fondo.
Si Enzo (ormai a furia di scriverci addosso si diventa un po’ parenti) prima di agire bisogna sapere dove andare e come farlo, altrimenti si impiega tanto tempo prezioso per ottenere poco. La “Primavera” era nata come antagonismo elettorale (con la relativa facile aggregazione di scontenti dell’Era Ceccobaiana) ma poi, non vinte le Elezioni, doveva diventare forza propositiva con un’idea precisa di Chiusi e una vocazione di governo dichiarata. La perdita degli entusiasmi è stato l’Effetto del “non scegliere” e del non darsi un’identità precisa, non la Causa che lamenta Giorgio Cioncoloni. Ho riconosciuto più volte che Stefano Scaramelli e il suo gruppo hanno lavorato bene quanto a gestione del risultato elettorale. Siccome Chiusi però sta sprofondando – per mancanza di un’Idea, che sia una, per il suo rilancio – è arrivato il momento di pensare al Bene Comune che, essendo appunto “comune”, si riverserà poi anche su coloro che facendo un passo indietro rispetto alle piccole e personali brame di potere, avranno ridato all’azione Politica il suo più nobile significato….chi vuole intendere intenda.
Paolo (Miccichè). Mi pare che Giorgio sollevi diverse questioni. L’aver messo l’accento sul “segaiolismo” (+ o – mentale è da decidere :-)) non mi pare discriminante. Piuttosto vedo la sua difficoltà – come Primavera – a riscuotere quella rete di simpatie che aveva suscitato sotto elezioni e che si è (almeno in parte) dissolta. Una sorta di “armiamoci” che si è trasformato in un “e partite” che viene registrato su più fronti, non ultimo quello giovanile. Vuol dire che Stefano Scaramelli ha lavorato bene (e male ha fatto la Primavera a “dormire”).
Hai ragione, come hai fatto, a sollecitare la definizione e modulazione di un soggetto politico già da ora: non è la campagna elettorale l’obiettivo, ma l’opinione dominante, una sorta di “egemonia” gramsciana da definire e organizzare. Io, in quanto PD-oriented, non avrei motivi di incitarti, se non quello della dialettica per cui preferisco avere un avversario intelligente piuttosto che un alleato stupido (Gramsci docet).
x Carlo Sacco. Eccoti accontentato, ora hai finalmente capito perché, dopo l’Eden, l’azione della Primavera si è assopita. Non per poca chiarezza su obbiettivi parziali, finali e sulle modalità di azione ma perché c’è in giro una massa di scansafatiche dedita al segaiolismo mentale. In fondo basta raccontarsela in modo che tutto si ritrovi al posto giusto e il gioco è fatto. D’altronde sono diversi lustri che questo metodo a Chiusi funziona così bene che non si capisce perchè si dovrebbe metterlo in discussione.
Caro Carlo Sacco, la tua domanda sull’assemblea dell’Eden, purtroppo, me la sono fatta molte volte anche io ma non sono riuscito a trovare una risposta. Alcuni hanno cercato di trovare motivazioni più o meno filosofiche, ma nessuna mi ha convinto.
Semplificando molto, e chiedo scusa ai “liberi pensatori”, mi viene in mente che tra il dire e il fare c’è di mezzo …. la mancanza di capacità, o di volontà, di mettere a disposizione anche il corpo, oltre alla mente, e solo la mente non è sufficiente a combattere le battaglie.
Per Giorgio Cioncoloni .Premesso che io sono l’ultimo a poter parlare poichè la mia presenza è stata molto discontinua fin dall’inizio e per una serie eterogenea di motivi.Concordo con quanto dice Giorgio Cioncoloni e lode alla sua perseveranza all’interno della funzione che ha assunto,ma allora perchè non si è voluto proseguire con quanto uscito nell’assemblea di Settembre scorso all’Eden ? Eppure la Primavera uscì da tale riunione-se non ricordo male-con la richiesta al gruppo dirigente di una assemblea generale,poichè il taglio della Primavera stessa appariva indirizzare verso una più definita opposizione. Mi posso sbagliare ma mi è parso che strada facendo si siano persi tali punti di riferimento importanti nell’elettorato che l’ha votata, e qualcuno che poteva essere produttivo si sia anche allontanato.Concordo con quanto detto che il blog concorre a fare opinione ma che ciò che poi passa nel sociale è l’iniziativa della maggioranza,ed in questo caso andrebbe spiegata ai cittadini differenziandosi in modo che il sonnolento mondo di Chiusi possa reagire.Sia ha timore di fare così ? Non si concorda con questo?Basta spiegarlo,non è mica un dramma, poi ognuno si regola! Questa credo sia la democrazia.
Se vogliamo provare a combattere seriamente contro questi comportamenti dobbiamo però trovare la forza di uscire dal blog, strumento fondamentale per creare opinioni ma non per cambiare il corso della politica chiusina.
Tra le centinaia di frequentatori del blog ce ne sono sicuramente molti che non condividono i modi di questa amministrazione. Se vogliono provare a cambiare qualcosa si devono organizzare per uscire pubblicamente e diffondere le loro opinioni tra la gente, anche casa per casa, se necessario.
Solo così si può sperare che qualcosa cambi. Solo un forte movimento di opinione attivo e vitale può condizionare il cambiamento.
Tutto il resto sono quattro chiacchiere tra pochi indignati, utili a mantenere viva l’indignazione personale ma senza nessuna speranza di cambiamento perché, come dice Simone Agostinelli, i quattro gatti che frequentano le riunioni di partito sono gli unici che fanno opinione e, purtroppo, la fanno positiva.
Come dice Luciano Fiorani, ci sono sempre più persone, anche tra gli elettori della maggioranza, che cominciano ad averne le tasche piene di certi metodi berlusconiani, perché proprio di questo si tratta: pura propaganda, spesso ingannevole, finalizzata solo alla ricerca del facile consenso a tutti i costi, a prescindere da quello che effettivamente viene realizzato.
Come si può infatti essere coerenti quando da una parte si combatte da venti anni il berlusconismo e dall’altra ce lo si ritrova in casa; molti cominciano a chiederselo.
Sulla stampa dei giorni scorsi è apparsa la notizia di qualche centinaio di persone prelevate dalle case per anziani, a loro insaputa, con la promessa di essere portati a prendere un gelato, per essere invece condotti a riempire la sala dove Berlusconi avrebbe dovuto annunciare il suo ritorno alla politica.
Che cosa c’è di diverso rispetto a chi preleva gli alunni delle scuole per fare folla alle varie inaugurazioni?
@( Paolo Scattoni).Dici che in democrazia non ce la si può prendere con l’elettorato.Ma se l’elettorato è imboccato da ciò che produce la macchina dei partiti, si può essere anche dell’idea politicamente opposta ma la responsabilità sta alle classi dirigenti dei partiti che hanno sfornato e cercato il consenso a teorie economico-politiche. Che poi si dica a posteriori -quando gli obbiettivi non sono raggiunti-che la scelta è democratica perchè ti dò la libertà di votare per chi vuoi è vero, ma è come pitturare un muro di verde e metterci davanti uno e fargli la domanda di che colore sia. Se ti risponde è verde allora è nei ranghi e siamo in democrazia, se ti risponde è marrone allora è daltonico. La gente risponde -è ormai cosa vecchia da qualche secolo-ad una prassi consolidatissima e che è quella che ognuno riesce a pensare a seconda del modo in cui si procura da vivere.E allora parlare di democrazia è parlare spesso di una cosa ”vuota”.
E’ come quelli che hanno risorse economiche che problemi ne hanno meno di altri. Vagli a domandare a quest’ultimi come vivano la democrazia. Per chi ha, la democrazia c’è, per chi non ha, la democrazia non c’è. Non ti sembra che il sistema che si appropria di certe dizioni vuote e che spesso si cosparge di ”democrazia” debba essere profondamente riformato? E certamente è difficile che lo facciano quelli che la ”democrazia” già ce l’hanno. A quegli gli sta bene in tal modo, e sai quante ragioni portano perchè non si cambi e quanti alleati trovano lungo la strada….
Giampaolo (Tomassoni) in democrazia non ce la si può prendere con l’elettorato. Occorre analizzare i motivi dei risultati elettorali.
Lo scandalo è che la gente li abbia votati. E’ questo l’inequivocabile segno di sottosviluppo del quale parla l’articolo…
Miccichè, è solo una questione di tempo perchè la gente quando non piena lo stomaco diventa aggressiva,come nei paesi del Mediterraneo Arabo,lì contro i dittatori, sponsorizzati anche dall’Occidente,qui contro la casta ed i partiti che credono possa ancora prevalere il fumo per tornare al passato, dove l’acquiescenza era il fatto predominante. Davanti a uno stuolo di imprese che seguendo quelle logiche sono costrette a chiudere (ma i loro titolari spesso ancora hanno quella mentalità formatasi nel tempo che senza di loro sprofonda il mondo).
Credo che anche da parte loro occorra rivedere qualcosa, sia nelle idee sia nell’addossare le colpe alla politica,cosa che regolarmente fanno quando non risponde ai loro interessi.I subalterni sono merce, da comprimere o espandere a seconda delle condizioni create da loro.Credo che andiamo verso l’abisso,Monti o non Monti, e che ci meritiamo quello che abbiamo prodotto. E’ prevalentemente quindi un fatto ”culturale”ma quello che fa più incazzare è la ritrosia di ceti che hanno vissuto sopra le righe con furberie usate verso la politica che dicono che di non poter più campare, e che vogliono continuare a farlo.Cosa dovrebbe dire un subalterno che domanda equità?O la colpa stavolta, come sempre, è sua? Dalla crisi c’è il rischio di uscire a destra perchè così parla la storia.
Conoscendo sempre meglio la realtà chiusina, a me sembra che l’Amministrazione sia solo l’Effetto di una Causa che va ricercata in una diffusa inerzia esistenziale; come dire che ognuno ha gli Amministratori che si merita. Il chiusino è “depresso” ma, come spesso accade in questi casi, pensa di avere solo lui la soluzione ai problemi da lui stesso creati. Si rischia così di ricevere lezioncine stantie da chi non vuole rendersi conto della situazione, quando basterebbe solo fare un paio di viaggi per capire che esistono altre realtà e altri “mondi” possibili. Con queste premesse, l’unico cambiamento è quello che si potrà generare dall’aggravarsi della Crisi e quindi dal suo “sbottare” in forme di esasperazione speriamo non troppo sopra le righe.
XSimone Agostinelli. Come vanno le cose ognuno lo vede da sè, non c’è bisogno che ce lo dica il sindaco, l’addetto stampa o il segretario di partito.
Quello invece su cui non sono d’accordo è sulla sfiducia nel cambiamento. Incontro sempre più persone che cominciano ad avere le tasce piene di queste esibizioni berluschine.
Stasera ero a Villastrada, all’assemblea sulla centrale a biomasse che vorrebbero costruire a 100 metri dal lago. Il popolo del Pd ha accolto il sindaco e il consiglio della comunanza a male parole.
Ricordati che con la claque si possono anche prendere i voti ma non si governa. Ed è esattamente quello che sta avvenendo anche a Chiusi.
Credi davvero che le centinaia di persone in cassa integrazione e tutti quelli che vedono costantemente peggiorare le proprie condizioni facciano i salti di gioia per i marciapiedi?
Quanto al bollettino del comune anche elettori del sindaco non esitano a definirlo una vergogna. Quanto può durare?
Caro Simone,quelli che ti dicono ”Tutto bene” come la maggioranza degli Italiani è facile che fra poco si vedranno ridotte le pensioni,non potranno più inserire i loro figli in un processo lavorativo di medio livello,andranno all’ospedale e non saranno curati.Che continuino a dire tutto bene perchè si deve dire in quel modo sarebbe da dementi,ma è sempre possibile che avvenga,non mi meravigliere più di tanto perchè se la gente comune in un paese come questo ha votato per il Cavaliere a larga maggioranza è possibile tutto.Io molto tempo fa avevo un amica a Firenze che si era separata dal marito,era tornata da sua madre,perso il lavoro da infermiera,un figlio in galera e la figlia cocainomane e prostituta seguita dai servizi sociali.Gli telefonavo e le chiedevo come andasse.Non sò se per esorcizzare il tutto o per illudersi, ma ad alta voce mi rispondeva quasi con giubilo:”tutto beneeee !!!!”.Quanto a vederla dura non so se darti ragione o no,ma credo che un fantasma si aggiri per l’Italia del quale sono terrorizzati tutti perchè gli scompatta ogni equilibrio,ogni inciucio: si sente di sera nei campi e fa cri-cri-cri….a Firenze c’è la sua festa alle Cascine.Prima non lo era,adesso è il loro incubo.Pensa te che gente….
Mi sembra di assistere alla scena del film “Johnny Stecchino”, dove lo zio parla con Benigni e gli spiega i problemi della Sicilia: l’Etna, il caldo e il traffico. Chi di voi è andato ultimamente ad una riunione di partito(sel, pd o altro)? Guardate che i problemi li vedete solo voi; la politica “convenzionale, gli iscritti ai partiti di maggioranza (che bene o male rimangono ancora l’unico strumento di espressione democratica di preferenza politica=prendi + voti e comandi), nella stragrande maggioranza sono soddisfattissimi dei loro amministratori. Se provi ad accennare un minimo dissenso, vieni subito accusato da tutti e sottolineo TUTTI, di essere il solito disfattista, “rosicone” (caso personale), poco votato alla causa, che è e rimane sempre la stessa “TUTTO BENE”. Quindi, caro Luciano, tu continuerai a meravigliarti del nulla, io continuerò a esprimere, inutilmente, il mio pensiero nelle sedi opportune, che rimangono secondo me( povero illuso) le deserte assemblee di partito e il resto andrà sempre nello stesso modo: “TUTTO BENE”. Quando poi, queste assemblee inizieranno ad essere un po meno deserte, allora forse qualcosa cambierà, ma la vedo dura.
E’ vero Paolo,ma tutto questo oggi non c’è più ed è stato in parte scientemente attuato per la frantumazione a sinistra soprattutto perche si era visto che essere di sinistra una volta voleva dire possedere una capacità critica in ascesa,con tantissimi limiti,ma la chiusura ad essa riservata per ripartire più democraticamente il controllo del sistema in appannaggio di chi già lo controllava è stata sostanziale,mentre non si è valutato che tutto questo ha portato ad un depauperamento dell’intera società ed alla sua involuzione progressiva.Nessuno voleva fare i Soviet inItalia e lo sapevano bene quei settori della DC che avevano approvato l’80% delle leggi insieme al PCI.Il Compromesso Storico sulla carta era una bella cosa secondo me,ma c’era chi ne aveva terrore,e chi si opponeva erano quei settori pasciuti dal partito di maggioranza tronfi del potere che avevano e che come peso elettorale non sarebbe loro spettato.Poi tutti abbiamo i nostri limiti, ma tale considerazione generale non va dimenticata.L’origine delle discrasie di questa classe politica di oggi deriva anche da tale situazione e dall’imperterrito ostracismo riservato alla sinistra,tipico e figlio di certi ambienti al di là del Tevere e che alla fine hanno prevalso spezzettando tutta la sinistra.Alla fine è vero quello che diceva Andreotti:il potere logora chi non ce l’ha.
Un tempo c’erano canali di formazione politica. Quelli del partito Comunista erano nelle sezioni poi su su fino al mitico centro di formazione delle Frattocchie. In campo democristiano si faceva affidamento ad associazioni cattoliche di vario genere (p.e. le ACLI). Oggi non usa più ed è un problema.
La politica è attività complessa e richiede preparazione. le organizzazioni di base non funzionano e nessuno si preoccupa della formazione politica.
Operazioni come quella denunciata avrebbero incontrato critiche ben maggiori e qualcuno avrebbe pagato pegno.
Allora avevo ragione quando parlavo di ”Sottocultura” intesa come quella di una classe politica che ci amministra e più propriamente di una fascia sociale alla quale passano sulla testa cose che reputa normali o non degne di attenzione.Poco importa se non risponde,se faccia apposta oppure se sia un segno di strategia politica.Quando alle spalle non c’è nulla e dietro non c’è un partito organizzato ma una scatola vuota creata appositamente,allora tali comportamenti sono quelli messi in atto da un sistema basato sui media e sul ”cervello all’ammasso” che si reputa tale e che abbiano tutti i cittadini.Cos’è questo se non sottocultura e da lì inevitabilmente derivi il sottosviluppo ?Difatti una volta sparita la mucchina MPS eccoli a brancolare nel buio e non ad immaginare che cose diverse andrebbero infatti prodotte.La quantità dei soldi posseduti in più o in meno non c’entra nulla a certi livelli, ma non a caso i poveri si dicono poveri perchè manca loro la cultura.Una volta i contadini erano poveri ed affamati ma avevano la cultura del vivere e la conoscenza.Questi fanno le notti blu e la gente li applaude.Allora sono poveri o no ? E’ come viene detto” essere contro tutti e tutto” il mio ragionamento?Ma la cittadinanza non sente uno scatto d’orgoglio,un qualcosa che spinga ad essere diversi’,soprattutto come metodo di vedere le cose ?