Quando si dice che negli anni passati non c’è stata opposizione in Consiglio comunale non ci si riferisce soltanto al fatto che non venivano fatte le pulci al lavoro di chi governava, ma anche all’assenza di stimoli e proposte. Insomma tra i banchi della minoranza (eccezion fatta per Niccolò Martinozzi presente nella parte finale della passata legislatura) sembrava regnare un assoluto torpore.
Ora le cose sembra che comincino finalmente a cambiare. In vista della prossima seduta del Consiglio, che si terrà giovedì 23 giugno alle ore 17 (perchè si insiste con questi orari?) il gruppo della Primavera (Cioncoloni, Bologni, Barni) ha presentato una interpellanza, due interrogazioni, una mozione e due richieste.
Vediamo in dettaglio di cosa si tratta.
Interpellanza sul Piano strutturale:
- quali sono le azioni che hanno intenzione di intraprendere per rendere il processo di formazione delle scelte conforme ai principi di trasparenza e partecipazione richiesti dalla legge regionale per il governo del territorio;
- se intendono rendere note immediatamente, oltre al già approvato quadro conoscitivo, anche le proposte intermedie relative alle scelte di piano sino ad ora ipotizzate.
Interrogazione sul Piano Strutturale:
- Lo stato reale della redazione del Piano Strutturale;
- se i documenti pubblicati, allegati alla presente interrogazione, fanno effettivamente parte della documentazione prodotta dai progettisti;
- se, e in che misura, le scelte contenute in quei documenti siano espressione delle intenzioni della passata amministrazione;
- in caso affermativo se i dati in essi contenuti sono condivisi dall’attuale maggioranza o se ne prende le distanze ed eventualmente in cosa;
- quali siano stati i criteri di diffusione di tali documenti;
- per quali motivi la diffusione dei documenti sia stata limitata agli ambienti dei partiti e non piuttosto alla popolazione per innescare processi di trasparenza e partecipazione.
Mozione sul Piano strutturale:
Si ritiene necessario fare esauriente e definitiva chiarezza sullo stato della redazione del Piano Strutturale. Tutto ciò premesso e considerato il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta a convocare, entro trenta giorni, una seduta monotematica nella quale possa essere audito il progettista, prof. Andrea Filpa, sullo stato di formazione del Piano Strutturale, sulle scelte sino ad ora maturate e sui criteri di trasparenza e partecipazione che si intendono mettere in atto sino all’adozione.
Interrogazione sul rapporto tra cittadini e uffici comunali:
- Che cosa abbia fatto (il Sindaco) in questo primo periodo di mandato amministrativo e che cosa intende fare in futuro per migliorare le relazioni tra i cittadini e gli amministratori e tra i cittadini e gli uffici comunali;
- che cosa abbia fatto in questo primo periodo di mandato amministrativo e che cosa intende fare in futuro per migliorare l’accesso dei cittadini all’ufficio tecnico;
- che cosa abbia fatto in questo primo periodo di mandato amministrativo e che cosa intende fare in futuro per snellire le pratiche burocratiche con l’ufficio tecnico.
Richiesta di Commissione consiliare sullo sviluppo economico:
CHIEDONO che all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale venga inserito il seguente punto: ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE CONSILIARE SPECIALE PER L’ELABORAZIONE DI UN PROGETTO DI SVILUPPO ECONOMICO DI CHIUSI. Propongono:
- che il Consiglio Comunale approvi il suddetto punto e dia mandato alla Conferenza dei Capigruppo di predisporre una proposta di composizione della commissione, da approvare poi nel primo Consiglio Comunale utile, che sia aperta a componenti esterni e che tenga conto della massima rappresentanza di tutte le competenze locali, politiche, economiche, finanziarie, turistiche, ricettive, sociali e culturali che possano dare un contributo sostanziale alla predisposizione di un progetto di sviluppo economico di Chiusi;
- che, in caso di necessità, la commissione possa avvalersi, in qualità di consulenti, di esperti di settore incaricati dall’Amministrazione Comunale;
- che alla commissione venga dato un limite di sei mesi dalla sua costituzione per il completamento della proposta.
Richiesta di modifica del regolamento delle sedute consiliari:
CHIEDONO che all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale venga inserito il seguente punto: MODIFICA AL REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE. Propongono:
-che l’articolo 20 paragrafo 1 del regolamento per lo svolgimento delle sedute del consiglio comunale, conformemente a quanto previsto dallo Statuto del Comune della Città di Chiusi, venga sostituito dal seguente:
“L’elenco degli oggetti da trattare in ciascuna sessione ordinaria e straordinaria del consiglio comunale deve, sotto la responsabilità del Segretario, essere pubblicato all’albo pretorio almeno cinque giorni prima dell’adunanza”.
– che l’articolo 21, paragrafi 1 e 2, del regolamento per lo svolgimento delle sedute del consiglio comunale, conformemente a quanto previsto dallo Statuto del Comune della Città di Chiusi, venga sostituito dal seguente: “ La proposta di deliberazione e gli atti relativi ad ogni argomento iscritto all’ordine del giorno sono depositati presso la segreteria comunale cinque giorni prima della seduta per poter essere esaminati dai consiglieri durante l’orario d’ufficio.
Qualora il Consiglio sia stato convocato d’urgenza, il deposito nella segreteria comunale degli atti suddetti avrà luogo 24 ore prima dell’adunanza”.
Forse l’interrogazione sul famoso documento, parte di una non ufficiale relazione di Piano Strutturale, l’avrei scritta diversamente, ma è sicuramente un passo importante. Almeno il documento entrerà a far parte della documentazione rintracciabile negli archivi comunali!!!
La mozione che richiede un consiglio comunale monotematica con la rpesenza del progettista incaricato è sicuramente positiva.
Una verifica interessante per misurare la volontà della nuova giunta dopo le tante promesse elettorali.
Ecco! Questo è quello che dovrebbero fare tutte le opposizioni nelle assemblee consiliari comunali. Sapere che il cittadino ha delle esigenze e tramite il delegato politico (consigliere) le propone come istanze all’attenzione del “potere politico” se non altro per favorire un dibattito e far assumere responsabilità “trasparenti” a chi di competenza. Finalmente, quello del Consigliere, non è più un ruolo di “alza mano”
Le istanze, le mozioni e le interrogazioni che abbiamo presentato sono frutto di quanto emerso negli incontri avuti con la cittadinanza in campagna elettorale richieste che anche la coalizione di maggioranza nel suo programma ha riportato.
Ad eccezione dell’adeguamento del regolamento del consiglio comunale a quanto espresso nello statuto che è sicuramente un refuso abbiamo voluto stimolare da subito la maggioranza su problemi impellenti e da essa stessa riconusciuti: lo sviluppo economico e turistico della città, la trasparenza, la fruibilità da parte dei cittadini degli uffici comunali sia amministrativi che tecnici, il piano strutturale da 15 anni in gestazione. Quindi nulla di particolare ma di dovuto ai cittadini.