Nelle nostre zone è il Pd che va poco per il sottile

di Rita Fiorini Vagnetti

Vorrei esprimere tutta la mia convinta solidarietà al signor Gaetano Gliatta per le idee sostenute.
Se non lo avesse fatto lui, sicuramente avrei colto io l’occasione per puntualizzare certi concetti.

“Il pulpito” dal quale viene la predica di coerenza, trasparenza e altro, farebbe meglio ad inserirsi nel contesto NAZIONALE, REGIONALE, PROVINCIALE E
LOCALE e trarre le debite conclusioni.

Larghe maggioranze, per esempio, invocate non certo da una parte politica (Pdl) ma piuttosto dall’altra (Pd) dovrebbero essere motivo di disagio e di imbarazzo: l’Udc con il Pd, Sel e…

Ce n’e’ davvero da rimanere choccati, ma neanche troppo, considerato ciò che è avvenuto a Chiusi nelle ultime elezioni. Il Pd ha vinto davvero da solo o ha dovuto scendere a “strategici compromessi”?

Guardiamo dunque in casa nostra e poi ci possiamo permettere di fare osservazioni anacronistiche e inopportune. Non trovo il signor Gliatta ridicolo, al contrario molto coraggioso per “mettere la faccia” in una realta’, come la nostra, tutta schierata.

Ma forse qualcosa sta cambiando, almeno questa è la volontà e questo è l’impegno per tentare un rinnovamento, una rinascita. Per quanto mi sarà possibile darò il mio contributo in tal senso.

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13 risposte a Nelle nostre zone è il Pd che va poco per il sottile

  1. Nicola Nenci scrive:

    Ha, dimenticavo! faccio i miei migliori auguri per la rinascita, vigorosamente alimentata dalla fresca ventata di novità che di sicuro il nuovo futuro sedicente candidato nazionale del PDL porterà nella politica italiana, con conseguenti risvolti positivi anche per la provincia senese.
    Si può scherzare anche dopo il “ridicolo”?

  2. Nicola Nenci scrive:

    L’articolo mi fa venire in mente quelli che, sotto processo, accusano gli altri compari dicendo: “eh, ma lo faceva anche lui; anzi: lo facevano tutti! Era normale. Perché mi accusate?”. Signora Fiorini, la differenza fra me e Lei (e Gliatta) è che io non lo faccio. Non accuso gli altri per fare bella figura io stesso. Inoltre non tifo per nessun partito non per qualunquismo, ma perché fare il tifo non è nelle mie corde. Capisco che ciò può non essere dato per scontato, ma c’è anche chi scrive non perché appartiene a questa o quella conventicola, né perché difende questo o quel capo. Dentro casa mia non c’è la bandiera di alcun partito.
    In quanto a coerenza, pulpiti e case, mi verrebbe da chiederLe a quale famiglia chiusina (non nazionale) ci si rivolgeva, un tempo, per avere una letterina di referenze (diciamo così) per entrare al MPS: di sicuro non era la mia; io vengo da una famiglia semplice, che non ha mai preteso di formare ragionieri.
    Aggiungo che il PDL non avrà influito direttamente nella specifica questione tecnica delle nomine, ma non mi sembra che, come accennava Sacco, era dalla parte opposta della barricata. Perché il PDL non ha denunciato lo sfacelo un annetto (e forse più) fa, quando già tirava aria di chiusura delle filiali? Chi pretende di fare politica, dovrebbe metterci meno faccia e più serietà.

  3. Gaetano Gliatta scrive:

    Prometto di non tediarla ulteriormente con questo argomento mi scusi se insisto un’ultima volta.
    In ordine alla vicenda MPS è inaccettabile sentirsi dire ‘Tanto l’uno quanto l’altro’ perché significa o non conoscere affatto i meccanismi di nomina della presidenza e dei consiglieri della fondazione MPS oppure non essere in ottima fede.
    In MPS tutte le decisioni sono state prese dalla Fondazione, partendo ad esempio dall’acquisizione della Gallipolese (città natia di Massimo d’alema) Banca 121 fino alla sciagurata acquisizione di Antonveneta da Santander (altra banca amica del PD).
    Dai tempi post Partito Comunista e Democrazia Cristiana, i membri della Fondazione vengono tutti sostanzialmente nominati da organi politici cioè da chi governa i comuni della nostra provincia (il nostro ex sindaco Ceccobao è stato membro della Fondazione).
    Siccome mi darà atto che il PDL non controlla alcun comune della provincia è improbabile che in Fondazione ci siano o ci siano stati membri dell’area riconducibile al mio partito.
    L’unica storica eccezione fu il caso Felici che abbiamo ricordato e che è stato espulso per manifesta collusione politica con i DS.
    Quindi il PDL sarà pure responsabile di tutti i crimini che si crede ma in riferimento alla Fondazione MPS non ha avuto alcuna responsabilità non fosse altro per mancanza di potere. Cordialmente.

  4. carlo sacco scrive:

    Sig.Gliatta,credevo che fosse evidente che era una battuta che tendesse a mettere in risalto la sostanza ”tanto l’uno tanto l’altro”. Sono un po’ stupito del suo risentimento perchè non è nè un’offesa nè dileggio. Per quale motivio avrei dovuto offendere Lei che appena conosco di vista? Per le sue idee che non collimano con le mie? Se l’avessi ferita sono pronto a chiederLe scusa, ma non era questa la mia intenzione ne stia certo. Quanto alle argomentazioni sull’operato del PDL nella politica locale delle quali lei mi invita a precisare Le rispondo subito che con quanto ho scritto intendevo rispondere soprattutto al fatto che ferme restando le responsabilità maggiori di chi ha governato più direttamente il sistema Siena, il suo partito non mi sembra che sia rimasto sulla sponda del fiume a vedere passare il corpo del MPS col PD in lacrime dietro fino al cimitero. Secondo Lei le politiche nazionali non contano o non c’è alcun legame? Non difendo l’indifendibilità sia chiaro, ma tanto di quello che Nenci dice io mi sento di sottoscriverlo, ecco perchè ho tirato in ballo Cencio e Straccio.

  5. pscattoni scrive:

    X Carlo (Sacco) Immagino di si. Sto lavorando con il tablet e gli spam vengono eliminati senza verifica che comunque anche in situazioni normali vengono letti raramente.

  6. carlo sacco scrive:

    Paolo, ho risposto a Gliatta circa 20 minuti fa ma non lo vedo comparire ed ho avvisato Luciano.Ho superato anche stavolta le 1400 ?

  7. pscattoni scrive:

    X SAcco e Gliatta. Nessuna richiesta. Bene polemica chiusa. Buon dibattito.

  8. Gaetano Gliatta scrive:

    @Scattoni. Ciao Paolo, come hai evidenziato non c’è alcun intervento offensivo e sarei lieto se tu confermassi che io non ho chiesto alcun intervento da parte degli amministratori del Blog.
    Il termine che ho utilizzato in questo intervento è ‘Dileggio’ che non è sinonimo di ‘Offesa’ bensì di: canzonatura, beffa, burla, ecc.; termine che, come hai rilevato, calza a pennello con i modi di dire della nostra regione e ho voluto evidenziare come, a mio avviso, vi ricorra colui che si trova a corto con argomenti sostanziali.
    Per inciso vorrei esprimere che valuto questo spazio virtuale di ottima fattura ed ottimamente moderato da persone con elevata onestà intellettuale ed è questo il motivo per il quale lo frequento regolarmente, oltre al fatto che chi la pensa esattamente come me di solito mi annoia.
    Posso inoltre testimoniare che tutti i miei interventi in questo blog sono stati tutti regolarmente e fedelmente pubblicati e che personalmente censurerei soltanto il turpiloquio lasciando passare anche le offese personali che di solito si ritorcono contro a chi le pratica.

  9. Strano che non si sia colto il messaggio di ‘Pietro male e Paolo peggio’. Mettiamola cosi’; chi è senza peccato scagli la prima pietra (con tanto di scuse alla Bibbia).

  10. pscattoni scrive:

    @Gliatta. Non mi pare ci siano elementi offensivi. E’ un modo di dire del tipo “Pietro male e Paolo peggio”.. Insomma uno scherzoso modo di dire toscano che non mi pare richieda l’intervento degli amministratori del blog.

  11. Gaetano Gliatta scrive:

    Evidentemente, in questo blog, alla pochezza degli argomenti, si sta diffondendo l’abitudine a compensare con il dileggio (cencio, straccio). Sarò grato al il sig. Sacco sa dirci anche con precisione su quali argomenti distribuisce torti e ragioni ed almeno uno specifico lucido argomento che ha da contestare al PDL Chiusino da quando io ne sono il coordinatore.

  12. lucianofiorani scrive:

    Nelle scorse elezioni il Pd, a Chiusi, ha imbarcato anche l’Italia dei valori che da noi non esiste.
    Sui giri di valzer del consigliere Annulli è già stato detto.
    A Chiusi il problema è il Pd, o meglio quattro persone e relative famiglie, non c’è verso.

  13. carlo sacco scrive:

    Signora Fiorini,con tutto il rispetto,ma leggendo i due brani ai quali lei fa riferimento mi sembrerebbe di dire che sia Cencio che dica male di Straccio,e come lei sa il giudizio mio conta quanto il due a briscola,ma se dovessi dare ragione ad uno dei due forse il piatto della bilancia pende dalla parte di Nenci perchè evoca ragioni più larghe e profonde, pur attribuendo verità importanti,oggettive e non smentibili a Gliatta,ma non trovo ci sia una così grande differenza come lei dice.Vede è in fondo la stessa polemica di coloro che governano in un sistema creato fondamentalmente dal nemico e che si trovano a governare localmente con istanze che dovrebbero essere diverse da quelle del nemico, ma invece di usare la diversità talvolta fanno peggio del nemico perchè con le stesse armi si spara allo stesso modo.I compromessi che a livello generale il nemico fa,vengono usati localmente per tenere insieme maggioranze eterogenee per natura politica ma omogenee alla natura della convenienza e del compromesso spartitorio.Nel grande ci sta il piccolo e viceversa.

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