A Sinalunga i genitori dei ragazzi disabili frequentanti il centro di socializzazione stanno protestando contro la decisione di spostare il centro a Gracciano.
Nella manovra ci rientra anche Chiusi perchè lo spostamento dei ragazzi oggi accolti nella casa famiglia verrà fatto proprio nei locali di Sinalunga finora occupati dai ragazzi del centro di socializzazione per disabili (previa ristrutturazione, naturalmente!).
I genitori di Sinalunga hanno sottoscritto un documento, pubblicato ieri anche dal Corriere di siena, con cui si dichiarano contrari allo spostamento dei loro ragazzi da Sinalunga a Gracciano di Montepulciano. Il centro di Gracciano è frequentato da 12 ragazzi con una disponibilità massima di 20 posti.
Riportiamo ampi stralci della nota riportata nell’articolo:
“…Con questo accorpamento si raggiungerebbe, quindi, il massimo ndel numero di utenti, togliendo la possibilità, ad altri soggetti disabili del territorio, di poter usufruire di tale servizio…Tale scelta ha molti aspetti negativi che andrebbero sull’equilibrio e la qualità della vita dei nostri ragazzi e sulla loro sicurezza. Ribadiamo la nostra intenzione nel mantenimento dell’apertura di Sinalunga.”
“I ragazzi inseriti cocosconol’ambiente sociale del paese, ci scambi col volontariato, la scuola ed il privato. Qui i ragazzi hanno i loro punti di riferimento con i quali sono stati costruiti i loro progetti educativi… mentre a Gracciano la presenza contemporanea di 20 ragazzi medio gravi, di cui sei in sedia a rotelle, con la drastica riduzione del personale prevista e l’aumento delle ore di frequenza porterà all’impossibilità delle uscite anche nel solo ambito della struttura. Questo per mancanza di un giardino, la presenza di un terreno sconnesso senza un minimo di ombra, visto che non esiste nemmeno un albero. Il centro inoltre è ubicato in una posizione infelice, senza possibilità per i suoi frequentatori di poter socializzare ed avere contatti esterni. Siamo convinti che questa soluzione prospettatatci trasformerà il centro di gracciano in un istituto ben diverso da quello che esiste attualmente a Sinalunga e che ha contribuito notevolmente a migliorare la qualità della vita dei ragazzi e delle loro famiglie”.
E’ evidente che con la scusa di presunti risparmi si sta creando una situazione di difficoltà non solo ai ragazzi della casa famiglia di Chiusi ma anche ai frequentatori del centro di socializzazione di Sinalunga. Ecco come la politica è vicina a chi ha più bisogno!
Mi sembra il gioco delle tre carte… questi li prendo da qui e li sposto lì, questi altri li prendo là e li sposto qua… E non se ne capisce la logica. Al di là dei probemi pratici (quelli sollevati dai genitori sinalunghesi per esempio, o dagli operatori chiusini…). “Naturalmente” c’è sempre di mezzo una ristrutturazione… Non sarà quella l’unica logica? Alla fine chi ci guadagna?