Sulla stampa di oggi è apparsa una notizia che supporta il lavoro di quanti si sono impegnati, in questo ultimo anno, per cercare di far comprendere l’incoerenza di un piano strutturale, quello adottato dal Comune di Chiusi, rispetto a quello che invece dovrebbe essere il percorso per un futuro sviluppo economico basato sul rispetto delle identità ambientali.
Il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali ha convocato la conferenza “Costruire il futuro: difendere l’agricoltura dalla cementificazione” ed ha presentato un disegno di legge in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo di suolo.
Alla base di tutto ciò la considerazione che il suolo è un bene comune che, una volta cementificato, smette per sempre di produrre cibo, bellezza e cultura, tre elementi che sono le nostre migliori ricchezze e che continuiamo a sperperare senza ritegno.
Secondo il rapporto del Ministero, infatti, dal 1971 al 2010 abbiamo perso il 28% della superficie agricola utilizzata, pari ad un’area grande come la Lombardia, la Liguria e l’Emilia Romagna messe insieme ed ogni giorno si cementificano 100 ettari di suolo.
Allora bisognerebbe che chi continua a difendere la cementificazione del suolo in nome dello sviluppo economico cominciasse a riflettere e che l’opinione pubblica, debitamente informata, cominciasse a giudicare chi in realtà è contro il progresso: se chi, seppur giovane e motivato, continua a difendere, nonostante i danni che ha provocato nel tempo, una visione superata dell’economia o chi cerca di individuare strade alternative compatibili con il rispetto dell’ambiente e delle sue ricchezze.
*Capogruppo consiliare de La Primavera di Chiusi
Il titolo dato all’articolo non è molto preciso perché non è solo la Giunta che insiste con una visione superata dell’economia in quanto la Giunta risponde, o dovrebbe, agli indirizzi del Consiglio Comunale e questo risponde, o dovrebbe, agli indirizzi dei partiti di riferimento. Quindi la catena delle responsabilità è molto più lunga di quanto il titolo potrebbe far pensare.
Veramente gli urbanisti più avvertiti lo dicono da decenni. Il consumo di suolo annuo in Italia è di molte volte supriore a quello di paesi europei non proprio sottosviluppati come la Germania.
Il comitato spontaneo dei cittadini che hanno presentato un’osservazione articolata al Piano Strutturale lo ha detto a chiare lettere. Ora vedremo come risponderà il Comune a quell’osservazione.
Bello codesto interrogativo.Chissà ? Ma per il solo fatto che tale interrogativo esista e non te lo sia posto solo te ,forse qualcosa vorrrà dire….e non è solo a Chiusi questa storia.
Ricordo che all’assemblea pubblica organizzata da Primapagina nel gennaio 2011, prima che nascesse la Primavera, proponemmo un filmato in cui Salvatore Settis diceva praticamente le stesse cose. Ora su “quelle cose” c’è anche il timbro del governo, governo sostenuto dal partito che è partito di maggioranza a Chiusi. Se due più due fa quattro… qualcuno dovrà pure tirare delle conclusioni e cominciare sopratutto a pensare a qualcosa di diverso dal mattone. A meno che a Chiusi il partito di maggioranza vero non sia proprio il partito del mattone…