Dopo aver saputo della morte di Renato Nicolini, mi sono avventurato in questo breve ricordo.
Figura epica, genio e sregolatezza l’assessore che ha ridato Roma ai romani, dopo gli anni bui del terrorismo e delle precedenti gestioni democristiane.
Venni a conoscenza della sua fama da una compagna di Roma che me ne parlò in termini entusiastici: della possibilità per tutti di riprendersi la città. Partecipando alle iniziative da lui organizzate ho avuto modo di conoscere monumenti importanti di Roma come la basilica di Massenzio che colpevolmente non conoscevo. Da allora divenne per me un punto di riferimento fondamentale quella sinistra che voleva rimanere tale, ma che voleva pure divertirsi e riderci sopra!
Imparai allora il significato profondo del termine “effimero” e il ruolo fondativo di tale termine: coniugare la cultura con il coinvolgimento delle persone comuni.
Lui ci riuscì. Impegnò le borgate romane e dimostrò che si poteva intrattenere le persone con qualcosa di più alto e più importante, senza essere parrucconi.
L’ho conosciuto personalmente in una fase particolare della storia della Sinistra Italiana, quando dal PCI si passò al PDS e nell’anno successivo, se non erro il 1990, uscì una nuova componente intorno alla cosiddetta mozione 3, quella di Bassolino.
Lui aderì a questa mozione e molto più modestamente anch’io !
Veniva considerata la mozione del NI ! Invece i contenuti erano molto importanti, tralascio di entrare nel merito perché questa è un’altra storia !
Però vorrei brevemente ricordarlo perché ebbi l’onore di sentirlo a Chianciano, quando venne a presentare la mozione Bassolino ! Lo accompagnai alla Biblioteca, successivamente in Albergo e l’indomani al treno ! Lo portai anche in Comune a Chianciano, allora ero assessore al personale, lo feci partecipe del mio lavoro e mi accorsi della sua profonda conoscenza delle cose amministrative.
Era una persona estremamente curiosa , mi chiese molte cose ma soprattutto ebbi la netta sensazione che sapesse conoscere gli umori e le tendenze delle persone. Una volta accompagnato al treno non ebbi più la possibilità di incontrarlo. Seppi della sua posizione critica nei confronti della candidatura a Sindaco di Rutelli ed ebbi la sensazione chiara che il Partito non l’avesse saputo realisticamente valorizzare !!
Adesso rimane questo ricordo breve, ma significativo per me, e l’onore di averlo conosciuto !
Nicolini era fedele all’idea di “educazione” che l’intellettuale “di sinistra” ha sempre coltivato, e questo (lo) ha portato a rendere “consumabile” anche ciò che era riservato alle sfere “alte”. Non che fosse un male, anzi! Però credo che abbia finito per avvolgersi in un ruolo che è stato bruciato e distrutto dalla diffusione en masse di una serie di “oggetti culturali” che, senza essere discernibili, hanno finito per diventare un blob assurdo. In questo, forse, poteva avere ancora un ruolo, quello di “guida”. Ma sarebbe stato un mesto tramonto.
Nicolini fece riscoprire anche la muica classica (che non era certo di moda) e la rese “popolare” con i concerti notturni dell’estate romana… Il problema non è cosa “è di moda”. Mi spiego: tra Gigione e i Giardini di Mirò chi è più “di moda”? Il liscio che imperversa in tutte le feste popolari è “di moda”? Il problema è il trash, la sottocultura, un po’ come i cinepanettoni rispetto ai film d’autore… e il fatto che anche una certa tv e certi personaggi televisivi amati dalla sinistra hanno contribuito e non poco a sdoganare il trash, a renderlo “fenomeno”. Non penso solo al bagalino o cose del genere. Non è stato Fabio Fazio a sdoganare e riportare in auge roba come I Cugini di campagna o Orietta Berti?
Anch’io parlo delle feste e della musica della quale non parlo mai normalmente.Mi sembra chiaro che il problema sia il”gap culturale” caratterizzato da quanto è venuto dopo Nicolini,da ventanni di propinamento di brodaglia mediatica senza riferimento perlopiù, per cui a chi aveva 10 anni quando c’era Nicolini ed oggi ne ha 30 sembra quasi normale che venga osservata la possibilità di Gigione alle feste.Il tutto passa sotto il fatto che è di moda,senza curarsi di cosa c’è dietro, poichè il mondo funziona senza riferimenti di sorta, ed allora basta che uno chiami nello stesso tempo ”un arraputa e’ cosce ed invochi Padre Pio” ed il miracolo è compiuto.La testa delle gente non funziona più come prima,anzi non funziona per niente anche su queste cose, ed infatti il mondo intorno è quello che è.Si fa pure di peggio, di meglio poco…il decadimento della politica è anque questo….
Mi ricordo che anche da queste parti si cercò in qualche modo, in quegli anni di seguire l’esempio dell’eclettico Nicolini, l’assessore dell’effimero… sia per le estati in piazza che per le feste di partito… Sembrava insomma che avessimo tutti scoperto la cultura sia come intrattenimento (meglio un bel concerto, che una musichetta sciatta) che come elemento di crescita sociale e motore capace di produrre ricchezza e reddito… Poi è andata come è andata e ci siamo ritrovati con 20 anni di Berlusconi, coi reality show, i bunga bunga e i Gigione alle feste del Pd… Magari alle feste del Pd c’è anche qualcosa di meglio, ma mentre i Gigione fanno il pieno, le altre cose, quele meglio, fanno flop… Povero Nicolini!
Rientrando in Italia è stata la prima notizia che mi è capitato di leggere. E ne sono dispiaciuto.
E’ sicuramente stato un personaggio del suo tempo che ha fatto e fatto discutere.
Certo, come dice Lorenzoni, dalle estati romane a Gigione il passo non è breve.
Pensa te quanta acqua è passata sotto i ponti se dall’estate romana di Nicolini siamo arrivati alle serate con Gigione* alle Feste dei giovani de Pd (sottolineo dei giovani)…
* la serata si è svolta il 29 luglio alla festa dei giovani progressisti-Pd a Panicarola. Per sapere chi è Gigione basta digitarne il nome su Youtube…