Un sindaco che predica bene e…

di Rita Fiorini Vagnetti

Un’esternazione del sindaco suonava così: “La penso come Renzi”. E fin qui nulla da eccepire. Ognuno è padrone delle proprie idee e delle proprie “amicizie”.

Ma poi, sempre secondo il sindaco, “Le elezioni si vincono allargando il consenso elettorale”. Qui invece c’è da osservare che le elezioni si dovrebbero vincere per la bontà, la concretezza, la realizzabilità dei programmi che ogni forza o organizzazione politica riesce ad elaborare.

Solo così è prevedibile e utile l’allargamento del consenso che dovrebbe poggiare sulle proposte, sulle iniziative in ordine alle esigenze del territorio. Non si tratta quindi solo di un risultato aritmetico o ideologico ma piuttosto di una coesione di intenti e di obiettivi.

Il primo cittadino, se veramente avesse voluto o volesse allargare il consenso elettorale, avrebbe potuto iniziare, senza spingersi fino a Firenze, in Consiglio comunale dando spazio alle minoranze (rappresentative di una buona fetta di elettorato). Avrebbe potuto, e forse c’è ancora tempo, convincere nell’interesse del paese, le opposizioni sulla necessità di alcune scelte future e non farle approvare con il solo voto scontato della maggioranza.

E’ vero che in democrazia governa chi vince ma spesso si tratta di una vittoria di Pirro che nell’immediato può dare soddisfazione ma per il futuro può rappresentare un boomerang. Si vanta di alcune decisioni come, solo per fare un esempio, il Piano strutturale che in Consiglio non ha avuto l’adesione delle liste di opposizione non per un mero capriccio (emotivo o di parte) ma dopo un’attenta riflessione sulla valenza di quello che veniva presentato.

E’ evidente che le opposizioni si muovono non solo sulla scorta di scelte personali ma piuttosto sulle indicazioni dei sostenitori delle liste stesse e di coloro che nella strada, nei bar, nei ritrovi più usuali, rappresentano la voce di tutta la società civile nella sua interezza, di coloro cioè che portano sulle proprie spalle il peso di scelte spesso non condivise dai cittadini stessi.

Lo slogan “libertà, onestà, lealtà”, non può e non deve essere una bandiera di parte. E’ appannaggio di tutti. Le eccezioni non fanno testo. Aggiungerei, per quanto mi riguarda, anche rispetto e consapevolezza dei propi limiti. Una grande virtù è quella di saperli riconoscere pur nell’euforia di un momento di trionfalismo.

Una chiosa finale a proposito del tema della coerenza. Che scelta farà il Pd locale? Non oso arrivare a pensare a quello nazionale. Si ritroveranno in un listone con Pd, Sel, Udc, e altri? E L’Italia dei valori? E l’abbraccio di Vasto tra Bersani, vendola e Di Pietro?

E’ pur vero che è da saggi mutare parere. Ma non bisognerebbe eccedere.


 

 

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4 risposte a Un sindaco che predica bene e…

  1. E’ chiaro che avrei votato contro. Gli altri avranno avuto le loro motivazioni.
    Non possiamo e non dobbiamo svendere piuttosto riconvertire.

  2. pscattoni scrive:

    Gentile consigliera Fiorini, mi scusi ma sono evidentemente un cattivo intenditore e la pregherei di rispondere nella sua qualità di rappresentante in Consiglio: è d’asccordo o contraria rispetto alla delibera votata nel consiglio comunale del 30 giugno dove lei era assente? Insomma avrebbe espresso voto contrario, favorevole o di astensione?
    le parole necessarie per rispondere sono davvero poche. Grazie in anticipo per la cortese risposta.

  3. Ho l’impressione ,leggendo alcuni commenti, che io e non il “governo nazionale e nel caso di specie locale sia chiamata a fare i “famosi compiti a casa”.
    Mi sembra di aver chiaramente espresso la mia posizione di dissenso nei confronti delle scelte , soprattutto di alcune emanazione del “modus governandi” dell’attuale amministrazione comunale, votando contro le proposte espresse dalla maggioranza, a volte anche in solitaria posizione— 
    Per quanto riguarda il centro carni mi si apre una nota veramente dolente perche’ sono obbligata a ritornare al passato e pensare con sempre piu’ stima e nostalgia a coloro che “in illo tempore” si batterono per la sua realizzazione, con obiettivi specifici e determinati.
    Non posso aggiungere altro!
    A buon intenditore…

  4. pscattoni scrive:

    Si, va bene. Ma ci può dire la consigliera Fiorini come la pensa sulla decisione di alienare l’ex frigomacello?

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