Il Comune di Chiusi vieta l’uso di acqua prelevata e erogata dall’acquedotto per:
a) Irrigazione o innaffiamento di prati, orti e giardini (tranne quelli appartenenti al patrimonio pubblico);
b) Opere di muratura;
- c) Lavaggio di veicoli o apparecchiature non domestiche;
d) Lavaggio di aree o spazi privati o pubblici, cortili e piazzali;
- e) Riempire piscine private di qualsiasi genere e tipologia, vasche o giochi d’acqua, contenitori da giardino, fontane ornamenatli e simili.
Sanzione amministrativa da 50 a 300 euro per chi non osserva l’ordinanza.
Si fa appello al senso civico della popolazione affinchè collabori alla tutela di questa risorsa fondamentale.
XDonatelli. Forse, viste le previsioni meteo, il divieto poteva essere anche fatto prima.
Comunque mi pare positivo sia il divieto che il richiamo ad un uso responsabile dell’acqua.
Premetto che sono d’accordissimo sul bando.
La domanda che mi pongo io e la seguente: perchè aspettare ora, e non prima?
D’accordissimo con Gisella (Zazzaretta) ma non si può lasciar seccare tutto. Come al solito servirebbe un po’ di buon senso.
Tra una decina di giorni, secondo le previsioni, torna la pioggia.
Stiamo attenti a non fare polemiche perchè il problema esiste davvero, piuttosto evitiamo gli sprechi.
Le piante davanti al vecchio ospedale di acqua ne hanno vista poca anche prima dell’ordinanza.
Perchè i giardini pubblici debbono rimanere verdi mentre quelli privati vanno lasciati seccare? Forse le piante pubbliche sono più meritevoli delle altre. Non sarebbe meglio lasciarle tutte assetate? Oppure questo farebbe una cattiva propaganda?