Comincia stasera la XXXII edizione dei Ruzzi della conca. La manifestazione nel tempo è diventata “la festa” dello scalo sostituendo per interesse e ampiezza la vecchia festa de l’Unità.
Quest’anno si replica l’allestimento dello scorso anno con tutti i pregi (più centrale rispetto ai giardini, stand in piazza Garibaldi) e i difetti (il parcheggio delle poste non è certo un luogo invitante).
Ma la festa ha ormai una sua fisionomia e coinvolge soprattutto tanti ragazzi. Già queste sere lo scalo, generalmente deserto, si è via via popolato di giovani e giovanissimi; molti impegnati nell’allestimento altri attirati evidentemente dal clima festaiolo montante.
La competizione della palla al bracciale si svolgerà come sempre nel vecchio campo sportivo e si articolerà in due giornate: domenica 26 e domenica 2 settembre.
Il Granocchiaio, contrada plurivittoriosa sembra partire anche quest’anno con i favori del pronostico ma, per dirla con il vecchio saggio, speriamo che non vinca sempre il migliore.
Durante tutta la durata della festa il ristorante offrirà una ricca varietà di menù, nello spazio adiacente sarà in funzione la birreria, mentre in piazza Garibaldi il “Brindisino” (aperitivi e stuzzichini) aprirà già alle 18,30.
Gli spettacoli si terranno in piazza della stazione. Come lo scorso anno in concomitanza dei Ruzzi ci sarà anche Sbottegando (30-31 agosto e 1 settembre) e l’esposizione Estemporanea.
Occhio alla viabilità, perchè anche quest’anno nel periodo della festa ci saranno variazioni rispetto allo scorrimento ordinario nell’area della stazione.
Insomma da oggi fino all’8 settembre allo scalo è festa. Buoni ruzzi a tutti.
Di seguito riportiamo il calendario delle competizioni.
Sabato 25 agosto
Ore 15.00 – benedizione giocatori, sbandieratori e tamburini presso la Chiesa Santa Maria della Pace e partenza per lo stadio comunale.
Ore 16.00 – Palla al bracciale femminile
Ore 17.00 – Bracciale Giovani (16-20 anni)
Domenica 26 agosto
Dalle ore 15.00 – Benedizione giocatori e a seguire presso lo stadio comunale:
Grande disfida della Palla al bracciale, I giornata
Ore 18.00 – Corsa del Maiale
Sabato 1 settembre
Dalle ore 15.00 – Benedizione dei bambini e a seguire presso lo stadio comunale: Ruzzini (giochi tra bambini)
Ore18.00 – Braccialino (under 15)
Domenica 2 settembre dalle ore 15.00 – per le vie di Chiusi Scalo, Sfilata storica
Dalle ore 16.30 – presso lo stadio comunale: Grande disfida della Palla al bracciale
Per maggiori informazioni sulla manifestazione: http://www.ruzzidellaconca.it/Programmadellafesta.htm
Alla festa del Pd di Chiusi quest’anno hanno fatto concerti molto buoni, ma senza pubblico, dibattiti interessanti con una discreta partecipazione, poi c’erano anche il solito lisciotrash e la vendita dei materassi o gli stand promozionali di automobili ecc… Quello che manca è l’anima, il senso di appartenenza ad una comunità che prima c’era e ora non c’è più… I Ruzzi sono una festa che aggrega i giovani del posto. Quasi esclusivamente quelli, però già non è un risultato da poco.
Ovvio che Chiusi Scalo, come cornice, non possa competere con Città della Pieve o Montepulciano… che la “sfilata” dei Ruzzi non è paragonabile al corteo dei ceri di Montepulciano o al corteo del palio pievese. Però potrebbe migliorare nell’appeal verso i paesi vicini, almeno. Puntando su cose particolari (anche nell’offerta gastronomica), sugli spettacoli e sul gioco del Bracciale che dovrebbe essere reso più “sentito” (a suo tempo, tanti anni fa proposi pure la compravendita dei giocatori per alzare il livello di rivalità… e l’apertura ad altre contrade, magari ai terzieri di Chiusi città…). Ma anche le feste di partito dovranno inventarsi qualcosa se vorranno sopravvivere
”Ubi maior minor cessat”….. tali le differenze oggi ci sono sempre di meno fra la natura delle feste e delle aggregazioni.Anche la Festa dell’Unità serviva una volta ad aggregare le persone,farle partecipare ai dibattiti ed alle mangiate.Oggi spesso sono ridotte alle sole mangiate.Per un esempio vedere quella che era una volta quella di Moiano.Oggi si mangia e si balla,stand di caramelle,liquirizia ed altro.
Introito economico(oggi sempre di meno anche per la concorrenza),pubblicità di vendita di prodotti,auto,aspirapolveri ecc ecc.E’ la povertà di una non difendibile e pretesa modernità.E quello che più deprime è che ci si vede anche qualche giovane che spera di ingraziarzi i dirigenti.Forse era così anche prima ma almeno c’era qualche ideale di speranza di poter cambiare qualcosa e certe cose funzionavano e qualche difesa dei meno abbienti esisteva.Oggi sono spesso quei meno abbienti a divenire veicolo della loro stessa discesa ancora più in basso,mentre ancora lo sviluppo sono le automobili,il mattone,ed i servizi tagliati.E si deve vedere chi si dice di sinistra percorrere dette strade.Non sorge un sospetto che forse quella non sia sinistra?
Anche il Saracino, il palio di Città della Pieve e il Bravìo sono legati a ricorrenze religiose o patronali… e sono nati con lo stesso spirito dei Ruzzi, cioè di festa paesana, ma col tempo sono diventati eventi di grande richiamo (domenica al palio pievese c’erano – dicono – almeno 8-10 mila persone, al Bravìo il 26 ce ne saranno altrettante e forse più…). I Ruzzi, pur mantenendo una loro ragion d’essere, che io ho sempre riconosciuto, e caratteristiche peculiari, non hanno mai fatto il grande salto. Forse per scelta degli organizzatori… Non credo però che un po’ di presenze dai dintorni (se non dal mondo) guasterebbero anche se non è questo lo scopo principale della manifestazione. Anche perché, con i contradaioli tutti impegnati nelle varie attività della festa, se non viene gente da fuori, ristorante, pub, bar ecc. rischiano di avere pochi clienti…
I ruzzi della conca sono legati alla festa patronale, non mi pare che debbano rispondere a esigenze di attratività turistica. Le persone che vi partecipano mi pare siano legate alla voglia di lavorare e stare insieme. Mi sembra di per sé un bel risultato.
le feste di partito sono ovviamente altra cosa.
Un tempo le feste de l’Unità le organizzava un partito forte, radicato, che aveva le sue idee e un “popolo” di riferimento… Oggi il Pd organizza feste del Pd che propongono pure cose interessanti, ma non ha più un “popolo” di rierimento. Il popolo di riferimento del Pd attuale alla feste de l’Unità non ci andava, per principio. Preferiva le feste della parrocchia. Si spiega così il passaggio di testimone ai Ruzzi della Conca, che rieptto alle feste dei paesi limitrofi che richiamano u sacco di gente (Bravìo, Palio di Città della Peve, Saracino) è nata, è vissuta e resta una festa solo di Chiusi Scalo, anzi dei ragazzi di Chiusi Scalo. Anche la scelta di farne una sorta di kermesse rock aggiuntiva ne è conferma. Una festa de noantri… Piacevole, ma che certo è pensata e vissuta come festa dei chiusini dello Scalo non certo come attrattiva per turisti e cittadini dei paesi limitrofi…
Stamattina, con la variazione di circolazione in piazza delle stazione, le comiche.
Chi, spostate le transenne, passava poi tranquillamente chi addirittura ci ha sbattuto contro e poi naturalmente ha proseguito per il senso vietato come se nulla fosse…
Davanti al Monte la maggior parte degli automobilisti viaggiava contro mano. Insomma anche se il traffico era relativo sembrava impazzito.
Ma che ci vuole un muro per far capire che nello spazio transennato non ci si può passare?
Luciano, le prime tre righe del tuo post definiscono bene ed in toto la situazione(non per il livello dei ruzzi, quella è una competizione fra quartieri che attira i giovani e li fa protagonisti del giuoco)ma per l’evidente livello di sminuizione di quell’altra occasione che ”per interesse ed ampiezza” come dici te ormai ridotte non attira più nessuno o pochi.
Segno dei tempi che senz’altro qualcosa di molto importante in positivo od in negativo -qui ad ognuno la propria interpretazione- stanno a significare. Chi gioisce e chi piange, sebbene siano di natura diversa le due manifestazioni ma visto che la gente sembra preferire l’una in luogo dell’altra?