Sono ormai 7 anni che vivo a Chiusi. Quando arrivai il paese era tranquillo e c’erano abbastanza persone, sia abitanti che turisti per mandare avanti esercizi pubblici che ora non ci sono più (Livio il calzolaio, per esempio).
In questi anni ho assistito ad una continua emorragia di abitanti e di turisti al punto che Chiusi sta morendo.Tutto questo seguendo una linea che inevitabilmente ha portato a questa situazione.
Un esempio; tempo fa, d’inverno, al Teatro si tenne la presentazione della Vedova Allegra. Pienone… e multe a tutta raffica. Come sapete oggi c’è il tam-tam delle comunicazioni. Cosa credete che abbiano detto coloro che sono stati multati ai loro amici e conoscenti? Tutti gli altri esempi che potrei portare ricalcano la stessa linea; se a Chiusi c’è un qualcosa che attrae gente facciamo in modo che quelli, e i loro amici e conoscenti, non ritornino e, se ritornano, facciamo in modo che la ‘festa’ abbia dei limiti per cui la gente non ritorna o non ci viene proprio.
Un altro esempio è quello dei campers che avevano cominciato a venire a Chiusi al parcheggio del Campo della Fiera (il tam-tam). Una quindicina di persone in più a Chiusi che stavano al massimo due giorni, frequentavano i ristoranti ed i bar, non è molto, ma è sempre meglio di niente. Oggi con la sosta limitata a 4 ore è subentrato, appunto, il niente. Come già detto, non si parli dei maestri.
Il talento, in tutti i campi ed in tutti i settori, a Chiusi non manca. Mi sembra strano che questo talento si trasformi in un qualcosa che, inevitabilmente, porta Chiusi ad essere sempre più chiusa.
Mi sembra strano anche che sul Blog queste cose non vengono discusse, vengono glissate.
Oggi un chiusino mi ha detto che sembra che i chiusini abbiano ‘paura’ di parlare di queste cose pubblicamente. Spero di no, e poi dove sono finiti i 1.374 votanti per la Primavera?
La mancanza di commenti a certi articoli però fa pensare.
Possibile che tutti siano cosi’ impegnati a tendere i loro verdi orticelli da non accorgersi dell’accumularsi di nubi, molto nere, all’orizzonte? Mi sembra superfluo ricordare che più è verde l’orticello, più danni arrecherà qualsiasi tipo di tempesta. Le nubi sono di nostra creazione. Cosi’ come le abbiamo create possiamo diradarle, ma non se si fa finta di niente e non se ne discute. Ripeto, questo non è ‘ veder nero ‘, ma guardare in faccia la realtà sia a Chiusi (in particolare) che nel resto del mondo.
…..infrastrutture prima di tutto, sembra che Monti sia intenzionato a favorite questo. Seconda, allentare la MORSA
che le Belle Arti (ah), i regolamenti urbanistici, e quant’altro sembrano avere SOLTANTO a Chiusi. Una morsa che sta strangolando la cittadina.
X coloro che abitano nel centro storico di Chiusi, e per tutti coloro che ‘amano’ Chiusi.
Se la tendenza degli ultimi non viene invertita, e non c’è alcun barlume che possa far pensare ad un ivertimento di rotta, Chiusi diventerà, fra 2 0 3 anni (per essere ottimisti) una città MORTA. Non è pessimismo, ma realismo. Cosi’ come non si può far quadrare un cerchio, i meno di 500 abitanti del centro storico non possono sostenere i 16 esercici commerciali rimasti a Chiusi (escludendo gli acconciatori di capelli e le lavanderie, anche assumendo che i meno di 500 faccino la spesa a Chiusi e vadano ai ristoranti ed ai bar due o 3 volte la settimana. Chiusi DEVE essere ripopolata prima di tutto, il che vuol dire costruite infrastrutture idonee per i nuovi arrivati (ah).
80 nuovi posti macchina non sono che un goccio nel mare.
Non conosco ovviamente tutti quelli che hanno votato per La Primavera, ma non escludo che anche tra quelli ci siano tanti che, magari scontenti di come vanno le cose, preferiscono non esporsi.
Un conto è esprimersi col voto segreto e un altro è prendere pubblicamente posizione sulle questioni.
A Chiusi quelli che danno voce alle proprie opinioni sono la sparuta minoranza.
Il perchè è facile capirlo.
XFiorani……anche quelli che hanno votato la Primavera?
Sette anni non saranno sufficenti per entrare nello spirito di vita delle cittadine di provincia, ma sono sufficenti per notare il costante declinio di suddette cittadine.
Per chi è nato o ha vissuto molti anni in grandi città, sette anni non sono sufficienti per entrare nello spirito di vita delle cittadine di provincia, e sono convinto che la cosa valga per tutta l’Italia. E per tutta l’Europa.
I tempi sono molto più “naturali” e quello che dovrebbe essere l’ovvietà, non lo è.
Con la globalizzazione poi, che vorrebbe omologare tutto e tutti, che vorrebbe far digerire cambiamenti sociali in men che non si dica, mi sembra logico una certa “chiusura”, anche da parte di persone normalmente considerate “aperte”.
Pro e contro, come per ogni scelta importante. Dipende solo dal punto di vista.
Personalmente, a Milano non ci torno.
A Chiusi, più che altrove, c’è una maggioranza silenziosa che pensa di continuare a curare il proprio orticello anche quando tutto sta crollando.
In questa situazione è assai difficile trovare persone che dicano apertamente come la pensano.
Come avrete notato non ho fatto nomi (non lo faccio mai), Questo per una semplice ragione; sono convinto che la colpa non è tanto dei singoli, ma della percezione che noi abbiamo della vita, che secondo me è completamente sbagliata. Cerco di mettere in evidenza i risultati di questa percezione che a Chiusi sono più evidenti e concentrati che in altre parti. Forse guardare ai risultati delle azioni, invece che a chi li ha fatti potrebbe portare ad un cambiamento che, a sua volta, porterà benefici PER TUTTI.