L’arrivo delle prime piogge chiude inesorabilmente questa torrida estate. Ma la stagione che volge al termine ci regala ancora degli scampoli di politica che sanno tanto di saldi di fine stagione.
Cominciamo da Firenze per finire a Chiusi, via Siena.
L’assessore regionale alla sanità, Luigi Marroni, annuncia che da lunedì 3 settembre aumentano i ticket sanitari. Veramente nel comunicato si parla di “rimodulazione” ma in realtà si tratta semplicemente di aumenti. Come il suo collega ferroviario anche Marroni parla di equità. Rimarranno esenti le fasce con un reddito inferiore a 36.000 euro e spiccioli e i pazienti cronici. Per gli altri si va ad aumenti che se economicamente non sono strabilianti lo sono in percentuale. Sulla farmaceutica (le ricette che presentiamo in farmacia) gli aumenti sono da due a tre euro per la seconda fascia e da tre a quattro per la terza. Per la specialistica ambulatoriale si va semplicemente al raddoppio: da 5 a dieci euro per la seconda fascia e da 10 a venti per la terza (sempre esente chi denuncia meno di 36.000 euro). L’aumento è la diretta conseguenza del decreto governativo sulla revisione della spesa e la regione trasferisce il taglio di 400 milioni sui pazienti (è proprio il caso di dirlo).
A Siena alla festa del Pd ci sono stati due exploit: Il banchiere Profumo e il sindaco di firenze Renzi.
Il primo pur glissando sulle responsabilità dirette del suo predecessore (Mussari) ha fatto un quadro impietoso della situazione del Monte: la sopravvivenza stessa dell’Istituto è tutt’altro che certa, la banca è di fatto nazionalizzata, visto che gli aiuti statali sono superiori alla capitalizzazione; ha infine chiarito, una volta per tutte, che il Monte dei paschi, ora come ora, è una banca che non guadagna niente (“oggi non guadagniamo un euro”), e che se continua così il posto di lavoro lo perdono tutti. Quanto alla senesità della banca, non esisteva già più, non è che sia a rischio”. Più chiaro di così!
Renzi il rottamatore, il volto anti casta del Pd, forse perchè giocava in trasferta, non ha fatto mancare la sua benedizione all’ex sindaco Ceccuzzi: “Il mio augurio è che il Comune di Siena possa tornare al voto il più rapidamente possibile e che l’esperienza di Franco Ceccuzzi possa ripartire”. Largo ai giovani!
Solo di passaggio si può rilevare che il Santa Maria della Scala, l’importante centro museale senese, (grazie anche ai 400.000 euri inviati dal presidente della regione?) non sarà costretto a chiudere completamente i battenti ma, con un temporaneo affidamento diretto del servizio di sorveglianza, garantirà la continuità dell’apertura al pubblico delle principali sale. Una buona notizia ma i lazzi non son belli.
E a Chiusi? Sindaco e giunta sono in piazza. Come l’anno scorso, in occasione di Sbottegando, hanno allestito la loro bancarella per essere a contatto con i cittadini e spacciare un po’ di materiale. Bene che si facciano vedere per strada ma se davvero vogliono ascoltare e confrontarsi con gli abitanti di Chiusi non c’è bisogno di queste uscite. I luoghi appropriati non mancano e lì purtroppo è assai difficile incontrarli.
Concordo. E’ arrivato il momento di “fare il punto” perché molto è cambiato ai diversi livelli di governo locale.