Padre Daniele Belussi, richiamato dal P.I.M.E. (Pontificio Istituto Missioni Estere) a cui da sempre appartiene, lascia il suo incarico di parroco di San Secondiano e San Francesco in Chiusi Città che ha tenuto dal 1° novembre 2008. Il saluto ai fedeli e alla Città tutta avverrà in Duomo nella Messa delle ore 11 di Domenica 9 settembre.
Saranno presenti le variegate realtà ecclesiali per ringraziare e salutare questo missionario bergamasco, vocazione adulta ricca di umanità che, con un servizio pastorale breve ma intenso, è stato la persona giusta al momento giusto. Unità, innovazione nella continuità, valorizzazione e sistematizzazione dell’esistente, sono le caratteristiche della pastorale di P. Daniele. Ponendosi al di sopra delle parti e al contempo in linea di continuità con il passato, ha creato tutti i presupposti per un cammino convergente all’unità delle realtà ecclesiali di cui è ricca questa Chiesa.
Ha valorizzato la storia, la tradizione, le chiese, i monumenti, ma soprattutto i carismi delle persone e dei gruppi ecclesiali, mettendoli al loro posto, secondo il loro specifico ministero. Ed ha realizzato questo principalmente con forti momenti di spiritualità come l’adorazione eucaristica del giovedì.
E’ stato “prestato” per quasi quattro anni alla Diocesi di Montepulciano, Chiusi e Pienza dal P.I.M.E che ora lo richiama a svolgere importanti ruoli a Lecco e Milano. Il Vescovo Mons. Rodolfo Cetoloni ha conferito l’incarico di Parroco di Chiusi Città a Don Azelio Mariani, da 38 anni a Montepulciano, che farà il suo ingresso ufficiale a Chiusi durante la S. Messa delle ore 18 di Domenica 23.
Al posto di Padre Daniele Belussi arriverà a Chiusi un prete giornalista (vedi http://www.primapaginachiusi.it). E non uno qualsiasi , ma un prete che conosce bene il territorio e che è ha diretto per anni l’Araldo Poliziano, il periodico della Curia. Si chiama don Azelio Mariani ed un prete che si è sempre mostato attento e aperto al mondo esterno alla chiesa. Insomma un “pezzo da novanta”, segno che il Vescovo vuole la cattedrale di Chiusi in mani sicure e collaudate…
Benvenuto dunque a don Azelio.
Strano che l’amico Marco Fè, che è lui stesso collaboratore del periodico poliziano, nell’annunciare il cambio della guardia in cattedrale, con l’articolo qui sopra, non abbia fatto alcun cenno all’attività di Don Azelio come giornalista e direttore dell’Araldo. Misteri della fede…
Ho avuto modo di apprezzare lo spirito di servizio con il quale padre Daniele ha operato a Chiusi e per la Chiesa che è in Chiusi durante la sua permanenza. Mi limito a sottolineare il rispetto per le tradizioni e per la grande figura di don Mosè. A lui l’augurio di ogni bene e di continuare a ben operare per portare il messaggio evangelico all’umanità in questi tempi difficili. A don Azelio, al quale non mancano esperienza e capacità comunicativa, l’augurio di inserirsi pienamente nella comunità che il vescovo Rodolfo gli ha affidato, per crescere insieme ad essa nella Fede e nella testimonianza.
Nonostante non abbia avuto molte occasioni di contatto con Padre Daniele, ho apprezzato subito il suo modo di rapportarsi con le persone, di esercitare il suo ministero senza “salire sul pulpito”, di non giudicare la gente dalla frequenza alle funzioni religiose. Almeno questa è l’impressione che mi ha fatto.
Insomma, un ottimo ministro della Chiesa Cattolica, un ottimo sacerdote, ma col cuore rimasto nelle missioni, dove, mi è parso di capire, sarebbe tornato in qualunque momento e dove prima o poi, se incarichi di rilievo non glielo impediranno, suppongo tornerà.
Una perdita per Chiusi.
Il più grande augurio di realizzare il prosieguo della sua “missione” con grandi soddisfazioni.