La trasparenza è la fissazione di qualche eccentrico personaggio? Sono convinto di no. Cercherò di spiegarlo con un esempio, quello del documento sullo stato delle iscrizioni alle scuole superiori a Chiusi. La commissione del Consiglio comunale, formata nel giugno 2011 da un rappresentante della minoranza e due della maggioranza lavorò per tre mesi producendo una relazione finale, poi discussa e approvata dal Consiglio il …. ottobre 2011.
Mi sembrava che per rilanciare un dibattito sulle nostre scuole quel documento poteva essere un punto di partenza. Così lanciai un appello sul blog e mi fu cortesemente risposto da un consigliere con le indicazioni della delibera. Chiesi allora sempre attraverso il blog se lo stesso consigliere ci poteva far avere quel documento. La richiesta non fu notata. Così decisi di richiederne copia della relazione pensando che fosse un allegato alla delibera. Dopo quasi un mese mi fu risposto che quella delibera non conteneva allegati. Risposta che a me apparve pretestuosa.
Per come concepisco la Pubblica Amministrazione avrebbe dovuto rispondere: “Egregio signor Scattoni l’allegato alla delibera da lei citata non esiste. Se lei vuole consultare la delibera che contiene la relazione, potrà farlo il giorno X dalle 10 alle 12 e per questo potrà rivolgersi all’ufficio y”. Così complicato? Non mi pare.
Sulla vicenda pubblicai un post sul blog e molto cortesemente il consigliere suddetto pubblicò un commento scandalizzato. Promise che avrebbe inviato il documento. Poi immagino se ne sia dimenticato. La visione di quel documento mi è stata poi concessa da un altro consigliere. Da qui la pubblicazione sul blog.
Ecco, vorrei ora sottolineare come quella pubblicazione ha comportato un piccolo dibattito sul blog che non è stato inutile. Da quel documento è emerso che una delle forti richieste che venivano dalla scuola era lo spazio per i laboratori.
La pubblicazione si è incrociata con la notizia che al posto dei vecchi laboratori verrebbe costruito un auditorium per la scuola, la cui funzione se non del tutto superflua potrebbe essere facilmente soddisfatta da strutture pubbliche già esistenti. Allora perché non pensare di utilizzare gli spazi e gli stessi finanziamenti per la costruzione dei laboratori? Emergeva così la possibilità di un’utile decisione. Perché non esplorarne la fattibilità?
La seconda possibile decisione emersa dal dibattito è stata quella proposta da Carlo Giulietti di una sorta di consulta fra la scuola e chi potenzialmente interessato (imprese, istituti bancari, etc.).
Insomma, la conoscenza di un documento ha prodotto un dibattito che ha prodotto proposte. Se quel documento fosse stato conosciuto prima probabilmente questi risultati sarebbero stati raggiunti prima e forse anche le azioni prospettate potevano essere conseguite con maggiore facilità. A me pare ovvio.
Poi ovviamente a ognuno il suo. Se qualcuno pone il problema del finanziamento dei laboratori con risorse già stanziate per un’opera sostanzialmente inutile, che anzi impedirebbe l’utilizzazione degli stessi spazi per una necessità riconosciuta, occorre dare risposta. E’ la politica che deve parlare.
Può darsi, ma sta’ sicuro che la presidente lo sa chi ce l’ha messa. E non parlo necessariamente della nostra localissima meggioranza…
Pienamente d’accordo con Giampaolo Tomassoni.
L’assurdo è che in ogni occasione si professano maestri di trasparenza e partecipazione.
D’accordo anche con Paolo Scattoni sulla trasparenza come elemento di accelerazione, il guaio è che non è d’accordo chi governa.
L’esempio della Fondazione Orizzonti è emblematico perché la nostra proposta di tenerla sotto il controllo del Consiglio Comunale, anche per maggiore trasparenza nelle nomine e nelle decisioni, è stata respinta perché il sindaco ne potesse disporre a proprio insindacabile giudizio. Il colmo è che così facendo i consiglieri di maggioranza hanno abdicato al proprio ruolo di indirizzo e di controllo.
Giorgio (Cioncoloni). Il problema del Ciclo della Fondazione é importante ma non quanto altri argomenti. “Piano”, forse, su tutti. Ma anche Rifiutoni S.p.A., stadio, porta-a-porta-ma-resta-in-casa.
Tutte cose delle quali la gente ha il diritto/dovere di sapere. Nel caso del Piano, ad esempio, ci sono addirittura leggi regionali che auspicano la partecipazione della cittadinanza.
La trasparenza é l’unica arma che ci permette di non svendere i nostri diritti a chichessia. Quindi, non mi venire a dire che non la capiscono perché non la conoscono: é proprio perché la conoscono che non la vogliono…
Nessuno ha per ora contestato la correttezza dei verbali rispetto alla registrazione. Allora potrebbero anche smettere rendere disponibili le registrazioni solo quando i verbali non sono più disponibili all’albo pretorio. Questi escamotage sono penosi.
Per quanto poi riguarda la tempestivita con o senza dibattito, in un recente studio condotto con un collega, pubblicato su una prestigiosa rivista internazionale di pianificazione credo di aver dimostrato che la trasparenza vera (decisioni tracciabili) è elemento di accelerazione e non di ritardo delle decisioni nella formazione dei piani urbanistici.
Giampaolo Tomassoni, la trasparenza te la può dare solo chi sa che cosa sia.
Questi non te la daranno mai prima di tutto perché non sanno che cosa sia e poi perché la trasparenza è vista come un rallentamento delle procedure decisionali e per questi giovani amministratori poter decidere autonomamente e in tempi brevi, senza le lungaggini del confronto, è essenziale.
Ormai gli errori fatti per decidere in tempi brevi e senza confronto sono diversi: Fondazione Orizzonti su tutti, ma non lo ammetteranno mai.
I cittadini devono credere, n.b. credere, non sapere, che ci sono dei risultati, attraverso quali meccanismi arrivino non se ne devono preoccupare.
E poi, come giustamente dice il sindaco, non é che le frustrazioni e fissazioni di uno possono fare da modello per un ente pubblico.
Datecela ‘sta trasparenza!
Il consigliere Giorgio Cioncoloni, mi fa presente che lui il file con la delibera me l’aveva mandato in data 14 giugno. Ho verificato ed è così. Gli chiedo scusa per l’errore. Chiedo scusa anche a tutti gli interessati perché il dibattito sulla scuola poteva inziare molto prima.
Ma non c’è problema sul tema le cose da discutere sono tante e sono sicuro che Giorgio (Cioncoloni) come tutti gli altri consiglieri saranno attivi su un settore così importante.