Il primo vero Consiglio comunale, dopo quello “spettacolare” di insediamento, ha rivelato che nulla è cambiato nella concezione politico-amministrativa della maggioranza. Quella che si è insediata dopo le elezioni, come temevamo, è una compagine in perfetta continuità, di metodi e di intenti, con quella passata che ha distrutto la politica ed il confronto democratico a Chiusi negli ultimi otto anni.
Già nell’insediamento ne avevamo avuto sentore, nel momento in cui era stato approvato un programma di governo esorbitante che per questo era un affronto alla dignità del Consiglio comunale ed una sminuizione del suo ruolo di indirizzo e di controllo.
Nel Consiglio di ieri è stato più volte affermato un concetto, che è sempre stato il punto di forza della precedente gestione politica, e cioè che l’amministrazione ed il suo programma hanno ottenuto la maggioranza dei voti dei cittadini e quindi sono autorizzati ad andare avanti convinti che le loro soluzioni sono le migliori e non hanno bisogno di essere confrontate e dibattute con nessuno.
Si è arrivati perfino a votare un provvedimento in contrasto con lo Statuto comunale pur di dimostrare che la minoranza non ha nessun diritto di interferire sulla gestione del Consiglio comunale, senza rendersi conto che in questo modo veniva ancora una volta svilito il ruolo di tutti i consiglieri, compresi quelli di maggioranza, che non potranno mai dare un contributo costruttivo alle decisioni se non hanno il tempo per prendere conoscenza delle proposte.
L’ulteriore dimnostrazione di continuità con i metodi della politica clientelare, che i cittadini per fortuna stanno dimostrando di non accettare più, si è avuta quando si sono utilizzate, ancora una volta, le nomine nelle associazioni per sistemare gli equilibri politici conseguenti alle elezioni.
Quella discontinuità di metodi e quella volontà di confronto, di partecipazione e di trasparenza, tanto sbandierati nel programma amministrativo, sono, come in passato, solo parole che non saranno mai tradotte in pratica, basti pensare che è stato portato in approvazione un documento di indirizzo per la riorganizzazione dei servizi comunali senza un parere preliminare dei rappresentanti dei dipendenti. Il massimo per un’ammministrazione che si dice di sinistra.
Molto impegnativa ma anche molto bella la proposta di Tommy (Tomassoni). Si, il rischio che si possano fornire strumenti utili ” (…) favorendo forse certi giochetti di “spiazzamento” che la maggioranza viene così bene consigliata ad organizzare. (…)” esiste ma i benefici di un dibattito finalmente aperto e trasparente sono troppi e troppo importanti per accantonare la proposta.
Altri hanno chiesto qualcosa di simile (Francesco Storelli in https://www.chiusiblog.it/?p=2177#comment-720).
Vorrei però auspicare di andare anche oltre, se possibile, chiedendo uno sforzo ulteriore a quelli de La Primavera. Siccome l’odg del consiglio si conosce con (lauto?) anticipo, sarebbe possibile per gli eletti esprimere la loro posizione prima del consiglio, in maniera magari da rendersi conto anche di quello che pensano i frequentatori del blog?
Non chiedo ovviamente che la loro posizione venga “decisa da un blog”: la democrazia partecipata non è questo (vd. http://it.wikipedia.org/wiki/Democrazia_partecipativa). Però mi piacerebbe che venisse discussa prima, tanto per capire i perché ed i percome di scelte che altrimenti potrebbero rappresentare un “fulmine a ciel sereno” per alcuni e, magari, permettere di integrare la decisione con opinioni, se non proprio influenzarla.
Capisco che si potrebbe fare il gioco dell’avversario anticipando pubblicamente il punto di vista degli eletti, favorendo forse certi giochetti di “spiazzamento” che la maggioranza viene così bene consigliata ad organizzare. Però tanto mi pare che “queli” non abbia bisogno de La Primavera per far passare quel che vogliono, quindi conviene forse dare più spazio ad una delle virtù delle quali mi pare che La Primavera voglia godere: trasparenza e partecipazione.
Sarebbe se non altro una bella dimostrazione per quelli che hanno votato per la maggioranza sperando in un cambiamento che, ovviamente, non c’è.
Troppo tecno-politique?
Scusa Daria (Lottarini), ma qui c’è un problema di legalità. Se la maggioranza non vuole “legittinmare” politicamente l’opposizione se ne discute in ambito politico. Se invece non si risponde, quando la legge, lo statuto e il regolamento del consioglio lo prevedono, allora è un’altra cosa, molto grave (per questo sarà bene aspettare i verbali). Il mio giudizio politico è negativo e allo stesso tempo di attesa (hanno dirittio ai tradizionali cento giorni). La mia posizione sulla legittimità è invece severa e secondo me sul famoso documento occorre fare comunque chiarezza.
Oggi sono andato in Comune per visionare alcuni documenti. “tempo perso e figlie femmine” direbbe Camilleri.
xPaolo(Scattoni), ovviamente non mi riferivo solo all’atteggiamento assunto sul documento del piano strutturale, rispetto al quale condivido le tue considerazioni, ho l’impressione però, che la difficoltà ad accettare posizioni diverse, porti poi a negare persino l’esistenza di un documento.
Daria (Lottarini), il problema èancora più grave. Non si tratta ancora di legittimazione dell’avversario quanto piuttosto della dubbia legittimità degli atti. Se consiglieri regolarmente eletti ti chiedono ragione di un documento che è circolato per molti mesi e che riporta previsioni di edificabilità le alternative sono diverse: non l’hpo mai visto e anche quelli del mio partito e del partito alleato che l’hanno citato hanno preso un granchio, l’ho visto e ho informato la Magistratura del falso (oppure della fuga di notizie), è vero ma era un appunto del progettista che abbiamo accantonato, etc., etc.
Quello che non si può fare è non rispondere, come in pratica ha fatto il sindaco. Insomma prima della ovvia e naturale legittimazione dell’aversario, che giustamente reclami, si dovrebbe pensare alla legittimità degli atti.
Mi chiedo il senso di questa ostinata negazione ad accettare la legittimità dell’avversario. Ma quale tipo di democrazia ha in mente questa maggioranza che, di fronte a semplici e non polemiche richieste dell’opposizione si chiude a riccio e rifiuta il dibattito? Le elezioni hanno stabilito maggioranza e minoranza, non vincitori e vinti. Chi ha il ruolo di governare il paese, ha anche, a mio avviso, la responsabilità di amministrare per il bene comune cercando di rappresentare tutti i cittadini. Un consiglio comunale in cui il confronto è vivace e aperto verso posizioni diverse, non è una iattura ma una gran risorsa per tutti.
Benissimo la Primavera si è astenuta per profonda convinzione. Gli eletti si prendono ovviamente le proprie presponsabilità, anche se poi la cfritica è concessa. Almeno per ora.
La variante al PRG pone le condizioni per concedere a Bioecologia un’area chde insiste in una proprietà pubblica per la quale molto si è discusso in campagna elettorale. Si è anche parlato dio incubatore di impresa. Evidentemente la nostra concezione di incubatore d’impresa è diversa dalla vostra. Abbiamo studiato su testi diversi.Capita.
purtroppo caro Paolo sapevano dell’astensione sulle Biffe perchè è stato variato l’ordine dell’ODG per la presenza dell’arch. Viti
Caro Giampaolo (Tomassoni) se fossi uno di quei giovani che si sono fatti il mazzo per la Primavera sarei di molto incavolato. Per fortuna c’è lo strumento delle osservazioni e quindi un po’ di tempo per andare a vedere come stanno le cose. Si tratta ora di sapere i tempi della pubblicazione della variante.
Scattoni, non vuoi far notare che l’immaturità politica è bilaterale come le ernie, vero?
Secondo me se avessero saputo del voto di astensione di gran parte della min oranza sulla “merda” alle Biffe avrebbero votato a favore.
Infatti. Però pur di dar contro alla minoranza hanno confermato l’incongruenza che altri prima di loro avevano fissato.
Questa è bellina. Mi pare che lasci trasparire una certa immaturità nella faccenda politica… Perché sbilanciarsi nel giustificare un regolamento “illegale”? Mica l’hanno fatto loro. O no? 😉
Tantopiù che l’utilità di strumenti tipo l’Albo Pretorio viene meno se in comune si sbaglieno tra deliberazione di giunta e di consiglio. Pergiunta e Giuntappunto…
http://www.mapweb.it/chiusi/albo/albo_dettagli.php?id=815
(Oggi c’è scritto “Atto: Deliberazione di Consiglio Comunale – n. verb n. 178 del 13/06/2011″)
xTommasoni. Non ho seguito il Consiglio fino alla fine e su quanto chiedi posso dirti che si, il voto contro il “riallineamento” del regolamento consiliare con lo Statuto è stato votato solo dalla maggioranza che dell’incongruenza se n’è infischiata perchè il regolamento consente di consegnare “le carte” ai consiglieri tre giorni prima, mentre lo Statuto ne prevede cinque.
La giustificazione addotta è risibile: “Ci serve (a loro della giunta) per inserire un punto all’ordine del giorno anche solo tre giorni prima.
Hanno fatto finta di non sapere che per le questioni urgenti lo Statuto prevede già che il Consiglio possa essere convocato con appena 24 ore di preavviso.
Delle nomine e designazioni ne riparleremo, perchè si sono verificate scenette divertenti. Comunque hanno eletto naturalmente tutti quelli che voleva la maggioranza.
Naturalmente Tommasoni ha perfettamente ragione.
Bisognerebbe che per ogni punto dell’ordine del giorno venisse fatta conoscere la decisione e chi ha votato a favore o contro. Se possibile lo faremo.
Vorrei però segnalare che il comune ha sotto contratto un addetto stampa che forse potrebbe informare in qualche modo i cittadini sulle decisioni che vengono prese in Consiglio.
Invece non si fa.
Quando c’è da suonare la gran cassa (inaugurazioni e feste varie) sono tanto bravi ma se c’è da far sapere qualcosa di interessante non c’è verso.
Te lo devi andare a cercare col lanternino.
i punti di cui parla Giampaolo (Tomassoni) sono il 9 e l’11. Per il punto 9, rappresentante del comune in seno al consiglio della Pro-Loco, la maggioranza ha votato Simone Agostinelli, primo dei non eletti e facente parte del gruppo dei 16 dei ” vecchi tempi”. Le minoranze hanno votato scheda bianca. Per quanto riguarda il punto 11, Leonora Gherardi (SEL, ex assessore alla cultura, sostituita da Micheletti) ha sostituito Pamela Fatichenti, eletta in consiglio comunale. Le minoranze hanno votato Mario Mangiabene.
Per rispondere a Tomassoni: il provvedimento in contrasto con lo statuto comunale è quello da lui giustamente indicato. Per quanto riguarda le nomine: Simone Agostinelli, primo dei non eletti in consiglio comunale, e che in consiglio comunale i suoi colleghi non vogliono, altrimenti basterebbe che si dimettessero i consiglieri che sono stati nominati assessori, è stato nominato rappresentante del comune nel consiglio della Pro Loco, nonostante, secondo noi, l’importanza dell’incarico richiedesse la presenza dell’assessore competente.
Eleonora Gherardi, ex assessore, che non ha trovato posto nell’attuale giunta, è stata nominata membro del consiglio dell’istituzione Teatro Mascagni.
Per Storelli e Duchini. Non me ne intendo di leggi manch’io, ma ho il sospetto che gli organi preposti al controllo degli atti comunali (quali? ah, i bei tempi del coreco!) possono eventualmente evidenziale l’incongruenza tra regolamento e statuto attuali e magari “obbligare” il comune a porvi rimedio.
Non credo che si possa costringere la maggioranza ad accettare una proposta solo perché l’unica “legale”: sarebbe assurdo e anche un po’ pericoloso…
Scusate, vorrei chiarire un paio di punti per me e per l’occasionale visitatore.
Il “provvedimento in contrasto con lo Statuto comunale” risulta dal fatto che la maggioranza non ha votato la mozione “Richiesta di modifica del regolamento delle sedute consiliari” indicata nell’articolo https://www.chiusiblog.it/?p=1952, giusto?
Le “le nomine nelle associazioni per sistemare gli equilibri politici” quali punti dell’odg (giorno, non giornalisti) riguarda? (7-11?) Chi ha sostituito chi?
Grazie
Ma se è stata votata una norma in contrasto con lo Statuto comunale una segnalazione al Prefetto non può essere fatta?
La delibera dovrebbe essere sottoposta al controllo di legittimità (una volta era possibile). I consiglieri di minoranza dovranno verificarne la possibilità. Certo è che una delibera che conferma la sussistenza di una norma in evidente contrasto con un’altra di ordine superiore (il Regolamento è subordinato allo Statuto) svela senza più possibilità di malintesi il livello di cultura civile di questa maggioranza che evidentemente ritiene le regole degli optional ,per di più fastidiosi.
Non mi intendo molto di leggi, ma mi viene il sospetto che non sia troppo “legale” deliberare di lasciare un regolamento sbagliato quando si rileva un errore, quando cioè quanto sostiene un regolamento entra in conflitto con quanto sostiene uno statuto precedente. Quindi suppongo esistano gli estremi per impugnare legalmente questa delibera, o quantomeno sentire un parere legale.
Chissà se poi il potere comincerà a gridare ai quattro venti : “Complotto della magistratura eversiva!” 🙂